Scarichi illeciti nel Sele: Sopralluogo in barca per i Sindaci di Capaccio e Eboli. Si pensa al Contratto di Fiume per l’ambiente e il turismo.
I due primi cittadini di Eboli e Capaccio-Paestum, insieme per monitorare eventuali sversamenti illeciti nel fiume Sele e per vigilare sulla salubrità dell’Ambiente. Cariello e Palumbo: ”Preservare il territorio dall’inquinamento è un elemento essenziale per il rilancio del comparto turistico e di tutta l’economia della Piana!”
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI / CAPACCIO-PAESTUM – I Comuni di Capaccio Paestum e di Eboli uniti nella tutela e nella valorizzazione del fiume Sele. – si legge in una nota congiunta dei Comuni di Capaccio e Eboli all’indomani di un sopralluogo “barcarolo” avvenuto lungo il corso del Fiume Sele, in primo luogo per monitorare l’ambiente ma anche per individuare gli “eventuali” sversamenti illeciti che contribuiscono all’inquinamento del Fiume Stesso, compromettendone l’habitat e contribuendo all’inquinamento del litorale marino, insieme ad altri scarichi abusivi e dei canali consortili, rendendo sempre più sporca il nostro mare. Il sopralluogo è anche l’occasione per incominciare a pensare al Contratto di Fiume, ovviamente raccomandando i due Sindaci “navigatori di coinvolgere anche gli altri territori interessati e attraversati dal Fiume Sele e dai suoi vitali affluenti – I due sindaci, Franco Palumbo e Massimo Cariello, hanno effettuato nella mattinata di ieri, a bordo di un’imbarcazione, un sopralluogo lungo tutto lo specchio d’acqua fluviale per verificare la presenza di scarichi abusivi, con danni per l’ambiente e per l’economia del territorio, e per gettare le basi di un imminente tavolo tecnico per la stesura di un “Contratto di Fiume” sul Sele, finalizzato alla salvaguardia e alla valorizzazione del corso d’acqua.
Al sopralluogo – prosegue la nota – hanno preso parte, per il Comune di Capaccio Paestum, il vicepresidente del Consiglio Giovanni Piano, il responsabile del servizio di Polizia Municipale Natale Carotenuto e l’agente Minniti. Per il Comune di Eboli, invece, sono intervenuti per la perlustrazione in barca il capogruppo consiliare Giuseppe La Brocca insieme agli agenti Jula e Aragona della Polizia Municipale, mentre l’assessore all’ambiente del Comune di Eboli Ennio Ginetti e il coordinatore delle Guardie Ambientali Carlo Lamberti per un sopralluogo parallelo anche sulle sponde del fiume.
“Ambiente e turismo sono di vitale importanza per l’economia del nostro territorio. Se non vi poniamo particolare attenzione, contrastando il fenomeno dell’inquinamento, non tuteliamo questi pilastri fondamentali per la nostra terra. – afferma il Sindaco di Capaccio Paestum, Franco Palumbo – Siamo qui insieme al collega di Eboli, Massimo Cariello, perché intendiamo con azioni sinergiche, che dovranno confluire in un Contratto di Fiume, tutelare e valorizzare il Sele, che dovrà essere una risorsa e non un pericolo. Saremo inflessibili contro coloro che inquinano questo corso d’acqua perché così facendo ammazzano l’ambiente e l’economia. Tutto ciò rientra in un progetto più ampio di salvaguardia e valorizzazione del fiume, di cui abbiamo necessariamente bisogno se non vogliamo restare nelle condizioni attuali. Nei prossimi giorni, attraverso un tavolo tecnico congiunto, con il coinvolgimento della riserva naturale Sele-Tanagro,valuteremo tutti questi aspetti e adotteremo i dovuti provvedimenti”.
“Oggi abbiamo voluto portare all’attenzione delle nostre comunità due questioni molto delicate: la prima riguarda l’inquinamento del fiume Sele, mentre la seconda la sua tutela e valorizzazione attraverso il Contratto di Fiume. – aggiunge il Sindaco di Eboli, Massimo Cariello – Nel primo caso, saremo inflessibili con controlli congiunti durante tutta l’estate per punire i colpevoli di questi illeciti. Contemporaneamente, poi, abbiamo avviato un percorso di collaborazione insieme al Comune di Capaccio Paestum finalizzato all’attuazione del Contratto di Fiume. Già abbiamo avuto un incontro al Comune di Eboli, aprendoci a un confronto diretto anche con la riserva Sele-Tanagro, per capire quali possono essere le ipotesi di rilancio per il fiume. Eboli e Capaccio Paestum stanno dimostrando che si può fare sinergia per il bene della propria terra e dei propri cittadini”.
Ottima iniziativa, che sicuramente avrà un seguito positivo, atteso la fama di uomo fattivo che si attribuisce al neo-Sindaco di Capaccio-Paestum Franco Palumbo. Fattività già dimostrata in questi primi giorni rispetto all’ordine segnaletico e stradale che regola traffico e parcheggi lungo le strade che fiancheggiano la costa marittima paestana a servizio dei circa 70 impianti turistici che accolgono nella stagione estiva migliaia e migliaia di bagnanti provenienti da ogni dove. Purtroppo non si può dire lo stesso rispetto al litorale ebolitano prigioniero di una vincolistica troppo restrittiva, ma anche di un abbandono troppo permissivo che presenta quell’area nel più assoluto degrado, sebbene i tentativi di risolvere quei problemi atavici si sono compiuti, ma solo a tratti e non in maniera incisiva, anche rispetto all'”industria” fiorente della prostituzione, e nonostante gli sforzi che i singoli operatori turistici compiono anno per anno, per mantenere i loro stabilimenti eleganti e confortevoli, in uno stridente contrasto con l’ambiente circostante.
Ovviamente sarebbe stato interessante sapere anche quanto sono durati i sopralluoghi, come si sono svolti, quanti sono stati i luoghi ispezionati, quante le Aziende, abitazioni, stalle Bovine e Bufaline, sono state oggetto di sopralluogo, e naturalmente se si sono anche controllati i sistemi di sversamento degli impianti serricoli, che ormai coprono in maniera preponderante la nostra Piana del Sele, immaginando che questo sopralluogo non sia stato solo una “cosa” orale o visiva, ma si sia redatto correttamente una relazione congiunta del sopralluogo stesso, come prima traccia di un lavoro che ormai non può più attendere. E’ interessante saperlo per poter dare anche un giudizio e perchè quel sopralluogo non sia una “gita”.
E’ evidente che con il Contratto di Fiume si può pensare in maniera organica anche alla sistemazione degli argini e alla dragatura del letto del fiume per consentire la navigazione di natanti leggeri, ma per consentire che flora e fauna siano salvaguardate e siano protette, e ovviamente attraverso il suo percorso congiungersi alle singole potenzialità che il Sele offre, insieme ai territori, lungo il suo tracciato che dalla sua foce, passando per Persano sale fino a Contursi Terme per giungere alla sua sorgente, scoprendo in tutto il suo percorso una variegata potenzialità turistica, che va ben oltre il sopralluogo effettuato. Di quì attendiamo gli sviluppi, ma anche una relazione del sopralluogo, anche perchè a “vista” ovviamente si vede poco, inquanto chi sversa illegalmente non lascia tracce e nasconde i suoi scarichi sotto terra, fino alla immersione nel fiume, circostanza che suggerisce ben altri sistemi che al contrario ben congegnati danno ottimi risultati.
Capaccio Paestum – Eboli, 4 agosto 2017