A seguito della vicenda dei compensi delle Commissioni Consiliari, la questione morale incombe sul “Palazzo”
Nei giorni scorsi, si è scoperto che i Consiglieri Comunali per aumentare i loro compensi, in barba ai cittadini Ebolitani, hanno utilizzato una serie di “trucchetti” assicurandosi la presenza nelle Commissioni, con una serie interminabile di convocazioni, magari apponendo la firma di passaggio, presenziandone in contemporanea a più di una, collezionando ben 24 presenze su 21 giorni utili di un mese.
Consiglieri Comunali sono membri in ben 7 Commissioni su 9 istituite, e per questo, hanno percepito oltre 900 € in un mese, andando oltre il limite del regolamento che fissava il compenso in € 486 e quello della presenza dei Consiglieri in un massimo di 3 Commissioni. Quindi solidalmente, hanno violato Statuto e Regolamento reiterate volte, nella consapevolezza di farlo, al solo scopo di aumentare il loro compenso, nel colpevole silenzio generale della Presidenza del Consiglio e il suo Ufficio e della Segreteria Generale e i suoi uffici. Hanno fatto una cosa deprecabile, illegale e che va oltre l’etica politica.
In seguito alla denuncia del Consigliere Paolo Polito il Consiglio Comunale, non solo non ha posto rimedio a questa violazione e al conseguente dispendio di risorse economiche dei contribuenti, in spregio ad ogni considerazione, e quasi come una sfida,ha modificato Statuto e Regolamento e anziché ridurre le Commissioni e conseguentemente i costi, le ha aumentate da 9 a 10, e il numero massimo di presenze dei Consiglieri da 3 a 4, tentando pacchianamente di “sanare” con la nuova norma, quanto si era palesemente violato in precedenza, dimenticando però che molti Consiglieri sono ancora membri di ben 7 Commissioni. Con l’istituzione della 10^ è evidente che si prefigura un a ulteriore violazione (la Camera dei Deputati ha solo 6 Commissioni).
Nella stessa seduta, la Maggioranza ha approvato la norma, che non prevede più l’incompatibilità dei Consiglieri con incarichi in organi amministrativi e di controllo di aziende, enti, società etc. alle quali il Comune di Eboli partecipa, direttamente o indirettamente, anche per quote irrilevanti.
E’ evidente che ci troviamo di fronte a una deriva morale senza precedenti.
Mentre in Italia incombe preoccupantemente la questione morale, a Eboli è diventata un’emergenza. Non tocca solo la maggioranza ma è trasversale. Si ha la sensazione che ogni azione politica è funzionale all’ottenimento di qualche cosa. E così, nessuno può evitare di pensare che un numero così elevato di Commissioni è per distribuire danaro in gettoni di presenza (circa 40 € l’ora) e incarichi, per attribuire Presidenze solo per la tenuta dell’Amministrazione. Ed ecco che per assicurarsi il voto di maggioranza si istituisce la 10^ Commissione di Igiene e Sanità e si accontenta il Consigliere Vincenzo Rotondo, il quale probabilmente ne diventerà Presidente. Nessuno può evitare di pensare che gli incarichi conferiti a Consiglieri Comunali, facendo “cadere” la norma della incompatibilità, siano solo per equilibrare richieste in cambio del voto alla maggioranza (vedi Ruggia).
Se si registrano queste piccole illegalità, coperte dalla “tolleranza” legale dei regolamenti “estensibili” e degli Uffici amministrativi, è legittimo dubitare anche sul “disinteresse” della maggioranza, dei suoi consiglieri, dei suoi Assessori nel loro amministrare quotidiano. Si potrebbe anche pensare, magari, che qualche appalto o qualche variante Urbanistica sia frutto di scambi per assicurare un solido appoggio alla Maggioranza, o magari le voci circa una probabile assunzione di figli di Consiglieri nella Farmacia Comunale in cambio di un voto favorevole. Anche se potrebbero essere fantasie metropolitane-amministrative, non c’è che dire, il Consigliere Polito ha sollevato un gran polverone.
Poi se indagando, indagando, magari si scopre che qualche Consigliere di maggioranza e qualche Assessore, sono colpevoli di esercizio abusivo della professione, allora le cose si mettono proprio male. Quando si è uomini pubblici non si deve essere attraversati da dubbi e si deve essere trasparenti, nella vita privata e in quella pubblica. Un minimo dubbio fa cadere la fiducia e mette sotto osservazione tutto.
La considerazione più avvilente è che i valori, l’onestà, l’etica, la morale non hanno più nessun significato. Ma che cos’è la morale, questa sconosciuta? E’ solo un aggettivo senza senso o è il comportamento dell’uomo, il suo modo di agire in rapporto alla sua idea del valore del bene e delle conseguenze del male, facendo propri i principi della giustizia e facendo propria una condotta ispirata alla correttezza e all’onestà, sia in rapporto ai singoli individui, sia alla società, senza essere per questo consapevoli di divenire un modello da imitare.
La morale è un’insieme di norme non scritte dell’agire umano, e per contro, se ognuno ha la sua siamo perduti.