Centrosinistra, per Ragosta e Borrelli: “Pisapia vada avanti in un progetto di unità, dialogo e condivisione“.
La Sinistra scissionista punta su Pisapia uomo della provvidenza. Sembra un film già visto con Mario Segni e Romano Prodi protagonisti, prima sul trono e poi abbattuti.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Non c’è niente da fare, la Sinistra in Italia “se non si fa del male: sta male“. Sembrerebbe uno scioglilingua, ma per farsi del male ce la mettono proprio tutta e errore su errore, proprio nei momenti cruciali, riesce a dare la peggiore immagine di se. E se si incarta con lo sforzo di dimostrare ad oltranza che sono l’unico baluardo democratico nel panorama politico italiano, si infiocchetta quando il suo maggiore azionista, il Partito Democratico, per dimostrare più di tutti l’autenticità democratica, si avventura in primarie, secondarie, terziarie costringendo tutto il Paese a tenere gli occhi puntati su di se, per poi presentare il suo leader eletto “democraticamente“, salvo i ricorsi e le denunce ai carabinieri e i presidi li legalità nei seggi, ma che poi puntualmente finisce per perdere nei veri confronti elettorali come è accaduto alle ultime elezioni amministrative.
E così il Centrosinistra, prima si avvia nei dibattiti, poi si confronta, poi si divide e successivamente si scinde, per poi riaprire un tavolo per ricomporsi, disorientando anche gli elettori più affezionati, ma nel frattempo per discutere tra di loro non discutono del Paese e dei problemi che avviliscono gli italiani e che li hanno impoveriti, lasciando spazi vuoti che riempiono abbondantemente le forze populiste e “pseudo democratiche” o “webcratiche“. Dialogo che non riesce più a sviluppare da solo al punto che ha bisogno di Giuliano Pisapia, “Primus inter pares”, non riconoscendosi a vicenda nessuna supremazia politica, ma attribuendo a Pisapia stesso un ruolo che oggettivamente non sembra affatto avere, da “uomo della provvidenza“.
Sembra una storia già vista, allorquando i cattolici-popolari “incarogniti” da Tangentopoli e la sinistra riciclata “scampata” a Tangentopoli dietro di loro, si affidarono a Mario Segni, buona e straordinaria persona ma prigioniero del suo “ruolo referendario” (ben 8), il quale non riuscì a dare quel giusto impulso politico che solo un leader vero può dare e di certo non uno immaginato o costruito ed è poi finita come è finita. Ma la Sinistra non finisce mai di stupire e in seguito si riaffidò per ben due volte ad un altro uomo della provvidenza, Romano Prodi, nascondendosi dietro di lui, per sconfiggere il ciclone Berlusconi, salvo poi ad impallinarlo sistematicamente per farsi del male e per far emergere il peggio di se in quel caso il “grigio” Massimo D’Alema.
E oggi ci risiamo, e si aspetta Pisapia che preferisce abbracciare piú la Boschi che Renzi ma Articolo1-MPD, gli scissionisti del PD, ripongono in lui tutte le speranze di una “pacificazione” e Borrelli e Ragosta “sposano” questa speranza e vi ripongono tutte le loro energie politiche
“La sinistra dei rancori personali, dei veti e delle eterne sconfitte non ha futuro. Noi crediamo nel progetto politico di Pisapia perché siamo convinti che ci sia bisogno di una nuova forza politica che guardi ai valori che contraddistinguono il centrosinistra, ma siamo anche fermamente convinti della necessità del dialogo per mettere in piedi una coalizione in grado di arginare l’avanzata della Destra, dei populisti e dei razzisti”. Hanno dichiarato Il Consigliere Regionale della campania dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il Deputato salernitano Michele Ragosta a commento dei percorsi politici che in questi giorni si stanno delineando e che caratterizzano una ripresa del dialogo a sinistra e tra le forze che compongono o dovrebbero comporre un centrosinistra rinnovato.
I due leaders Borrelli e Ragosta che hanno alle ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Campania dietero vita alla lista civica ed ecologista “Davvero Verdi”, ritengono che l’ex Sindaco di Milano Giuliano Pisapia sia l’uomo giusto per favorire la ripresa del dialogo a sinistra: “Pisapia ha la caratura politica e culturale per costruire su basi solide questo nuovo progetto politico che sappia guardare al futuro per riconquistare la fiducia degli italiani, mettendo insieme l’esperienza di chi ha avuto responsabilità politiche e istituzionali con chi vuole mettersi in gioco, senza però cedere al tentativo di ridurre il tutto a un amarcord politico di cui non si sente assolutamente la mancanza. – hanno dichiarato congiuntamente i leaders politici Borrelli e Ragosta i quali hanno concluso aggiungendo – A lui chiediamo di andare avanti nel progetto di unità, dialogo e condivisione, la sinistra dei rancori personali, dei veti e delle eterne sconfitte non ha futuro”.