Alla presenza del Sindaco Cariello e della Giunta si è tenuta la Conferenza stampa di presentazione del Preliminare del Nuovo PUC di Eboli.
Adottato dalla Giunta il PUC passa all’esame delle eventuali osservazioni. Partito con Rosania, proseguito con Melchionda, sembra arrivare a destinazione con Cariello che circondato dai suoi e dai Tecnici. Macro-aree votate alla rigenerazione e riqualificazione urbana, allo sviluppo delle aree produttive ed alle infrastrutture. Cariello: ”Non un PUC dei sogni ma un progetto fattibile”.
di Marco Naponiello
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il Piano Urbanistico Comunale acronimo PUC, di concerto ai Piani Urbanistici Attuativi (o anche PUA) i quali del PUC stesso sono invece gli strumenti urbanistici prevalentemente di dettaglio, nell’Ordinamento Giuridico italiano è uno strumento di amministrazione del territorio comunale, composto da diversi elaborati cartografici e tecnici oltre dalla legislazione urbanistica i quali programmano la gestione delle iniziative urbanistiche e territoriali di un determinato Ente Comunale. Il PUC nasce come strumento per aggiornare lo storico Piano Regolatore Generale o PRG, sulla falsariga delle normative regionali, per adattare i piani urbanistici alle esigenze del Territorio modificatesi con il passare dei lustri.
Il PUC è stilato da tecnici specializzati nella pianificazione urbanistica (ad es. architetti, ingegneri specializzati, laureati in scienze ambientali, geologi ed infine avvocati) Le professionalità vengono scelte dai Comuni in piena autonomia ma sempre con riguardo alle normative di riferimento. Di conseguenza entro 60 giorni dalla presentazione, ogni associazione, cittadino o tecnico può presentare all’ufficio del Protocollo oppure come sovente accade agli sportelli SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) delle proprie proposte, osservazioni, obiezioni richiedendone al contempo la modifica se le considera lesive degli interessi particolari o generali. L’Ente, nell’ambito del civico consesso (Consiglio Comunale) può d’altronde accogliere le richieste o denegarle. Inoltre bene sottolinearlo, le osservazioni al Piano Urbanistico Comunale si possono inoltrare anche prima della sua approvazione, dopo l’approvazione della Regione questi però diventa vincolante.
Nel mentre trascorre questo lasso di tempo denominato Periodo di Salvaguardia, il PUC diventa si esecutivo ma non al 100%,e pertanto rimane in vigore in funzione suppletiva anche il PRG. In caso di potenziale contrasto tra i due strumenti urbanistici, gli uffici comunali applicheranno la misura più restrittiva. Infine qualsiasi cittadino o tecnico presso l’URP o il SUAP del comune possono farsi consegnare una copia dettagliata con gli annessi elaborati del PUC.
La conferenza stampa si attende da giorni e dopo un rimando da mercoledì 12 u.s. ad oggi l’attesa era febbrile e si sentiva; infatti un’aula stracolma di cittadini con tantissimi rappresentanti degli ordini professionali tecnici, del mondo associativo e sindacale in aggiunta alla Maggioranza consiliare ed ai molteplici curiosi che hanno riempito l’aula Isaia Bonavoglia in ogni ordine e grado. Il ruolo di moderatore lo ricopre il capo ufficio stampa del Sindaco, Eugenio Verdini, che oltre ad introdurre l’argomento che avrà una direttrice politica ed una più squisitamente tecnica, scandirà i tempi degli interventori e farà una sintesi agli stessi.
Inizia Massimo Cariello Sindaco della Città di S. Vito, che come specificherà orgoglioso in prologo di intervento: “..sono passati nove anni dall’ultimo Puc ebolitano e poco più di un anno dalla revoca del vecchio targato Melchionda ovvero il 2 febbraio 2016, attraverso una sinergia con l’urbanista di fama Roberto Gerundo, antico collaboratore delle Amministrazioni comunali ebolitane dell’Uni. Sa e con la Provincia rappresentata dal dirigente Nicola Vitolo! -Continua Cariello: ”..adesso la Maggioranza Amministrativa di Eboli, che nel frattempo ha approvato 23 delibere di Giunta, il Puc di S. Cecilia e quasi dieci sub-ambiti è pronta a presentare alla città di Eboli il nuovo Piano Urbanistico Comunale che si baserà sostanzialmente su 4 direttrici. Un lavoro immane per cui ringrazio gli uffici preposti in particolar modo l’Ing. Capo Giuseppe Barrella che in seguito farà una dettagliata relazione tecnica, tutte queste collaborazioni hanno portato all’elaborazione di uno strumento che sarà il volano dello sviluppo dei prossimi anni per tutto il territorio di riferimento.”
Ancora il Sindaco eburino Cariello, il quale rimarca: ”Questo è un PUC strettamente legato alla tutela dell’ambiente e che sottolinea la continuità territoriale tra collina, pianura ed il mare ss 18, sp 30 (prossimo un PUAD ossia piano spiagge e un patto di fiume), passando anche per il centro antico un’area per la quale abbiamo riservato un’attenzione speciale, infatti questi è il luogo di Storia e Memoria dei cittadini. Ma anche lo sviluppo delle imprese industriali (per intenderci area PIP) e dell’agricoltura, vero fiore all’occhiello della nostra economia, inoltre l’Housing Sociale, e lo svincolo autostradale e vorremo riqualificare aree dismesse come ex Pezzullo, Parco Fusco-Pesce, ex Macello, Mercato Ortofrutticolo etc. La salvaguardia ambientale, prosegue il primo cittadino passa anche attraverso la buona pratica delle misure di compensazione, con delle previsioni strategiche nel bilancio, nella incidenza che si potrebbe avere sull’ambiente e sul territorio.
Avere chiuso dunque questo percorso difficile riguardante la redazione del preliminare al PUC è una soddisfazione grandissima. – conclude con un invito finale il Sindaco di Eboli Massimo Cariello – questa è una giornata storica, poco più di un anno è passato ricordiamolo per il varo di uno strumento fondamentale di crescita, che arreca con se una visione strategica, un nuovo percorso urbanistico, a salvaguardia degli interessi generali. Ma da ora si apre ora ad una fase di compartecipazione, che chiama a confronto le parti sociali per migliorie ed integrazioni, sono sempre aperto al confronto e mi auguro un largo contributo di idee al progetto!”
Roberto Gerundo, insigne accademico, ha rammentato agli astanti un percorso antico che lo lega alla città di Eboli il quale parte dal 2008 ove sul Piano Strategico ci fu la convergenza del Consiglio comunale di allora quasi all’unanimità: ”..del resto un PUC non ha colori serve nel tempo a dare risposte concrete di sviluppo, un mezzo fondamentale allo scopo, visto anche la fiscalità gravante sui suoli che se non fruttata bene la potenzialità insita nelle proprietà immobiliari, rischia di essere sia un danno alla collettività e parimenti agli intestatari stessi dei cespiti. – Prosegue Gerundo – ”Personalmente conosco bene la situazione interna, sono quasi un vostro cittadino onorario e so bene che ad Eboli non importa molto in questo frangente arricchirsi di nuove unità abitative, le direttrici sono le stesse in particolar modo, molto importante il comparto agricolo ed il recupero della Fascia Costiera, uno strumento fondamentale che sia rispettoso nelle sue linee dei protocolli ambientali, ma che deve fare i conti con la burocrazia della normativa regionale, cui si è ovviato parzialmente con una ottima collaborazione con il nostro Ateneo e con l’Ente provinciale qui rappresentato da Nicola Vitolo!” – Termina con un monito il cattedratico – Ma attenzione si deve fare i conti con una ripresa economica molto debole e con la concorrenza analoga di altri Piani Urbanistici Comunali dei centri viciniori, che instilla appunto una rivalità: da un lato può essere un pungolo ma dall’altro si rischia che se non si fa bene, di penalizzare i territori!”
A Giuseppe Barrella, ingegnere capo comunale, tocca l’intervento finale, tecnico vero e proprio con annesse slide illustrative; un intervento questo prolungato che l’ottimo dirigente ha cercato di compendiare il più possibile e cui noi faremo parimenti. Barrella specifica che con delibera 226 del 6 luglio si è dato via alle consultazioni, sempre con particolare riguardo all’ambiente ed una annessa verifica di pre-coerenza, sono stati pubblicati ben 62 elaborati tecnici sulle 4 direttrici dal Sindaco testé accennate. Si parte con il Centro Storico che viene rimpicciolito: ”..esso infatti non arriva più all’area di sedime della ex Pezzullo ma parte da via Matteo Ripa sino al Montedoro, per evitare i vincoli al Centro cittadino, cercando al contempo di tutelare sempre nel Cuore Antico il pubblico decoro e l’incolumità generale!”
Poi Barrella prosegue elencando le scelte per le molte aree urbanizzate o parzialmente urbanizzate, opzioni anche alternative che diano luogo ad uno sviluppo omogeneo del commercio e dei servizi con dei Piani Particolareggiati, i quali vadano dall’agro (S.Cecilia, Cioffi e Corno d’Oro, ss 18, sp 30, vero cuore pulsante economico) sino all’Epitaffio-Piante di Cesareo, passando con metodologia trasparente al contempo per via Cupe – Centro Commerciale, ex Tabacchificio: ”..sul residenziale si è consolidato il presente, ancora abbiamo in essere il progetto dell’Housing Sociale! Particolare importanza strategica avrebbe in campo logistico la riapertura della Stazione di san Nicola varco ( ndr: come promosso recentemente dall’ associazione “Noi Tutti Liberi e Partecipi” https://www.massimo.delmese.net/109314/convegno-sulla-stazione-di-san-nicola-varco-di-eboli-riapre/) per il carico e scarico merci delle tante imprese presenti, e il recupero dei 16 milioni dello svincolo Anas, per meglio veicolare il traffico in entrata e in uscita dalla Città di Eboli, e la novità del Parco Natura nella località collinare di San Donato, invece in campo agricolo con strutture imprenditoriali di eccellenza in specie l’Azienda Improsta ed i terreni dell’Istituto Universitario Orientale, possiamo e dobbiamo concentrarci sulla sperimentazione insieme alla didattica”.
L’Ingegnere Giuseppe Barrella si conceda con il cocente rammarico riguardante la Fascia Costiera ove purtroppo ancora: ”..stiamo all’anno zero, con una bassa qualità di insediamenti, un disordine generalizzato ed un degrado costante: ci sta molto da lavorare se veramente si vuole rilanciare questo fondamentale indotto economico della Città!”
A termine della discussione si è aperto un breve dibattito cui il professor Roberto Gerundo interpellato dall’ex amministratore dott. Bruno Grimaldi (che paventava un problema strutturale di rastrellamento delle risorse e una non chiara visione dello sviluppo turistico connesso alla viabilità generale della zona cui rispondeva con delle contro-ossrvazioni), a riprova di un forte interesse generale verso il varo del nuovo strumento urbanistico, nei confronti del quale sono riposte le aspettative di fatto di una intera collettività, che anela a riprendersi da una stagnazione imperante da un ventennio ed oltre.
Eboli 18 luglio 2017