Replica dell’Amministrazione su Area Asi e diritti di recesso: Nessuna pressione imprenditoriale.
La Sindaca Francese controbatte alle polemiche: Nell’ambito di un’amministrazione partecipata l’ascolto delle problematiche che affliggono le singole categorie è fondamentale al fine del raggiungimento di obiettivi comuni. Tuttavia il Consorzio ASI é percepito come un fardello e non una risorsa.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Sulla questione Asi l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Cecilia Francese è impegnata già da tempo per dare le risposte che la classe imprenditoriale locale attende da anni con ansia e risolvere l’ormai atavico problema del contenzioso in essere con il Consorzio stesso.
E’ necessario partire da un dato certo: con Delibera di Consiglio Comunale n. 27 del 18.03.2011 il Comune di Battipaglia in ossequio a quanto sancito dallo Statuto ASI, all’epoca vigente, esercitava il diritto di recesso volontario dal Consorzio ASI. La legittimità della decisione assunta dal Consiglio Comunale, con la delibera di cui in precedenza veniva sancita definitivamente dalla Corte di Cassazione con Sentenza a Sezioni Unite n. 21673 del 23 settembre 2013.
Nonostante ciò, sulle legittime richieste di nuovi insediamenti e/o ampliamenti di attività produttive da parte degli operatori del settore, si instaurano numerosi contenziosi amministrativi, tra gli imprenditori ed il Consorzio ASI, che ad oggi hanno visto il Consorzio soccombere in tutte le decisioni assunte.
Il protocollo di intesa con il Consorzio ASI era un’idea emersa, dopo una serie di confronti con l’attuale presidente del Consorzio, l’ultimo dei quali tenutosi alla fine di aprile di quest’anno, a valle del caso Agrifina, un’azienda che dovrebbe ampliarsi nell’area ex interporto, il cui contenzioso è oggetto di interesse in Consiglio di Stato, con relativa discussione entro la fine di settembre 2017.
Da uno studio approfondito della storia del contenzioso con il Consorzio ASI e degli atti amministrativi prodotti dagli uffici comunali è emerso, che l’idea del protocollo andava rivisitata, anche in ragione del comportamento contrastante degli Uffici nel corso degli anni, ciò nel pieno rispetto delle regole.
Ritenendo fondamentale il rispetto del principio fondamentale su cui si basa l’azione della Pubblica Amministrazione che è la parità ed imparzialità di trattamento di ogni singolo cittadino si è ritenuto necessario attendere le risultanze in tal senso prima di procedere con un protocollo di intesa, che, oggi avrebbe comunque continuato ad aumentare al disparità di trattamento dei singoli cittadini.
In merito alle accuse sulle pressioni imprenditoriali su questa amministrazione le stesse risultano prive di fondamento, evidenziando, in ogni caso che nell’ambito di un’amministrazione partecipata l’ascolto delle problematiche che affliggono le singole categorie è fondamentale al fine del raggiungimento di obiettivi comuni. Ed oggi, con rammarico è da rilevare che il Consorzio ASI è vissuto dalla classe imprenditoriale locale come un fardello e non come un risorsa alla libera attività di impresa. E come dargli torto visto le condizioni in cui versano le infrastrutture, quelle esistenti, ancora in capo al Consorzio ASI.
Riguardo all’area ex interporto, si ribadisce l’apertura a qualsiasi proposta di sviluppo seria, rivendicando sin d’ora che il governo e lo sviluppo del territorio è prerogativa di questo Comune.
Battipaglia, 6 luglio 2017