Bando aree urbane degradate: Un altro flop della band Cariello

Bando aree urbane degradate: ennesimo flop della band Cariello. In due anni 0 euro di fondi extracomunali attratti.

Il capogruppo di Forza Italia Damiano Cardiello analizza il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri: “In due anni “0” euro di fondi extracomunali attratti!”

Damiano Cardiello
Damiano Cardiello

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Bando aree urbane degradate: ennesimo flop della band Cariello. – Si legge in una nota del capogruppo di Forza Italia Damiano Cardiello – “In due anni 0 euro di fondi extracomunali attratti!” Il capogruppo azzurro analizza il presunto flop dell’Amministrazione Cariello sullo stanziamento dei fondi nel Decreto della Presidenza del Consiglio, riguardanti proggetti di riqualificazione delle aree degradate.

Per Cardiello si intravedono omissioni e favoritismi da parte dell’Amministrazione comunale nella concessione di Beni Pubblici, con una forte critica alla gestione del Centro Spartacus di Santa Cecilia: ”Ribadiamo la necessità di una gara pubblica per garantire concorrenza, trasparenza e legalità dell’azione amministrativa!” – “Il bando – secondo la reprimenda forzista – rivolto al risanamento delle periferie dei comuni italiani, nell’ambito del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate ha stabilito le modalità e la procedura per la presentazione, da parte dei comuni, di progetti di riqualificazione, costituiti da un insieme coordinato di interventi diretti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale. Non appena insediati, Cariello e la sua “band” annunciarono l’iniziativa tesa ad inglobare il Centro Polisportivo Spartacus (Santa Cecilia) nel progetto.

Negli anni addietro e con il silenzio dell’attuale amministrazione – stigmatizza con un tono sarcastico il comunicato stampa degli azzurri – si è potuto constatare come all’interno della struttura siano state realizzate dai privati numerose opere abusive; l’allaccio delle forniture idriche – elettriche continua ad essere intestato al Comune, con spese a carico della cittadinanza ed  il contratto di affidamento è scaduto da anni senza alcuna proroga. Nonostante ciò, è stato deciso di inserirlo nel progetto ed inviarlo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.”

Una scelta non organica – continua un ispirato Damiano Cardiello è frutto di una visione miope del territorio, basti pensare che esistono molte aree degradate in Città che meriterebbero maggiore attenzione dai livelli istituzionali. Ebbene questa idea non è piaciuta neanche alla commissione aggiudicatrice. E’ notizia di pochi giorni fa, infatti, che si è conclusa la fase istruttoria dell’iniziativa lanciata dal Governo nella Legge di Stabilità 2015 tramite il DPCM del 15 ottobre 2015 recante specifici”Interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate. Su 451 inseriti nella graduatoria, la nostra città di Eboli si è classificata “appena” 250esima superata finanche da Comuni molto più piccoli per densità abitativa e con un misero punteggio pari a 30/100”
(Allegato:file:///C:/Users/user/Downloads/DPCM_20170606.pdf) .

Con il DPCM del 6 giugno 2017, in corso di pubblicazione in GU – rimarca il giovane capogruppo consiliare di F.I. – sono stati finanziati i primi 46 progetti inseriti nell’elenco con 79 milioni di euro.
Dopo l’esclusione dalle aree di crisi industriale, la non ammissione ai finanziamenti comunitari per la progettazione 2014-2020, l’esclusione del progetto Matera 2019, questa è l’ennesimo flop che conferma la gestione dilettantistica messa in atto dai trasformisti al governo della Città.”

Si badi bene che il Centro Spartacus, bene pubblico ricadente nel patrimonio comunale, – conclude il comunicato stampa di F.I. – è stato oggetto di attenzione da parte della Commissione Controllo-Garanzia: Dai controlli messi in atto si è potuto constatare come all’interno della struttura siano state realizzate dai privati numerose opere abusive; l’allaccio delle forniture idriche ed elettriche continua ad essere intestato al Comune, con spese a carico della cittadinanza ed infine il contratto di affidamento è scaduto da anni senza alcuna proroga. Ribadiamo la necessità di avviare un’opera di moralizzazione per recuperarne il possesso pubblico, avviando ad horas una gara pubblica per garantire concorrenza, trasparenza e legalità dell’azione amministrativa.”

 Eboli, 3 luglio 2017

1 commento su “Bando aree urbane degradate: Un altro flop della band Cariello”

  1. QUESTI SONO DEI DESPERADOS CHE STANNO PERCORRENDO IL TRATTO FINALE DEL SUNSET BOULEVARD, POSSONO VIVERE SOLO DI INTRALLAZZI PERCHE’POI NON HANNO NE’ ARTE E NE’ PARTE IN UN CONTESTO SOCIALE NORMALE.
    IN POCHE PAROLE? NUN SANN FA’ NIENT E LE RISATE ME LE FACCIO DOPO QUANDO MOLTI DOVRANNO ANDARE A QUESTUARE PER VIVERE.

    Rispondi

Lascia un commento