Cardiello (FI): “L’affare randagismo non si ferma. Intervenga la magistratura.” I
l capogruppo azzurro interviene a seguito dell’ennesimo spreco di denaro pubblico ricordando: “Con i soldi pubblici non si scherza“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Nei mesi scorsi – scrive in una nota il capogruppo consiliare di FI Damiano Cardiello – abbiamo documentato che ad Eboli l’assistenza per i cani randagi è diventata un grande affare economico, comportante un vorticoso giro di denaro pubblico.
Per questo – prosegue Cardiello – a novembre 2016 abbiamo depositato una interrogazione comunale per mettere sotto la lente di ingrandimento i fondi comunali spesi per il ricovero degli amici a quattro zampe: Sono stati spesi centinaia di migliaia di euro pubblici, senza peraltro procedere ad uno straccio di gara ad evidenza pubblica, per un totale ad oggi pari circa ad 1.000.000 euro!
Dal 2009 ad oggi – aggiunge – emerge un quadro profondamente sconcertante, partendo dal presupposto che non si comprende come siano stati scelti i canili (in località Monti di Eboli e del Casertano), senza peraltro alcuna indagine di mercato in merito?
Eravamo convinti che dopo la nostra inchiesta questo vergognoso scandalo fosse finito. Ed invece….. Non solo registriamo continui pagamenti alle ditte di ricovero ma vi è di più! Con la determina n° 1061 del 10/06/2017, a firma del Dirigente Settore Ambiente, per dar seguito alla delibera di giunta n.13 del 20/01/2017, è stato affidato un incarico per elaborare un progetto dal titolo eloquente: “Istituzione dello Sportello per la tutela degli animali.” e con il costo a carico dei cittadini di € 5.000,00.
Mi chiedo – prosegue ancora Cardiello – come sia possibile proseguire su questa strada e perchè a pagare debbano essere sempre gli ebolitani. A questi interrogativi c’è un solo modo per rispondere: massima #trasparenza, #imparzialità e #legalità.
Per questi motivi, – conclude Cardiello – attendendo una risposta che definisca come “velenoso” il presente comunicato stampa e non essendo più margini di manovra per reindirizzare questi dilettanti allo sbaraglio, ci rivolgeremo alla magistratura competente per porre fine a questo incredibile scandalo contabile.
Con i soldi pubblici non si scherza, ma soprattutto bisogna avere parsimonia nell’utilizzarli visto che siamo un Ente in evidenti difficoltà economiche, sull’orlo del dissesto finanziario».
Eboli, 23 giugno 2017