Sulla Revoca del finanziamento del Centro Polifunzionale, ecco le prime reazioni di: PCI PD, Meetup M5S, Fisi Sanità. Le ragioni dell’Amministrazione.
Il Sindaco percorre la strada di “migliorare” l’offerta per le persone svantaggiate. Intanto c’è chi è figlio e chi è figliastro, se si tiene conto della storia dei dipendenti della Multiservizi brutalmente rimasti in mezzo alla strada. Eppure quella era una Società in House con unico socio il Comune, quindi pubblica e non privata. Evidentemente erano figli di un DIO Minore: “Figli di Puttana”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Chi dice che per la revoca del finanziamento al Centro Polifunzionale dei SS Cosma e Daminano (Link articolo di POLITICAdeMENTE dal titolo: “Eboli, Centro Polifunzionale. Revocato il finanziamento: È dissesto“) concesso al Nuovo ISES, si tratta di un fulmine a ciel sereno si sbaglia e non vuole tener conto della realtà dei fatti, che al contrario racconta altro, in verità di tutto. Quel tutto passa attraverso diverse valutazioni, tutte accettabili, tutte comprensibili, tutte però non del tutto praticabili, come nel caso della concessione, sia pure temporanea, del Centro Polifunzionale dei SS Cosma e Damiano, un edificio realizzato a finanziamento “dedicato”, cioè vincolato all’utilizzo per il quale si è ottenuto il finanziamento.
Una delle valutazioni che l’Amministrazione e il Sindaco Massimo Cariello hanno voluto prendere in considerazione e pervicacemente portare avanti, è stato quello nobile di voler salvaguardare dei posti di lavoro. Un’altra è stata quella di salvare una parte della vecchia ISES, che si è costituita con la Nuova ISES, che porta con se quell’Impresa che aveva una convenzione e beneficiando, fino a due anni fa dell’accredito, società al momento in “liquidazione”, e attenzionata da un sospetto di bancarotta fraudolenta avendo l’EX CENTRO ISES UN DEBITO DI OLTRE 12 MILIONI DI EURO, e nessun bene o attrezzatura se non una “potenziale” capacità, parzialmente ereditata dal primario Centro ISES, procedendo senza tener conto a conseguenze annunciate che ora sono sul tavolo e che sarebbe il caso di porre un rimedio serio e perseguibile più che organizzare un braccio di ferro per il quale si è già perdenti e che procurerebbe danni irreparabili che cadrebbero sull’intera Città.
Rispetto alla revoca del Finanziamento della struttura “Centro Polifunzionale SS Cosma e Damiano” ora utilizzato dal Nuovo ISES, per il Partito Comunista Italiano di Eboli è stato un azzardo: «Non si poteva cambiare la destinazione di un’opera già ultimata, il Centro Polifunzionale S.S. Cosma e Damiano anche se la finalità era ed è quella di salvare dei posti di lavoro».
«L’amministrazione della cosa pubblica – si legge in una nota a firma di Alfonso Del Vecchio segretario del PCI- sez. M. Garuglieri Eboli – non è una partita a poker: non c’è alcuna possibilità di rilancio cercando di modificare le regole in corsa, anzi a fine corsa. Non si poteva cambiare la destinazione di un’opera già ultimata, – aggiunge Del Vecchio – il Centro Polifunzionale S.S. Cosma e Damiano anche se la finalità era ed è quella di salvare dei posti di lavoro.
Se la Regione procederà con la revoca del finanziamento – prosegue Del Vecchio – concesso per un’altra destinazione d’uso, si sarà compiuto un doppio danno: alla comunità ebolitana e ai lavoratori ed agli ospiti della ex ISES che hanno creduto in questo azzardo dell’amministrazione Cariello. Dovrà essere restituito un importo pari a 1.713.700 euro.
La rabbia e la disperazione non si alimentano quando non ci sono margini di riuscita e anche di speranza anche se non possiamo che augurare ai lavoratori della ex ISES che tutto si risolva per il meglio. – si legge in una nota – E’ grave aver sottaciuto di aver ricevuto dalla Regione Campania la comunicazione di avvio della procedura di revoca del finanziamento ottenuto il 1° giugno.
E’ grave perché non si tratta di una questione tecnica o burocratica ma di una questione politica. – sottolinea Del Vecchio – In una situazione del genere nascondere significa ammettere le proprie difficoltà. Andava immediatamente convocato un Consiglio Comunale aperto chiedendo a tutti, proprio a tutti, un confronto sulla individuazione del percorso politico e tecnico da percorrere per evitare questa drammatica conclusione.
Ma il Sindaco Cariello – proseguono i Comunisti ebolitani – immagina cosa accadrebbe se la Regione andasse avanti in questa sua determinazione? Si rende conto di cosa significherebbe per la nostra già debole economia locale un Comune in dissesto finanziario?
Sono state prodotte le osservazioni alla comunicazione ricevuta, visto che sono trascorsi i 10 giorni concessi? Cosa è stato prodotto e come è stato documentato?
In due anni di amministrazione – conclude la nota dei comunisti ebolitani per tramite del suo segretario Alfonso Del Vecchio – è stato prodotto veramente poco. L’amministrazione Cariello ha disatteso tutte le aspettative e le speranze che erano stato riposte in questa nuova esperienza. I danni già non si contano. Sindaco Cariello, la città deve essere informata di tutto! Le feste non sono mai un punto di partenza ma un punto di arrivo e voi non siete mai partiti».
Per il Meetup del M5S, quello che fu sconfessato e contestato da un altro Meetup ebolitano dei così detti “Amici di Beppe Grillo“: «Sono gravi le responsabilità politiche del Sindaco Cariello».
«Nonostante i nostri scongiuri e gli inviti a prestare la massima attenzione, stando alle notizie delle ultime ore sembrerebbe che la vicenda legata al “Centro Polifunzionale SS. Cosma e Damiano” o “Casa del Pellegrino” stia per concludersi nel peggiore dei modi. – Scrivono in una nota politica Marianna Ingenito, Cosimo Adelizzi, Arturo Forlano, Michele Masiello, Luigi D’arco, Luca Carbone, Emiliano Di Biase, Rosario Cicalese del Meetup M5Stelle Eboli, a loro tempo, “aggrediti”, sconfessati e messi all’angolo da un’altro Meeutup a 5 Stelle “Amici di Beppe Grillo”, esclusi anche in occasione di una visita effettuata in tutta segretezza del Consigliere Regionale Michele Cammarano che ormai è famoso perché nello svolgimento del suo ruolo politico, una ne spara e cento ne schiva, al Centro Polifunzionale ora occupato dal Nuovo Ises, e siamo ancora in attesa di sapere cosa si è detto di così segreto e come si è concluso quell’incontro – E’ infatti ora ufficiale che la Regione Campania abbia comunicato al Comune di Eboli l’avvio della procedura di revoca del finanziamento. Ciò a causa della modifica della originaria destinazione dell’immobile in oggetto e della conseguente assenza di coerenza con l’Obiettivo Operativo.
Se il finanziamento di oltre 5 milioni di euro risultasse definitivamente revocato, – aggiungono gli ex sconfessati grillini – con conseguente aggravio sulle casse comunali e quindi dei cittadini, il Sindaco Massimo Cariello avrebbe una responsabilità politica grave e non potrebbe fare altro che rassegnare le proprie dimissioni.
Sembrerebbe inoltre – proseguono i cittadini di uno dei due Meetup M5S di Eboli – che Don Enzo Caponigro voglia costituirsi parte civile contro i responsabili, e ciò non farebbe altro che avvalorare la nostra tesi secondo la quale ci troveremmo dinanzi a un esempio di incapacità amministrativa, che porterebbe a produrre un danno economico di milioni di euro al Comune, mandandolo probabilmente in dissesto finanziario. Sarebbe la prova di un comportamento irresponsabile del Sindaco, a causa del quale il Comune potrebbe cadere nel rischio default.
Augurandoci quindi – concludono Ingenito, Adelizzi, Forlano, Masiello, D’Arco, Carbone, Di Biase e Cicalese – che siano state prodotte delle valide osservazioni alla comunicazione di avvio del procedimento di revoca, e che le stesse siano sufficienti a scongiurare la revoca stessa del finanziamento, rinnoviamo al Sindaco Cariello e alla sua Giunta la nostra piena disponibilità a collaborare, affinché sia fatto tutto il necessario per restituire definitivamente la “Casa del Pellegrino” alle sue originali finalità e affinché i cittadini non siano inconsapevolmente costretti a farsi carico di un debito di milioni di euro».
Sulla Revoca del Finanziamento, a stretto giro di posta è intervenuto subito nel consiglio comunale di ieri sera anche il Capogruppo del PD Pasquale Infante e l’On. Antonio Cuomo, che oltre a parlare di numeri e tanti numeri in occasione della discussione del Rendiconto finanziario 2016: «Siamo al secondo giro di boa, a due anni dall’insediamento ma non vediamo alcun miglioramento della situazione economica, finanziaria e politica del nostro Comune.
E vediamo, purtroppo, dopo due anni trascorsi poca carne a cuocere come si suol dire pochissime opere avviate e progetti in cantiere! Ma al contrario tanti fallimenti. Intanto abbiamo appreso che è stata avviata dalla Regione la Revoca del finanziamento del Centro Polifunzionale dei SS Cosma e Damiano, che apread un sicuro dissesto dell’Ente. Problemi veri della città, sono ahinoi ancora tutti sul tappeto dalla crisi finanziaria dell’Ente, al PUC, all’area Ex pezzullo, alla fascia costiera che è in uno stato di abbandono e degrado, al recupero e valorizzazione del centro storico, alla scarsa manutenzione delle strade e dei beni comunali, al problema della sicurezza, all’elevato tasso di disoccupazione giovanile e non, alla crisi del commercio, ecc. .
Per risolvere questi problemi notiamo una scarsa programmazione. Bisogna attivarsi per adottare sul nostro territorio un piano strategico di rilancio che parta dalla fascia costiera fino ad arrivare la Centro Storico. In particolare per la fascia costiera dobbiamo richiedere, come già proposto dalla Regione Campania al Governo Centrale, la sperimentazione in tali area di sviluppo delle ZES (zone economiche speciali) con forti vantaggi fiscali per le imprese che intendono investirvi. Occorre ridare decoro e dignità ad un area quella del litorale ebolitano abbandonata a se stessa e per garantire ciò bisogna far di tutto per cercare di superare i vincoli del SIC. Solo con un piano di sviluppo dell’intera fascia costiera possiamo risollevare le sorti di questa area che vive un profondo stato di degrado e abbandono da anni».
Sul Centro Polifunzionale dei SS Cosma e Damiano arriva anche il fantasioso quanto mai sconvolgente e disinvolto suggerimento di Rolando Scotillo di FISI Sanità: «Non tutti i mali vengono per nuocere. Chi non ha colpe lanci la prima pietra».
«È arrivata ieri la notizia che la Regione Campania, Direzione Generale del governo del territorio, lavori pubblici e protezione civile, ha comunicato al Comune di Eboli l’avvio delle procedure per la revoca del finanziamento per il Centro Polifunzionale dei SS Cosma e Damiano. – scrive Scotillo in una nota – Al di là che essa è un avvio delle procedure ai sensi e per gli effetti della legge 241 e quindi un atto dovuto e non già una revoca dell’intero finanziamento come riportato erroneamente da qualche testata giornalistica a cui, evidentemente, seguiranno o già sono seguiti atti di risposta da chi preposto a ciò, tale evenienza potrebbe, però, essere una opportunità per il Comune e per l’intera Comunità.
«Con la revoca del finanziamento da parte della regione” – dichiara Rolando Scotillo parte sindacale in questa vicenda a tutela dei lavoratori – “verrebbe meno pure la disponibilità della struttura in capo alla Regione che rientrerebbe quindi poi in disponibilità al Comune di Eboli che potrebbe rivenderla o affittarla direttamente tramite bando pubblico dopo averne individuato la destinazione d’uso ed il danno erariale paventato verrebbe meno. A tale bando potrebbe, finalmente, partecipare anche l’ISES trovando così una location definitiva. Nessun rischio fallimento, dunque, per il Comune, solo una opportunità in più da valutare serenamente.
Non è passata inosservata agli occhi di Rolando Scotillo – si legge nella nota di FISI Sanità – l’acredine nelle dichiarazioni di Don Enzo Caponigro, che a tale proposito prosegue – “Non è capibile tutto questo livore nei confronti di soggetti disabili (pazienti) e dipendenti dell’ISES che dal primo momento hanno dichiarato che il Centro Polifunzionale era solo un punto di passaggio per riavere l’accreditamento sanitario e per trovare una location definitiva in altra sede lasciando il centro polifunzionale nel giro di qualche mese. Sarebbe meglio che Don Enzo si preoccupasse del potere spirituale e non del potere temporale ovvero al governo degli uomini, e sarebbe bene che nei confronti di questi soggetti svantaggiati ci fosse più solidarietà e non livore e non si riesce a capire cosa e chi muova il sacerdote ad insistere fino al limite della persecuzione su di una vicenda in cui si sta solo cercando di trovare soluzioni valide per tutti. Dal canto dei lavoratori, scoraggiati dalla vicenda, insieme al nostro sindacato si sta valutando di scrivere al Papa Bergoglio a cui saranno fatte pervenire tutte le dichiarazioni e tutte le interviste onde far valutare serenamente tutta la vicenda al sommo pontefice in modo che si metta fine a polemiche che non servono a nessuno.»
Dopo gli interventi dei vari soggetti politici e sindacali che favorevoli o contrari apprendendo della Revoca del Finanziamento del Centro Polifunzionale dei SS Cosma e Damiano concesso, sia pure temporaneamente alla Nuova Cooperativa ISES, arriva anche la nota dell’Amministrazione comunale e le dichiarazioni sia del Sindaco Cariello che del Vice Sindaco Di Benedetto, che tra le righe lasciano intendere di continuare a perseguire la strada che hanno intrapreso e che, pur ammettendo di aver ricevuto la lettera di revoca tre settimane orsono, lasciano intendere altresì di voler “ampliare” l’offerta dedicata alle persone svantaggiate, immaginando si voglia dare luogo all’ipotesi avanzata da Scotillo della FISI Sanità e magari, anche attraverso quella famosa e spesso citata “Cessione di Ramo d’Azienda“, preparare un terreno agevole e creare le condizioni, anche attraverso un nuovo socio subentrante “rientrare” nelle originaria Progettualità per la quale è stato concesso il finanziamento: «il Comune ha rispettato la destinazione d’uso e adesso si attendono le determinazioni della Regione Campania».
Non ci sono né violazioni normative, né variazioni della destinazione d’uso. – si legge nella nota che ci è pervenuta dall’Amministrazione comunale – Il Comune di Eboli chiede alla Regione la sospensione dell’avvio della procedura di revoca del finanziamento relativo alla realizzazione del Centro Polifunzionale Ss Cosma e Damiano, una richiesta corroborata dai passaggi amministrativi che certificano la trasparenza degli atti comunali di Eboli. Un’ipotesi di revoca che non è nuova, perché comunicata circa tre settimane fa. In ogni caso, come lo stesso Comune di Eboli ha sottolineato da tempo, l’utilizzazione della struttura è un atto emergenziale e del tutto temporaneo, tanto che a breve il centro rientrerà nella totale disponibilità del Comune.
«L’atto sul quale si fonda la procedura di revoca – spiega il sindaco di Eboli, Massimo Cariello – non è un provvedimento ammnistrativo, ma una proposta-istanza che abbiamo inoltrato alla Regione, seguendo gli obiettivi indicati dai protocolli di destinazione d’uso, senza stravolgere nulla. Siamo in attesa che la Regione si pronunci e naturalmente ci adegueremo alle indicazioni regionali. L’interlocuzione con la Regione dura da mesi, si chiuderà quando da Napoli ci faranno conoscere le loro determinazioni. Piuttosto, rimango sempre più sbalordito per la presa di posizione di don Enzo Caponigro, un sacerdote ebolitano dal quale ci saremmo aspettati supporto e sostegno per decine di pazienti e di lavoratori e per le loro famiglie, invece registriamo solo accuse e minacce che finiscono per ripercuotersi sui pazienti disabili e sugli operatori, il tutto per coltivare i propri disegni».
Sul piano strettamente tecnico, – si spiega nella nota dell’Amministrazione comunale – la proposta di integrazione della destinazione segue totalmente le indicazioni contenute negli atti di finanziamento. «L’opera è stata realizzata in conformità con quanto previsto dal finanziamento – sottolinea il vicesindaco, Cosimo Pio Di Benedetto -. Si è registrato prima un finanziamento FAS APQ e poi l’ammissione a POR FESR-obiettivo 6.3. La deliberazione del Comune di Eboli segue per intero la previsione di destinazione APQ, sostanzialmente aiuto e supporto alle fasce disagiate della popolazione. Il Comune di Eboli si è rifatto interamente alle previsioni APQ, con un’ipotesi di potenziamento dei servizi socio assistenziali sanitari e punta al miglioramento di vita di classi svantaggiate ed all’aumento della presa in carico degli anziani. La stessa disponibilità temporanea all’ISES si spiega con la volontà di garantire le necessarie terapie ai pazienti. Quindi tutto in linea con le prescrizioni del finanziamento, per questo abbiamo chiesto la cancellazione della procedura di revoca dei fondi».
E’ proprio vero che “non tutti i mali vengono per nuocere” e chi “non ha colpe scagli la prima pietra” come ha simpaticamente dichiarato Rolando Scotillo, che tuttavia, nello slancio generoso di voler difendere posti di lavoro, dimentica che l’azione diventerebbe più forte se si perseguisse la strada della legalità. Quella strada è lastricata di marmi lucidissimi e chi ha quelle pietre, anche le più piccole non solo rischia di scivolare, ma graffia anche il percorso. Immaginando la sua proposta una provocazione, altrimenti si correrebbe il rischio di essere seppelliti dalle pietre tante quante le colpe, la allontaniamo immediatamente dalle nostre menti, anche perchè sarebbe non uno schiaffo, ma una cazzottiata ad altri lavoratori, quelli della Multiservizi, che pure è sotto i riflettori e per essa si ipotizza la Bancarotta fraudolenta di circa 4 milioni di euro, uguale a quella che ha colpito il Centro ISES per 12 milioni e mezzo di euro.
Le uniche differenze tra queste due vicende sono: La prima, che la Multiservizi era una Società in House con unico socio il Comune, quindi pubblica; La seconda era ed è è una società privata che opera con il pubblico e in regime di convenzione; I dipendenti della Multiservizi sono stati scaricati e nessuno si è preoccupato del dramma che questa decisione procurasse alle maestranze e alle lorofamiglie; I dipendenti del Nuovo ISES fortunatamente per loro, e se revocano il finanziamente sfortunatamente per noi cittadini che dovremmo accollarci una spesa procapite di 150€ (una famiglia di 4 persone 600€), hanno ottenuto la solidarietà di una Città e dell’Amministrazione comunale fino a rischiare di rompersi il collo specie se tutti quei discorsi arzigogolati sull’ampliamento dell’offerta non sottintendano altre strade per poter proseguire nella strada intrapresa e passare alla “proposta indecente” che ha avanzato molto improvvidamente Scotillo, preannunciando quell'”ampliamento di offerta” sottolineata da Sindaco e Vice Sindaco; Del che ne deriva che mentre i dipendenti abbandonati (si dirà pure fogli del clientelismo) sono figli di un Dio Minore o più volgarmente “Figli di Puttana“, quelli dell‘ISES (Si dirà anche per esse figli del clientelismo dell’Arco costituzionale sanitario “benedetto” da una parte del clero “illuminato” ebolitano), invece sebbene non sia stato chiarito in che modo si siano accumulati 12milini e mezzo di euro e chi ne ha beneficiato atteso che non solo non si ètrovato nessun bene se non quel famoso “Ramo di Azienda” per il quale ora si cerca di cedere, costituito solo da una trentina di dipendenti e una ventina di “ospiti” preziosi.
Ma in tutto questo ed in tutti questi mesi, al di la dell’amorevole attenzione che quei dipendenti hanno dedicato a quegli “ospiti” (Fantasmi per l’ASL e le Istituzioni preposte), siamo sicuri nel frattempo che percorrendo questa strada si è fatto l’interesse di quegli ospiti? L’ASL sapeva e sa che quegli ospiti stessero in quella struttura e perchè non è intervenuta? Perchè e chi ha utilizzato i fondi a loro destinati? Perchè da due hanni nell’elenco delle strutture accreditate non vi è l’ISES, pur avendo degli ospiti aventi diritto a servizi e prestazioni? Chi ha fatturato quelle cifre, atteso che comunque il Badget complessivo dell’ASL per questi servizi è rimasto lo stesso? Allora gli “Ospiti” dell’ISES sono dei fantasmi?
Il lavoro da dignità all’uomo, e Papa Bergoglio ne ha fatto una missione rivolgendosi alla politica e ai potenti, ma Papa Bergoglio condanna e senza mezzi termini anche chi abusa dei propri ruoli e chi calpesta le regole per raggiungere suoi obiettivi in danno di altri, e in questa vicenda oggettivamente ci sono più ombre che luci e quelle ombre sono sempre le stesse, quelle che si annidano quando ci sono di mezzo i soldi, e quelli che si nascondono in quelle obre, sono sempre gli stessi, sono gli uomini neri: sono il male.
Eboli, 20 giugno 2017
Caro Massimo,la risposta sulla Multiservizi la avremo il 5 luglio.
Poi qualcuno dovrà spiegare come mai i ladri fanno carriera in ogni stagione ed entrano di diritto nel “Giglio magico” di questa Amministrazione.
Similes cum similibus…anzi, non simili…proprio uguali!!
Saluti.
il redde rationem si avvicina, molti ostentano tranquillità ma la notte avranno incubi tremendi…
Il sindaco dovrebbe dimettersi solo per aver taciuto il tutto all’opinione pubblica , a prescindere dal merito.
Le opposizioni non ne parliamo , vi fate passare sotto il naso una cosa così importante per quasi venti giorni e nessuno se ne accorge? Bell’impegno ci mettete, bravi.
Mestieranti della politica , saltimbanchi e prestigiatori la prossima volta sarete spazzati tutti via e non dal m5s ma dalla società civile.
Incapaci e indegni. Tutti.
Apprendo con stupore che l’atto che comunica l’avvio del procedimento amministrativo.
Tralasciando , anche se importante , la definizione di provvedimento amministrativo qualcuno di voi mi sa spiegare il senso di questa frase :
«L’atto sul quale si fonda la procedura di revoca – spiega il sindaco di Eboli, Massimo Cariello – non è un provvedimento ammnistrativo, ma una proposta-istanza che abbiamo inoltrato alla Regione, seguendo gli obiettivi indicati dai protocolli di destinazione d’uso, senza stravolgere nulla.
Io capisco che l’atto non è un provvedimento amministrativo ( errato!) e che loro avrebbero inoltrato una proposta – istanza (?) etc……..
Ma che lingua è?
Il primo periodo si legga così:
Apprendo con stupore che l’atto che comunica l’avvio di un procedimento non è un provvedimento amministrativo.
ma veramente non ci vogliamo intendere?
Questi,il Sindaco, parla come cettola qualunque con la differenza che cettola aveva lo stesso scopo senza nasconderlo…..
La differenza tra atto e provvedimento amministrativo……. ho presentato una richiesta istanza ma di che parliamo???
Melchionda ha puntato su una persona incapace di
amministrare che al “Massimo” dura una legislatura…..
Tutto previsto.
Quando una comunità subisce quello che vediamo (i cani in piazza a cagare e pisciare) di cosa vuoi preoccuparti??
Assessori incapaci che pensavano di aver fatto voti con provvedimenti sballati, nessuna capacità di intesa con le aziende, con la regione, con i finanziamenti (vedi abbiamo perso il file dei progetti da inviare alla regione)..un segretario adeguato alla loro preparazione culturale…..nessuna prevenzione o preoccupazione dei danni ambientali (nube di diossina a Battipaglia) nessun intervento sul turismo (anzi un provvedimento di assegnazione diretta di uno stabilimento balneare è stato fatto!)………………………………..
Nessuna cura per le persone. un piano di zona dove il dirigente è stato mandato via perchè non voleva firmare determinati atti sostituendolo con Caprarella che è tutto dire……………….un grande assessore Lenza che ha trasformato i diritti in voti…….vedi le assegnazioni dei prestiti alle famiglie bisognose tramite la chiesa……senza nessun regolamento ma decise dall’assessore……conti correnti del piano di zona con destinazione vincolata dei fondi mai rispettata;
Il peggiore però è il saccente Pio……………….con un nome pio e una saccenza infinita…………….non ne indovina una….prima le scuole, poi gli bocciano il dup, poi se la vede lui……
ma veramente è la fine del mondo …questi sono stati capaci di riabilitare i morti…si parla che rosania vuole candidarsi, che melchionda è in pole….
ignoranti….vi disprezzo
Nn so chi sei…chi si nasconde senza avere le palle di metterci la tua faccia…Caro mio io nn rispondo mai alle critiche, ma quando incontri un ignorante presuntuoso e’ doveroso rispondere.Informati prima di aprire la bocca…io nn ho sostituito nessuno, nn ho le competenze necessarie a svolgere un ruolo cosi delicato, sono semplicemente un funzionario di ausilio al Dirigente..comunque per quella frase da ignorante ” e’ tutto dire” tu nn sai niente di me…nn sai il mio percorso formativo ne’ quello professionale…quindi la prossima volta informati prima di parlare a sproposito su di me…in tanti anni di attacchi ne ho avuto tanti duri e durissimi ma questo e’ veramente del tutto gratuito
Ecco vedi? Sono pure suscettibili e volubili.
Mariolino stai attento che questi sono scienziati , sono laureati ad Harvard e hanno frequentato il master al M.I.T. .
Caprarella ce lo vuole spiegare cosa dice il sindaco quando farfuglia quelle frasi . Non sarà mica in stato confusionale?
@mariolino
Non arrabbiarti per l’area “sgambamento”(come la chiamano i nostri Amministratori senza sapere che il sedano si sgamba,non i cani!!), dopotutto qualcuno di loro ha finalmente la possibilità di godere di un’area tutta per sé.
Senza offesa per i cani.
Ciao
Il dramma vero è,alla fine di tutto,il comunicato del gran lavoratore Scotillo,il quale,candidamente ha detto in sintesi quale è il vero “piano”!
Scrivono al Papa??
Scrivessero a Dio per chiedere perdono delle schifezze consapevoli che commettono.
Gentile Admin,
non troppi giorni fa sul sito del Comune è stata pubblicata una graduatoria sulla “Progettazione sociale”.
Ebbene,sai da chi è composta la graduatoria?
La moglie di un assessore(che era già presente nella Protezione civile”),la moglie di un funzionario di ausilio al Piano di Zona nonché cugina di assessora,una insegnante/moderatrice di eventi culturali molto vicina all’Amministrazione…etc…
A questo punto io dico una cosa:la prossima volta le graduatorie le facciano direttamente nelle loro stanzette,una bella lista di nomi di amici e parenti e via.Senza perdere tempo.
Ma di che parliamo?!
Dovremmo aiutare chi? i Lavoratori? Tutti assunti per meriti all’ises per cui tutti veramente bisognosi di aiuto.
La questione è complessa e può avere differenti angoli visuali.
Ma se chi non la pensa come voi lo querelate, se è un prete scrivete al Papa io ritengo che non vi mettete nelle migliori condizioni per essere aiutati utilizzando questo atteggiamento fatto di protervia ed esclusiva rivendicazione di non megli precisati diritti.
Quando le aziende chiudono la gente va a casa senza se e senza ma.
Dopodicchè per aiutare 50 persone , che a mio avviso non meritano nessun aiuto ( il presidente mi può tranquillamente querelare se ritiene di farlo anche con me ) dobbiamo mandare in dissesto il comune?
E’ come dire che per uccidere un topolino dobbiamo abbattere la casa .
L’amministrazione agisce non secondo ciò che è bene per i cittadini ma secondo ciò che è l’interesse di pochi come in questo caso e come nei casi ancora più macroscopici del centro storico ( dove qualcuno fitta case nemmeno abitabili a stranieri forse pure irregolari e questo fenomeno continua da anni indisturbato) e della litoranea dove davvero abbiamo raggiunto il top dell’immobilismo ( per offrire manodopera sottopagata alle aziende agricole amiche).
Adesso penso che stia diventando troppo!
per Caprarella……..
ma veramente siamo suscettibili il tuo percorso?? ma fai capire il tuo percorso……da vigile urbano a autista di rosania …..parli di percorso??
La presunzione a questa punto sembra tua.
Ad ogni modo io non mi riferivo al singolo ma alla generalità delle cose ..perchè non rispondi sul regolamento del piano di zona?? Perchè non dici quando riassumete il dirigente?? Il presuntuoso sei tu carissimo…non si può nascondere la verità..
@mariolino
vedo che continui a non avere il coraggio di metterci la faccia…ma ti nascondi dietro l’anonimato e non so il perchè…credo che una persona debba prendersi la responsabilità di cio’ che dice…
comunque ti rispondo, sperando che sia l’ultima volta…
Continui a nominarmi in un contesto sbagliato e con critiche del tutto gratuite.
Io non svolgo nessun ruolo politico nè decisionale, quindi sei completamente fuori strada.
Non sono l’intercolocutore giusto. I temi posti ( forse con meno livore) devi porli ad altri.
Sarò invece molto disponibile quando vorrai ad offrirti un caffe ed illustrarti il mio curriculum.
Per mera informazione, in modo che tu la prossima volta possa scrivere con cognizione di causa, ti dico che sono laureato, ho frequentato più di un master, di cui uno in itinere, come vincitore di borsa di studio, tirocinii professionali e decine di corsi di formazione.
Sono vincitore ed idoneo in vari concorsi a tempo indeterminato e dottorati di ricerca nei seguenti ambiti territoriali ( Campania , Toscana, Emilia Romagna, Lombardia)
Ho sottoscritto nel tempo già diversi contratti a tempo indeterminato, ho rifiutato diverse assunzioni a tempo indeterminato e determinato tra cui Comune di Milano, Comune di Grosseto, comuni vari toscani.
Attualmente sono un funzionario economico – finanziario.
Spero che questo breve sunto dissipi ogni tuo dubbio.
E’ vero sono stato “vigile urbano” una denominazione in disuso, e credo sia un nobilissimo lavoro come tutti gli altri. Servire lo stato è un onore.
Se e’ per questo ho fatto anche il cameriere. Ogni lavoro ha la sua dignità e non va mai sminuito.
Per quanto riguarda poi l’insinuazione, che solo da chi veramente parla a vanvera può arrivare, ti informo che Rosania non ha mai avuto autisti se non nel periodo della scorta…Guida lui personalmente l’automobile.
Io e Rosania siamo, quindi ancora oggi, compagni da circa 25 anni ( non so se conosci il valore di questa parola per un militante) della stessa area politica, Inoltre a lui mi lega anche un’amicizia personale. Abbiamo militato, abbiamo amministrato e fatto l’opposizione insieme, abbiamo fatto cose positive e anche degli errori, sempre per il bene di questa città e di questa area territoriale.
Qundi come vedi sei ancora fuori strada…anzi sono quelle cose dette da chi non conosce nè le persone nè la loro storia politica.
Spero che questa breve nota ti sia stata esaustiva. Ti ripeto se mi contatti ti illustro tutto quel che vuoi nei dettagli. Ma una cosa è la critica politica, giusta anche quando dura,( ed ai quali raramente replico, se fatti in un luogo di discussione come questo) un’altra è la critica personale, basata su informazioni inesatte ed incomplete, indirizzata a chi non svolge nessun ruolo politico e decisionale. In questo caso è gratuita ed anche offensiva.