Arriva l’Architetto Ivonne De Notaris coordinatrice dell’Ufficio di Piano e… il PUC riparte: Tra vecchie proposte e nuovi indirizzi.
Costituito l’Ufficio di Piano, scandito il crono-programma: Ascolto con la Città; Verifica e ottimizzazione dei lavori già acquisiti; Coordinamento con CTPC; Per dicembre presentazione delle Linee guida; E fra un anno presentazione del PUC. Ora si attende una dura e forte discussione.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – E come nelle previsioni la conferenza che la Sindaca “comunista” di Battipaglia Cecilia Francese, ha presentato la coordinatrice dell’ufficio di piano l’architetto Ivonne De Notaris e insieme, all’assessore Stefania Vecchio, con l’ausilio dell’Ing. Pasquale Angione e un parterre colmo di consiglieri comunali e Assessori: da Michele Gioia a Giuseppe Provenza; da Giuseppe Salvatore a Alfonso Baldi; il Consigliere provinciale Angelo Cappelli che ha fatto da trat d’union tra il Comune e la Provincia di Salerno; si è accennato i percorsi che dovrebbero portare alle linee guida per dicembre prossimo e alla redazione del Piano Urbanistico Comunale, da oggi a un anno.
Il condizionale è d’obbligo, perché in questa Città è istituzionalizzato il ricorso ai Commissariamenti prefettizi e straordinari, e sebbene un bel po’ di amministratori e imprenditori, hanno sempre dimostrato di avere una particolare propensione per l’urbanistica fino a contagiare anche qualche Commissario, quel Piano, non è mai giunto a termine e tra un tentativo e l’altro, uno stiracchiamento e l’altro del vigente strumento Urbanistico, da quello “realistico” (troppo), di Walter Fabietti a quello “filosofico” di Massimo Alvisi, passando dalla concentrazione di tutta la dotazione assegnata a Battipaglia dei 1600 alloggi tutti “al mare”, ai copertoni “pittati” sotto i ponti, e una titolistica di problematiche infinite con risoluzioni a piacere.
E mentre di “desiderio” in “desiderio”, tra tentativi speculativi e lotte politiche senza quartiere, l’economia della Città va per conto suo, e il suo sviluppo urbanistico è fermo all’ottimo Piano Fuccella deturpato, stiracchiato ed interpretato ad usum delphini per 45 anni, dietro il quale si sono consumati tante di quelle notti dei lunghi coltelli, da lasciare tramortita una delle realtà economiche del Sud più attiva, si continua ad attendere questo sviluppo urbanistico di Battipaglia, e “buzzatianamente” sembra che questa Città viva circondata da un deserto, oltre il quale ci sarebbero non i Tartari, ma questa visione urbanistica, che dovrebbe risolvere per sempre tutti i suoi problemi, ma che purtroppo non arriva mai, lasciando spazio ad una “fiacca” a seguito della quale finisce per prevalere una visioni parziale e/o sommaria sicuramente “seconda” rispetto agli interessi, quelli si veri e non onirici, che hanno fatto crescere le condizioni per le quali si è poi giunti allo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche.
E si ricomincia tutto daccapo. E come ha tenuto a precisare sia la Sindaca che i vari interventori oggi questa possibilità di un “nuovo inizio” è data proprio dalla collaborazione con la Provincia di Salerno che appunto la coordinatrice dell’Ufficio di Piano Ivonne De Notaris garantisce, essendo ella funzionario dell’Ente Provincia. Condizione questa che non è sfuggita alla Sindaca Cecilia Francese, che ha voluto ringraziare sia il Presidente Giuseppe Canfora che il Governatore della Campania Vincenzo De Luca., ribadendo altresì la sua visione politica e quindi di indirizzo nel momento in cui si deve redigere il nuovo PUC: “Il settore agricolo è trainante per la nostra economia e deve essere privilegiato e quindi non vogliamo gli si sottraggano suoli. Al contrario interverremo sulle periferie degradate e sui servizi, ma anche sulle possibilità di favorite le grandi iniziative che devono essere il fondamento del cambiamento“.
Dello stesso avviso è anche il Vice Sindaco Ugo Tozzi che ha aggiunto: “Non è la solita convenzione e siamo fiduciosi che il nuovo PUC sia un laporatorio e un progetto che sicurente saranno risultati importanti“. Mentre l’Assessore Stefania Vecchio delegata per la parte degli indirizzi politici ha sottolineato come con l’attribuzione del Coordinamento all’Architetto De Notaris si caratterizza l’avvio del cambiamento che l’Amministrazione intende portare avanti: “È un nuovo inizio e con Angione e De Notaris abbiamo messo su un nuovo Ufficio di Piano. Il PUC è una impresa titanica tenuto conto che fino ad ora eravamo e siamo fermi al 1972. L’architetto De Notaris è un tecnico di grande valore che saprà in uno tradurre le nostre indicazioni senza però trascurare anche il passato, e da oggi ci sarà veramente un nuovo inizio. Il Nuovo Piano Urbanistico Comunale – tiene a sottolineare la Sindaca evidenziando anche il suo ruolo di oppositrice ferma al Piano Fabietti voluto dall’Amminsitrazione Santomauro – deve tener conto del CTCP e deve essere condiviso con la provincia. Cio non di meno si dovrà procedere anche ad un Aggiornamento del piano provinciale. – e rispetto al lavoro fatto nel 2013 da Fabietti precisa, pur rispettando quel ruolo che ha avuto da oppositrice dell’epoca – ritengo che qualsiasi lavoro dovrà essere preso in considerazione raccogliendo semmai anche gli spunti interessanti“.
Della lunghezza “biblica” della redazione degli strumenti urbanistici della Città ne ha parlato anche l’Ing. Capo del settore Urbanistico Pasquale Angione, il quale ha tenuto a ribadire come nel tempo vi siano stati vari tentativi senza però mai giungere a termine: “La redazione del PUC è una storia lunga, le varie amministrazioni hanno tentato ma oggi siamo all’inizio anche grazie alla determinazione dell‘amministrazione e noi stiamo facendo uno sforzo con l’ufficio di piano, acquisite le linee di indirizzo dall’amministrazione, e noi faremo poi il nostro meglio. Anche perché abbiamo delle emergenze, come la fascia litoranea e quindi dobbiamo fare in fretta per dare giuste risposte, quelle che la Città di Battipaglia si attende, e cercare per fine anno di arrivare al preliminare. L’architetto De Notaris ha un ruolo importante di coordinatrice di tutti i lavori“.
L’Architetto Ivonne De Notaris a evidenziare il clima di collaborazione oltre che fattivo, anche istituzionale, intrapreso con la sua nomina tra il Comune di Battipaglia e la Provincia di Salerno, fermo restando gli indirizzi politici che sono e restano sempre in capo all’Amministrazione Comunale ha aggiunto: “Come funzionario staccato dalla Provincia si vuole intraprendere un nuovo rapporto che la provincia stessa vuole dare nel processo di sviluppo della città capofila della Piana del Sele. L’area è centrale e Battipaglia è comune capofila di questa che corrisponde a quell’area vasta che comprende la ricchezza dell’agricoltura dei commerci delle Città, Battipaglia in testa, che affacciano sulla Piana, ma che al contrario soffre nella sua parte urbanistica, rispetto ad un piano che ha 45 anni e che tra l’altro è stato oggetto di numerosi e continui interventi e oggi è giusto puntare, come punteremo, ad una nuova condivisione e per questo tutti dovranno essere partecipi e anche la stampa, che sicuramente avrà un grande ruolo, dovrà dare un contributo. – rispetto poi alle varie questioni che sono emerse in sede di conferenza stampa, e nella fattispecie ailavori prima di Fabietti e poi di Alvisi, la Coordinatrice dell’Ufficio di Piano De Notaris ha tenuto a sottolineare come – Tutte le iniziative vanno ottimizzate con Battipagliacollabora, utili a far partecipare i cittadini come le linee di principio sono condivisibili mentre riteniamo che l’idea della rigenerazione urbana non possa risolvere il problema urbanistico nel suo complesso“.
Sarà veramente un “nuovo inizio” come ha sottolineato l’Assessore Stefania Vecchio o sarà un’altra pagina di un libro “scuro” che non vorremmo mai più leggere? Sarà capace quest’Amministrazione di smuovere quella “amovibilità” e quella stasi che appunto la assimila a quel “Deserto dei Tartari” che Dino Buzzati descrive molto bene nel momento in cui la staticità dell’attesa e immaginando surrealisticamente che qualche cosa prima o poi accadrà. Battipaglia, anzichè di essere protagonista di un’azione staticamente attendista, si appropri delle sue prerogative e decida il suo sviluppo a tutti i costi.
Sviluppo che la Città non può e non deve solo appiattirsi su quella famosa dotazione dei 1600 appartamenti e di tutta la “canea” che ci gira intorno tra: “palazzinari” attendisti e “ideologi” dell’urbanistica speranzosi; e non lasciare che nella definizione dei PUA siano gli investitori a decidere come e quali siano gli interventi pubblici da realizzare, così come cogliere l’occasione di ridisegnare la città, recuperando il costruito al nuovo disegno, passando nel complesso alla identificazione delle priorità pubbliche, delle direttrici che immaginano di risolvere mobilità e viabilità, oltre che a quelle iniziative da prevedere emendando il CTCP che riguardano le grandi infrastrutture pubbliche utili alla così detta Area Vasta, che affianchino, supportino e siano di rilancio alle imprese e al territorio stesso. Insomma sarebbe necessario costituire un Contenitore, nel quale indicare anche le priorità e la locazione di tutta la parte dell’intervento pubblico, che sia da contrattare con gli investitori dei vari PUA, non escludendo questo possa avvenire anche nella fase di progettazione, purchè sia fatto tutto alla luce del sole e sia comprensibile ai cittadini sia l’utilità che l’investimento senza per questo criminalizzare chi investendo, deve realizzare degli utili: Utili e non speculazioni.
Sarà possibile? Vedremo.
Il nostro apporto? Ci sarà ma solo se si andrà in quella direzione.
Battipaglia, 6 giugno 2017