Riserva sciolta, Francesca Napoli è il nuovo assessore della giunta Francese. Le subentra Caprino (Lista “Tozzi Sindaco”). La Città agonizza.
Dopo una scelta “condivisa con il Vice Sindaco Tozzi” la neo-Assessore Napoli, assumerà le deleghe al commercio, attività produttive, Suap, turismo e agricoltura. Napoli: “Ringrazio la sindaca Cecilia Francese per la fiducia, la maggioranza e la parte politica che mi ha visto prima consigliere e oggi assessore”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – E finalmente, dopo un bel po’ di tempo, un bel pò di polemiche e tutti i toto asessori, ma passando anche per gli “equilibri” interni e qualche doloroso “distacco”, ecco che arriva la scelta, ovviamete “condivisa”, come si tiene a sottolineare nella nota che ci è pervenuta, tra la Sindaca Francese e il Vice Sindaco Tozzi, avvalorando qualche tesi che ha procurato anche alcuni scontri all’interno della maggioranza, che attribuiva a Tozzi poteri smisurati.
Di qui la comunicazione che l’avvocato Francesca Napoli è il nuovo assessore della giunta guidata dalla sindaca Cecilia Francese. Il consigliere comunale – Si legge in una nota politica dell’Amministrazione comunale – ha deciso di impegnarsi nella squadra di Governo al fianco della prima cittadina. La neo-Assessore Napoli, assumerà le deleghe al commercio, attività produttive, Suap, turismo e agricoltura. Contestualmente alla nomina assessoriale l’avvocato Napoli ha rassegnato le dimissioni dal consiglio comunale lasciando il posto alla prima dei non eletti, nella lista Tozzi Sindaco, Gemma Caprino.
«Intendo proseguire la mia attività politica non deludendo chi ha creduto in me e soprattutto i miei elettori – dichiara il neo assessore Francesca Napoli -. Ringrazio la sindaca Cecilia Francese per la fiducia concessa, la maggioranza e la parte politica che mi ha visto prima consigliere e oggi assessore. Sono certa che con la guida della sindaca e la collaborazione di tutta la squadra di Governo raggiungeremo tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati».
«Una scelta condivisa così come avevamo stabilito con il vicesindaco Ugo Tozzi – dichiara la sindaca Cecilia Francese -. Insieme più forti di prima proseguiamo il nostro percorso per cambiare questa città. L’avvocato Francesca Napoli è espressione di professionalità e impegno sul territorio. Le sue deleghe sono fondamentali per indicare la giusta strada da seguire affinché Battipaglia torni ad essere il punto di riferimento economico e sociale dell’intera Piana del Sele».
Dalle dichiarazioni della Sindaca, forse si pone troppe aspettative sulle spalle della giovane neo-Assessore, la quale per quanto voglia impegnarsi, così come già ha dimostrato di fare nel corso del suo mandato di Consigliere Comunale, deve comunque fare i conti con alcune frange della stessa maggioranza, che appunto non condividono l’asse “privilegiato” che la Sindaca Francese sembra aver consolidato con il suo Vice Tozzi, ma quell’asse tende sempre più a rinforzarsi, se non si contrappone alle politiche “muscolari” quelle politiche “programmatiche” sulle quali l’Amministrazione Francese ha posto tutte le sue speranze proponendo un cambio di passo in una Città che in 20 anni è stata amministrata per 10 da Commissari prefettizi o straordinari come gli ultimi.
Troppe speranze, ma anche troppe delusioni ad un anno dall’insediamento della Giunta Francese. E se di speranze si muore di delusioni ci si deprime e la “depressione” fa brutti scherzi soprattutto a quella vivacità economica che non aspetta altro che di essere affiancata nelle sue scalate di successo nell’economia nazionale. Troppe speranze e troppe delusioni per le quali non ci sentiamo affatto di caricarle sulle spalle di una giovane, anche se volenterosa e appassionata amministratrice o in una semplice nomina, tra l’altro tardiva, che passa proprio su quelle aspettative che erano importanti per una Città, messa in ginocchio da un provvedimento che addirittura aveva decretato o scioglimento del Consiglio per infiltrazioni camorristiche.
Non potevano bastare le sortite del Governatore Vincenzo De Luca che di nascosto dalla Sindaca si ricò in una primaria Azienda battipagliese e non è bastata la sua presenza per la posa in opera di un “Passaggio pedonale” che non rilve affatto le criticità di una pessima mobilità cittadina, vieppiù avvalorata da una coltellata da sfregio che ne è poi seguita, circa il prolungamento, (attenti, non dell’Alta Velocità) ma di treni veloci su rotaie antiche, che però fermano ad Agropoli, ad Ascea e a Sapri, bypassando Battipaglia e confermando come sia le Ferrovie dello Stato e la stessa Regione Campania, complice lo “sceriffo”, stanno puntando sulle direttrici per le Puglie via Marcianise e Salerno-Sapri, senza prevedere contestualmente nemmeno il prolungamento di una metropolitana che non serve a un c…. a Salerno se non riesce a collegare l’Agro e la Piana del Sele, e dopo aver speso un fottio di soldi per ammodernare la Stazione di Battipaglia e un altro fottio di Soldi per quel SovraPasso-pedonale, mentre la Città comunque è intasata e non ha risolto i suoi problemi di viabilità interna.
Non è bastata nemmeno la sortita “sanitaria” a Battipaglia del Governatore De Luca per inaugurare il Nuovo Reparto di Rianimazione e di Pronto Soccorso Pediatrico all’Ospedale Santa Maria della Speranza, senza dare nessuna risposta alle tormentate vicissitudini che hanno visto dilapidare la Sanità pubblica nei così detti Ospedali della Valle del Sele in favore dell’Ospedale di Vallo della Lucania e di quello di Nocera Inferiore, ma soprattutto in favore della Sanità privata, quella che si rifaceva alle “fritture di pesce”, per ridare slancio all’Amministrazione di Battipaglia.
E perchè gli Ospedali di Eboli e di Battipaglia non debbano rispondere ai parametri nazionali Abitanti-posti letto non è dato sapere, così come non è dato sapere perchè l’Ospedale di Vallo della Lucania debba avere più di 400 posti letto e una struttura privata del posto altri 100, oltre ad un’altra struttura privata di Agropoli altri 100 ancora, portando complessivamente a oltre 600 posti letto in un’area, per la quale De Luca che sta attuando il Piano Sanitario di Caldoro, evidentemente ha previsto la “deportazione sanitaria“, dei cittadini che hanno bisogno di cure ospedaliere.
Nemmeno è dato sapere perchè mai il famoso piano dellle emergenze (118) non risponde alla più semplice delle circostanza, cioè quella di indirizzare le Autoambulanze, all’Ospedale più vicino e non per area, come è stato evidenziato recentemente in un convegno ad Eboli al quale alle denunce del giornalista Vito Pompeo Pindozzi, che evidenziava queste carenze sebbene vi fosse il neo-Direttore Generale dell’ASL Salerno Antonio Giordano, e il Procuratore della Repubblica di Salerno Corrado Lembo, non vi è stata nessuna correzione.
Ma a questi effetti speciali si preferirebbe altro. E aspettiamo che l’Amministrazione cresca un altro pò per vedere cosa vorrà fare da grande.
Battipaglia, 25 aprile 201,
Troppe competenze per una giovane avvocatessa completamente inesperta di politica amministrativa. Con questa giunta, continueremo a farci due risate 🙂