Ennesimo cedimento negli nell’Area degli Scavi di Pompei. Ad essere interessata l’area dei fronti di scavo lungo Via dell’Abbondanza.
Si tratta del cedimento di parte di un tavolato posto a protezione della parte superiore del fronte di scavo. L’allarme è dell’Eurparlamentare del M5S Adinolfi: “Siamo ancora in attesa della “firma del contratto prevista per il 24 maggio 2017” per avviare i lavori previsti dal “Grande Progetto Pompei”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
STRASBURGO – Ennesimo cedimento a Pompei. Ad essere interessata l’area dei fronti di scavo lungo Via dell’Abbondanza. Si tratta del “cedimento di parte di un tavolato moderno posto a protezione della parte superiore del fronte di scavo, riporta il comunicato diffuso dalla Direzione del Parco Archeologico, che si è verificato nella notte in un’area già recintata per ragioni di sicurezza”.
«Nell’area dei fronti di scavo – si legge dal comunicato diffuso dalla Direzione del Parco Archeologico – lungo via dell’abbondanza, si è verificato questa notte il cedimento di parte di un tavolato moderno posto a protezione della parte superiore del fronte di scavo. Non è stato rilevato alcun danno alle strutture archeologiche, né disagi ai turisti essendo l’area già recintata per ragioni di sicurezza.
L’area – prosegue la nota – fa parte dei cosiddetti “scavi nuovi” realizzati nel 1913 dal Soprintendete Spinazzola, quando furono per lo più portate alla luce solo le facciate degli edifici. Tali fronti di scavo sono oggetto del progetto di messa in sicurezza previsto dal Grande Progetto Pompei, i cui lavori partiranno a seguito della imminente firma del contratto prevista per il 24 maggio. La Direzione del Parco Archeologico – conclude la nota – ha già avviato, con il supporto del personale Ales, i lavori di ripristino della struttura».
«Esattamente la stessa area oggetto di messa in sicurezza dal “Grande Progetto Pompei“. – scrive in una nota politica che ci è pervenuta il Parlamentare europeo del Movimento 5 Stelle Isabella Adinolfi membro della Commissione europea per la cultura e l’istruzione e della Delegazione all’Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE a proposito dei recenti crolli – Non sono bastati i precedenti gravi crolli, l’eco mondiale e la figuraccia che ne sono derivate. Siamo ancora in attesa della “firma del contratto prevista per il 24 maggio 2017” per dare l’avvio ai lavori previsti dal “Grande Progetto Pompei”. Oltre tre anni fa, ci fu il primo cedimento del muro di una bottega su via di Nola, nella Regio V, insula 7, civico 19.
“Il patrimonio culturale italiano, ed in particolare della Campania e delle regioni del Sud, è un bene comune assai prezioso e di importanza unica che deve essere prima di tutto tutelato – dichiara l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle – La lentezza con cui si affrontano i problemi è snervante. In questo Paese la tutela dei nostri Beni culturali é passata in secondo piano ed è drammaticamente a rischio. Stiamo parlando di aree archeologiche che rappresentano la nostra identità territoriale e, da non trascurare, portano milioni di turisti creando un indotto di migliaia di euro a vantaggio dei vari ristoratori, commercianti ed albergatori.
Nel solo 2016, ricorda la Adinolfi che la sola area archeologica di Pompei è stata visitata da 3.209.089 turisti. Dati in continua e costante crescita, a fronte di quelli riscontrati nel 2009 di “solo” 2.087.559 ingressi.
“Numeri da capogiro per un parco archeologico invidiatoci da tutto il mondo. E cosa si fa? – domanda Isabella Adinolfi – Si recinta e si aspetta la firma. Da Bruxelles, nel corso del mio intervento al Parlamento europeo, ho chiesto maggiore attenzione all’innovazione attraverso la cultura ed ho fortemente criticato i fondi destinati al programma “Europa Creativa”. Ho la sensazione che, non solo in Europa, ma anche in Italia, si destinino troppi soldi per comunicare e troppo pochi per fare qualcosa di concreto. I contratti non ancora firmati sono lì a dimostrarlo”.
Link utili: dati visitatori del Parco Archeologico di Pompei
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Strasburgo 17 maggio 2017