Eboli: il PD con Massarelli e Infante critica le scelte dell’Amministrazione verso le famiglie meno abbienti.
Il Democrat contrari ai Procedimenti di Compensazione Crediti/Debiti avviati dal Comune di Eboli: Il Segretario Massarelli: “Vanno escluse dalla Compensazione le familiari meno abbienti, per non commette una clamorosa ingiustizia!” Infante: “chiediamo al Sindaco di rivedere le compensazione moralmente ingiusti e illegittime“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il Partito Democratico di Eboli interviene duramente contro l’iniziativa dell’Amministrazione Cariello di avviare procedimenti di compensazione a danno dei nuclei familiari meno abbienti. Questa iniziativa è frutto di una cattiva interpretazione dell’art. 59 del nuovo regolamento delle Entrate, approvato dal consiglio comunale con delibera n. 18 del 28 marzo 2017, che va applicato escludendo i crediti vantati dai cittadini con riferimento a diritti di carattere sociale.
Il Segretario cittadino del PD, Paola Massarelli precisa: «E’ giusto, in linea di principio, procedere alla compensazione tra i crediti e debiti nei rapporti tra i cittadini ed il Comune, ma da questi procedimenti vanno escluse, come emerge – oltre che dal buonsenso – anche e con chiarezza dalla disciplina prevista in materia dal codice civile, le prestazioni di natura sociale. Ed invece – prosegue la Massarelli – ci risulta che in molti casi si è deciso di procedere arbitrariamente alla compensazione anche a fronte di importi dovuti a titolo di Buoni Libri. Importi che sono finanziati, peraltro, con risorse statali che la Regione Campania ha ripartito tra i comuni, i quali svolgono, dunque, la funzione di meri enti erogatori, al fine di tutelare il fondamentale diritto allo studio di quei cittadini che versano in condizioni di difficoltà!
L’Amministrazione sta compiendo un grave errore in termini di interpretazione della legge ed un grave atto di ingiustizia – incalza il segretario del Pd – ed è necessario che vi ponga immediatamente rimedio, per consentire ai cittadini che ne hanno bisogno di usufruire di queste prestazioni, spesso indispensabili per consentire ai bambini l’accesso pieno al diritto allo studio.
“Quanto alle somme iscritte a ruolo, il Comune di Eboli deve consentire la rateizzazione – Termina la concisa nota democrat – tenendo conto dell’effettiva situazione patrimoniale ed economica dei nuclei familiari. Abbiamo presentato, attraverso i rappresentanti del PD in consiglio comunale, un’interrogazione a riguardo, e valuteremo l’opportunità di proporre un’interpretazione autentica o una modifica della norma che escluda espressamente le prestazioni sociali dall’ambito di applicazione dei procedimenti di compensazione, se l’Amministrazione Cariello non procederà immediatamente a porre rimedio a questa grave ingiustizia in danno delle fasce più deboli della popolazione”.
Sullo stesso argomento interviene anche il Consigliere comunale PD Pasquale Infante «Negli ultimi giorni – scrive Infante – sono state inviate ai cittadini ebolitani numerose comunicazioni di avvio del procedimento di compensazioni tra i crediti vantati e debiti pregressi dovuti.
Fin qui tutto bene – aggiunge Infante – se non fosse che, in primo luogo, questi crediti maturati dai nostri concittadini derivano da risorse che vengono solo erogate dall’ente locale utilizzando però i trasferimenti di risorse nazionali volti a garantire i vari sussidi alle classi meno abbienti della popolazione (come per i cosiddetti Buoni Libro previsti dall’art. 27 della legge 448/98 e che poi delibera di Giunta Regionale della Campania è stato stabilito per l’anno scolastico 2016/2017 il piano di riparto della quota del fondo statale per E. 20.810.520,00 in favore dei vari Comuni tra cui il nostro) e quindi per crediti non direttamente vantati dall’Ente comunale nei confronti dei nostri concittadini poveri che hanno in possesso dei requisiti per poterne beneficiare.
In secondo luogo, – prosegue il Consigliere Democrat Infante – ed è ancor più grave, che questi sussidi sono previsti dalla legge solo in favore dei nuclei familiari poveri che non possono provvedere, in assenza o per il basso reddito percepito – dimostrato dal relativo indicatore di povertà ISEE, all’acquisto dei libri di testo ai propri figli in età scolare facendo venir meno in questo modo di garantire a costoro il riconoscimento del diritto all’istruzione previsto dall’art. 34 della Costituzione, per effetto del procedimento di compensazione illegittimamente avviato.
In terzo luogo riteniamo che questi procedimenti di compensazione siano, sia per crediti per i buoni libro e per tutti gli altri sussidi e prestazioni previste dallo Stato o da altri Enti Pubblici in favore delle persone povere, come previsto dall’art. 545 del c.c., illegittimi e moralmente ingiusti in quanto hanno ad oggetto crediti impignorabili e men che meno quindi possono essere oggetto di compensazione.
Per tutte queste ragioni chiediamo all’amministrazione con urgenza di intervenire su tale problematica che riguarda le fasce più povere e quindi più deboli della popolazione ebolitana.
In particolare – conclude Pasquale Infante – chiediamo al Sindaco in primis di provvedere a rivedere questi procedimenti di compensazione moralmente ingiusti e illegittimamente avviati con il personale comunale ed eventualmente annullarli in autotutela consentendo alle famiglie meno abbienti del nostro Comune di poter quindi continuare a ricevere i sussidi nazionali e di altri Enti Pubblici previsti dall’attuale normativa evitando in questo di precludere che gli vengano i riconosciuti diritti fondamentali dell’individuo come il diritto all’istruzione ed altri diritti costituzionalmente garantiti».
Eboli, 16 maggio 2017
Sempre titoli a sensazione, caro Infante devono PAGARE tutti lo dica pure alla Massarelli, siamo stanche della vostra assistenza elettorale.