Eboli: Anche quest’anno taglio del nastro della 3^ Edizione della Mostra Navale ed Aerea di Modellismo Statico del Rag. Donato Naponiello.
Inaugurata la Terza Edizione della Collezione personale di Modellismo statico del Rag. Donato Naponiello, con la partecipazione del Sindaco di Eboli Cariello e dell’Assessore politiche sociali Lenza, dei familiari ed una folta partecipazione di appassionati. Il Rag. Naponiello: “Sono onorato della vostra presenza che corona anni di intenso sacrificio!”
di Marco Naponiello
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
“L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.” (Paul Klee)
EBOLI – Dopo il successo della prima edizione della Mostra di Modellismo statico navale ed aereo datata 8 agosto 2014, che si è svolta con il patrocinio del Comune di Eboli, amministrato all’epoca dal Sindaco in carica Martino Melchionda, con la partecipazione dell’assessore alla cultura Liberato Martucciello, l’artista ebolitano Donato Naponiello, al secolo Bebè, spinto dai sui tanti estimatori ne ha realizzata una seconda, celebrata in data 8 gennaio 2016, sempre con il patrocinio comunale, targato stavolta Massimo Cariello e la gradita partecipazione dell’assessore alle politiche sociali Lazzaro Lenza.
Ma la vasta eco del successo ottenuto, ha spinto il miniaturista di quarantennale operosità ad organizzare una terza edizione, alla veneranda età di 87 primavere, arricchendola di nuove composizioni sia di aerei che di natanti. Invero le precedenti edizioni avevano visto la partecipazione di oltre cinquecento visitatori (mostra che è permanente in via Enrico Perito), i quali avevano avuto il modo di visionare i diversi modelli posti in esposizione, apprezzandone arte e bellezza, come annotato in un apposito registro con tanto di copiose firme accluse. Tra i velieri di maggiore fattura notiamo certamente il famosissimo Amerigo Vespucci, che è stato donato dal Rag. Naponiello al M.O.A., ossia il Museum of Operation Avalanche, (lo sbarco sui nostri lidi degli alleati nel ‘43) sito nel complesso monumentale di Sant’Antonio ove rimane in esposizione permanente, ricevendo un attestato di benemerenza dal presidente in persona della struttura museale, Mario Botta.
Il predetto veliero ha una lunghezza di circa due metri, una larghezza di 0,40 cm ed una altezza di 1,50. Un secondo veliero ancora riproducendo la nave-scuola Vespucci, costruito sempre dal modellista eburino, fa bella mostra di sé in questa terza edizione, col fermo intento di portalo in visione agli istituti nautici ed a fine mostra regalarlo alla augusta Accademia Navale di Livorno. Certosino il lavoro utilizzato per riprodurre predetti velieri con i seguenti materiali composti di legno di varie dimensioni, smalti acrilici di diversi colori, colla a presa rapida e tanti altri accessori forniti dalla ditta Modellismo e giocattoli di Cicinnati Elvira. Le parti che li compongono sono state accuratamente selezionate nelle forme previste, per essere poi assemblate e per la sua realizzazione ci sono dovuti quasi due anni di intenso lavoro. Nello showroom dell’artista, gli astanti hanno potuto ammirare le tre Caravelle di Cristoforo Colombo, il Titanic e altri compositi modelli di varie fogge, cromature e misure, come le famosissime Frecce Tricolori, le quali onorano le più importanti manifestazioni mondiali di settore.
Donato Naponiello in un recente passato oltre ad essere intervistato da due dirigenti di MSC Crociere, ha avuto l’alto privilegio di essere accolto al molo Beverello di Napoli, dal rinomato equipaggio della nave-scuola Amerigo Vespucci, in data primo luglio 2016, attorniato dalla ciurma insieme all’avvocato Costantino Marino, i due si sono intrattenuti con il capitano comandante di vascello Curzio Pacifici e parimenti agli ufficiali dell’unità navale italiana, ricevendo attestati di sincera stima ed amicizia. Donato Naponiello ha esternato per l’occasione un gradito presente all’equipaggio, costituito da un pregevole poster raffigurante la nave scuola e realizzato dal nostro amato concittadino, per suggellare il lieto evento.
Ma il Rag. Donato Naponiello non deve essere erroneamente stigmatizzato dal pubblico solo come un progettista e modellista aereonavale, appunto di velieri e aeromobili, egli infatti ha realizzato nel corso dei lustri diverse opere raffigurati soggetti eterogenei: come una imponente Torre Eiffel, che balza subito agli occhi dei visitatori, per la magnificenza della imponente struttura atta a commemorare le vittime degli attentati compiuti dalla violenza islamista il 13 novembre 2013, nella elegante capitale francese.
In preludio all’incontro di sabato 13 maggio, il miniaturista ebolitano ha voluto ringraziare tutta la stampa che ha sempre risposto con attenzione alle sue iniziative, in particolare questo sito ed il suo animatore il prof Massimo Del Mese, ed insieme all’amico fraterno Costantino Marino hanno preparato la kermesse odierna, pronta ad accogliere le autorità istituzionali ed il pubblico che in passato come adesso, hanno accolto prontamente l’invito a partecipare.
Si inizia puntualissimi alle 18.30 con un capannello festante di persone riunite innanzi alla bottega-laboratorio del cesellatore eburino, composto dei tanti familiari, amici, ammiratori e delle due figure istituzionali ovvero, il Sindaco della città di San Vito Massimo Cariello e l’Assessore alle politiche sociali Lazzaro Lenza, i quali hanno accompagnato il festeggiato nel taglio augurale del nastro, tra flash ed applausi scroscianti. Donato Naponiello ha poi indossato le vesti per lui non inusuali di abile “Cicerone”, sfoggiando le caratteristiche tecniche, la Storia e lo sforzo nel realizzare i suoi capolavori, una attività salvifica per l’artista, il quale impegnandosi sin da mattina presto nelle sue opere cosi lenisce la perdita della amata moglie Fortunata, scomparsa lo scorso anno, cui l’artista Donato Naponiello ha più volte fatto un riferimento commosso da marito devoto, nello scorrere della manifestazione.
Nel mentre il primo cittadino ammirava le numerose opere intrattenuto dalle spiegazioni accurate di Donato Naponiello, si consumava ex abrupto un simpatico siparietto, allorquando la nipotina del festeggiato, ossia la piccola Sonia, scolara elementare e figlia di Fabio, chiedeva col candore tipico della età infantile “…cosa bisognasse compiere per diventare Sindaco!”. Un sinceramente divertito Massimo Cariello, rispondeva a “tono”: “..che bisogna far tanto e sempre con passione!” complimentandosi di seguito coi genitori per la arguzia dimostrata dalla bambina.
Sul limitare della serata e prima del generoso buffet di ordinanza con tanto di stappo dello Champagne beneaugurante, che ha fatto da frizzante cornice agli ultimi sentiti ringraziamenti, l’amico e sodale di una vita, il dotto avvocato Costantino Marino amante del parlar forbito e delle Umanae Litterae, declamava aulici versi in metrica ad onore del protagonista e dell’Arte tutta, troppe volte quest’ultima oltraggiata e non valorizzata come dovrebbe.
Infatti un simile sconcio ed inveterato atteggiamento generale, anche da parte di una miope classe politica è da considerarsi una blasfemia in piena regola per noi italiani, figli della Patria della Bellezza per eccellenza e invidiati dal globo intero, la quale potrebbe essere un sicuro volano di pronta Rinascita, tanto economica, quanto morale di questa martoriata nostra Italia.
Eboli, 16 maggio 2017
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Di modellismo