Domenica 14 maggio, ore 20.00, Via Rosselli, Eboli, inaugurazione del Microbirrificio NiN & C. S.a.S. del giovane imprenditore Pasquale Ciccarone.
E rispolverando la Dea Sumera Nin-Harra, Dea della fertilità, e utilizzando i migliori prodotti oltre che i procedimenti che si rifanno anche a quei tempi, grazie alla passione e alla creatività del mastro birraio NiN, nasce cosi ad Eboli la prima birra artigianale, con l’obiettivo di soddisfare i palati degli intenditori e diffondendo la cultura della birra artigianale.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Domenica 14 maggio 2017, alle ore 20.00, in Via Carlo Rosselli 45 di Eboli, si terrà l’inaugurazione del Microbirrificio NiN & C. S.a.S., il primo birrificio artigianale realizzato a Eboli, da un’idea progettuale del giovane imprenditore ebolitano Pasquale Ciccarone.
Il Birrificio NIN prende il nome da una divinità sumera la Dea Nin-Harra ritratta su una delle tavolette di argilla che rappresentano il primo ritrovamento archeologico che attestano la produzione di birra. Le tavolette ritrovate in Mesopotamia dall’archeologo francese Blau, risalgono a circa 4000 anni fa, e si conservano al British Museum di Londra. In esse sono raffigurati i doni propiziatori offerti alla dea Nin-Harra (dea della Fertilità). Grazie a questo ritrovamento deduciamo come a quei tempi veniva preparata la birra.
Con mortai a mano e lunghi pestelli di pietra venivano pestati orzo e spelta, dalla farina che se ne ricavava si creavano pagnotte di varia misure che venivano successivamente cotte in forni di terra. Una volta cotti questi pani venivano spezzati sbriciolati e miscelati con l’acqua, lasciati poi a fermentare. Le differenti sfumature cromatiche della birra erano dovute al vario grado di cottura delle “pagnotte da birra”: più erano bruciacchiate più la birra risultava scura.
Grazie alla passione e alla creatività del mastro birraio NiNo, nasce cosi ad Eboli la prima birra artigianale.
Rispettando le ricette della tradizione le birre sono realizzate con materie prime selezionate, acqua, lieviti, cereali malati e luppoli pregiati. Come per le autentiche birre artigianali viene rifermentata in bottiglia ed infatti, per mantenere inalterate tutte le qualità nutrizionali e organolettiche, non c’è pastorizzazione né filtraggio e soprattutto non ci sono conservanti, il tutto per mantenere la naturalità e la freschezza del prodotto.
Bionda, bruna, vellutata, forte delicata e profumata con le rigorose 3 dita di schiuma che accolgono e delicatamente bagnano le bocche dei bevitori, indipendentemente se sono cultori o meno della birra artigianale, da domenica sera i giovani sapranno che l’offerta si arricchisce anche di un prodotto artigianale che affondando le radici nell’esperienza millennaria restituisce, specie se in compagnia un piacere rinnovato.
L’obiettivo del mastro birraio NiNo è quello di creare una birra artigianale che in grado di soddisfare gli intenditori, possa avvicinare anche un pubblico di consumatori occasionali vicino ad un prodotto artigianale.
Eboli, 13 maggio 2017
Bravo Pasquale…finalmente ce l’hai fatta !! Augurissimi