Mercoledì 10 maggio, ore 10.00, Liceo statale “Alfano I”, Salerno, seminario su: “Coincidenze e Poteri. Da Gava a De Mita. Da Craxi a Renzi”; un saggio di Carmelo Conte.
Il Libro di Conte è un saggio sul potere e sui rapporti tra poteri, visti anche attraverso le coincidenze, che certo non fanno la storia, ma spesso ne determinano e svelano i percorsi, sempre casuali, anche quando non si presentano come tali, e con lui ne parleranno: Elisabetta Barone, Francesco Manzo, Giuseppe D’Angelo, Antonio Marino, Alberto Tristano.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Si terrà mercoledì 10 maggio, alle ore 10.00, presso il Liceo statale “Alfano I” di Salerno il seminario sul volume dell’Avv. Carmelo Conte “Coincidenze e Poteri. Da Gava a De Mita. Da Craxi a Renzi”. Un saggio sul potere e sui rapporti tra poteri, visti anche attraverso le coincidenze, che certo non fanno la storia, ma spesso ne determinano e svelano i percorsi, sempre causali, anche quando non si presentano come tali.
Tra i relatori del seminario: la Prof. Elisabetta Barone, dirigente scolastico Liceo “Alfano I”; il Prof. Francesco Manzo, ordinario di filosofia del Liceo “Alfano I”; Prof. Giuseppe D’Angelo, docente Storia Moderna presso l’Università degli studi di Salerno; Dr. Antonio Marino, Direttore Generale della Banca di Credito Cooperativo di Aquara. Coordinerà il giornalista de Il Mattino, Alberto Tristano. Sarà presente l’autore.
“Coincidenze e poteri. Da Gava a De Mita. Da Craxi a Renzi” è un saggio sul potere e sui rapporti tra poteri, visti anche attraverso le coincidenze, che certo non fanno la storia, ma spesso ne determinano e svelano i percorsi, sempre causali, anche quando non si presentano come tali. Negli anni della repubblica la parabola dei partiti è concisa, nel punto più alto, con la grande politica e con leader come De Gasperi, Fanfani, Nenni, Moro, Togliatti, Craxi; nel più basso con il politicismo e con personalità come De Mita per la gestione, e Berlusconi per la personalizzazione del sistema. Ora il suo arco, appiattendosi, tende a confondersi, tra sobbalzi e cadute, con la stella di Renzi e Grillo, interpreti di un populismo di tipo nuovo, mediatico e nello stesso tempo istituzionale, che nasce non dai margini ma dal centro del potere.
Un libro, quello di Conte che da protagonista politico di livello nazionale degli anni ’80 riesce a sviluppare un parallelismo “tra quei tempi” delle grandi aperture, dei grandi dibattiti, dei grandi cambiamenti politici, interpretati dagli uomini e dai partiti, ai “Tempi moderni“, de grandi scontri, dei grandi e marcati personalismi, interpretati da uomini senza più partiti alle spalle ma organizzazioni. Un legame tra i due tempi che passa sullo stesso filo: quello del cambiamento. Quello della stagione del “riformismo” interpretata anche dallo stesso Conte, ma che coinvolgeva la società, i partiti, il Parlamento; a quella delle riforme che oggi si concretizzano in un ambito piuttosto ristretto perchè espressione di una volontà del Governo, che tiene fuori i Partiti e il Parlamento, offrendo al corpo elettorale temi complessi che riguardano l’organizzazione dello Stato in tutte le sue promanazioni.
Un parallelismo che comunque passa attraverso delle “coincidenze“, come mette in evidenza Carmelo Conte nel suo libro, ma che in ogni caso ci racconta come pur interpretando gli stessi ruoli istituzionali si sono consolidate grandi differenze. E se si è passati dai Leader ai Capi, dalle politiche programmatiche a quelle tematiche, e se si è sostituito il dibattito con i sondaggi e si sono sviluppano strategie e azioni di governo sulla “coincidenze” mediatiche costruite o naturali, questo è quello che ci meritiamo.
E mai poteva essere così attuale il Libro di Conte, nel momento in cui il Paese è stato chiamato con un Referendum a decidere con la “pancia”, attraverso un quesito, con un SI o con un NO, quale tipo di organizzazione politica e istituzionale dare al nostro Paese: Una operazione alla stessa stregua di chi anzichè allestire un processo con tutte le garanzie e valutare prove e attenuanti, consegna un imputato di omicidio alla folla.
Ma proprio partendo dalle grandi stagioni politiche che hanno consegnato a questo Paese leader straordinari come: De Gasperi, Fanfani, Nenni, Moro, Togliatti, e lo stesso Craxi; che Conte porta ad esempio, si è passati dalla stagione dei Berlusconi a quella dei Salvini, Renzi, Grillo, una “gemmazione” paurosa, che Conte indica da “Gava a De Mita” e da “Craxi a Renzi”, e purtroppo su questa scia il dopo Renzi si chiama Grillo. Insomma per saperne di più e meglio, non resta altro che leggere il libro di Carmelo Conte “Coincidenze e poteri. Da Gava a De Mita. Da Craxi a Renzi” e semmai confrontarsi con lui valutando quelle “coincidenze” che da “quei tempi” finiscono per ripetersi fino ai così detti “Tempi moderni”, quelli del “nuovismo” a tutti i costi.
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Carmelo Conte
E’ stato Consigliere regionale dalla Campania (1975), Deputato al Parlamento per quattro legislature, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (1979-1980), Ministro delle Aree Urbane (1989-1993). E’ stato autore di importanti leggi, tra queste: La L. 219/81 per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto del 1980; La L. 64/86 per lo Sviluppo del Mezzogiorno; La L. 465/90 per i Mondiali di Calcio del 1990; La L. 396/90 per Roma Capitale; La L. 142/90 per l’Istituzione delle Aree Metropolitane; La L. 212/92 per i Trasporti pubblici di massa (metropolitane). Come autore è alla sua sesta pubblicazione e oltre all’ultimo libro “Coincidenze e poteri.Da Gava a De Mita. Da Craxi a Renzi”, ha pubblicato anche: L’Avventura e il seme (1993); Sasso e Coltello (1994); Dal Quarto Stato al Quarto Partito (2009); Dialoghi nel tempo (2010); Il Sud al tempo degli italiani (2011).
Salerno, 9 maggio 2017