Gerardo Rosania: “Si poteva fare meglio, si poteva fare di più e diversamente? Discutiamone”.
EBOLI – Si propone questo intervento che l’On. Gerardo Rosania ha inviato come post ad un altro articolo, perché pieno di spunti politici, critici, autocritici e propositivi, che attendono alla sfera del suo impegno politico che sono alla base della sua Candidatura a Sindaco di Eboli.
Questo impegno apre una discussione, che sicuramente accompagnerà la campagna elettorale, ma anticipa e ne colgo ora l’occasione, la volontà che avevo programmato, di mettere a disposizione POLITICAdeMENTE ai candidati sindaci. Stiamo studiando anche la possibilità di spazi interattivi per i candidati Consiglieri Comunali. Tra l’altro stiamo allestendo la “macchina” per fornire in tempo reale, e se l’Amministrazione e tutti i contendenti lo vogliono, tutti i dati e tutte le combinazioni di dati elettorali, come lo abbiamo fatto l’anno scorso in maniera artigianale, riguardo ai mezzi, ma professionale per l’impegno e le applicazioni, grazie alla collaborazione di Fluidworks e di Ludercom.
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IL MIO IMPEGNO E LA MIA CANDIDATURA
di Gerardo Rosania
Candidato a Sindaco
Sinistra Ecologia e Libertà
Caro Massimo,debbo riconoscere,ancora una volta,che hai avuto questo grande merito di creare, col tuo blog, un bellissimo momento di discussione, vera, senza infingimenti e con la possibilità grande a tutti di esprimere la propria opinione, anche forte, a volte sferzante. Ma io credo che sia giusto e bello che sia così. Mi permetto, quindi, in punta di piedi e sperando di dare un ulteriore contributo alla discussione stessa, sulla candidatura mia a Sindaco di Eboli che Sinistra Ecologia e Libertà ed un’area del c entro sinistra ha inteso avanzare.
Partiamo da un fatto che credo che sia indiscutibile, e che anche i critici più feroci dovrebbero riconoscere: in questi 5 anni l’area che si è ricompattata intorno a Sinistra Ecologia e Libertà,ha rappresentato una delle opposizioni (potrei dire “l’opposizione,ma non voglio esasperare la discussione!) alla amministrazione Melchionda (e per favore non ditemi che anche quella è da addebitarsi a me,perchè sapete tutti che non è così,anche se ovviamente nel 2005 io ho votato Melchionda).Non ci sono piaciute alcune scelte (a partire dalla prima:lasciare fuori dalla giunta i Comunisti Italiani ed i Verdi! Qualcuno dovrebbe avere la coerenza di ricordare. Altri non batterono ciglio!): voglio ricordare l’applicazione del condono fiscale,che la sinistra in tutta Italia contestava, le proposte di variante “puntuali”al PRG (le “torri gemelle” a San Giovanni ad esempio, le proposte di modificare la forma degli isolati ed il percorso delle strade nel centro antico, o l’aggressione alle zone agricole dove qualcuno dovrebbe ricordare da che parte stava quando in via di mediazione mi assunsi la responsabilità di porre a 27000 mq il limite,quale sintesi fra le due opposizioni estreme: 20.000 oppure 30.000.
A proposito il poeta avrebbe detto “mi punge vaghezza ” di ricordare che in questi mesi tutti, anche nel centro sinistra,sono stati a parlare del piano case che prevede la possibilità di ampliare la propria casa in campagna del 20%,oppure di abbatterla e di ricostruirla con una premialità del 35%,il nostro tanto vituperato piano consentiva a tutti di aumentare di 50mq. Vogliamo fare i conti per vedere quale strada è più “conveniente”?), la deriva culturale ed il conseguente inquinamento politico dovuto ai cambi di casacca,non solo accettati,ma addirittura incoraggiati con riconoscimenti assessorili (oggi tutti parliamo della necessità di impedire i “salti della cavallina”, ma allora sembrava tutto normale!), le devastazioni del centro antico (noi il centro antico l’abbiamo rimesso in piedi. Potevamo fare di meglio? Sicuramente! Ma è difficile intervenire su progetto già fatto e gara d’appalto già in corso, o sulla progettazione dei privati frutto della legge 219. Ma sicuramente non ci siamo messi a scassare la scalinata di Vico attrizzi II,o di quella della Madonna delle tre corone,o di via “scalelle” ,o dell’aggressione all’embrice,il “non luogo” secondo il sindaco uscente.),o sulla gestione del bilancio comunale,raccontare di un presunto buco ereditato, per giustificare una gestione “poco attenta” non è proprio una bella cosa.
Potrei divertirmi a citare i dati del consuntivo 2004 e quelli del consuntivo 2008, lo sdegno con cui veniva “cancellata” qualsiasi politica per la pace (anche la bandiera veniva rimossa con uno sprezzante.”è un simbolo che non unisce”), o le politiche verso i lavoratori migranti (presentati non come un problema di carattere sociale da affrontare in una logica di inclusione,ma come un problema di ordine pubblico), le scelte sulle terre dell’Orientale, l’aumento indiscriminato delle tasse comunali (nel 2004 Eboli era uno dei comuni della provincia con il prelievo tributario comunale fra i più bassi della provincia. Oggi non è più così,e dopo lo sforamento del patto di stabilità e l’accumulo di circa 3.700.000 di deficit solo nel campo dei rifiuti, la situazione è ancora più drammatica) ecc.ecc. Potrei continuare un elenco lunghissimo di aspetti, di scelte di questa amministrazione che noi non abbiamo condiviso. In una sorta di solitudine devastante.
Altri a sinistra, a destra, hanno condiviso, oppure (e questo è ancora peggio) hanno taciuto.
A nostro modo di vedere ( non pretendiamo di dire una verità assoluta. Ma chiediamo il confronto, possibilmente senza far ricorso a slogan)la città esce da questa esperienza amministrativa, stremata. Senz’anima, con una economia a pezzi, con una credibilità delle istituzioni azzerata, con un dibattito culturale ormai inesistente senza una strategia che guardi oltre la giornata (posso ricordare la rincorsa al “porto Isola” di de luchiana memoria cui tutti i pezzi della maggioranza di Melchionda si accodarono acriticamente, dimostrando di non avere una idea “propria” dello sviluppo nostro e della piana del Sele.
Oggi tutti parlano di “turismo”. Nessuno dice come si combina il Porto Isola, su cui erano tutti d’accordo,con il turismo. Ma questo è una delle tante incoerenze della politica locale.). Alla luce di queste valutazioni, senza fughe tattiche maturate 2 anni fa e messe in atto a 4 mesi dalle elezioni senza alcuna critica o autocritica, abbiamo chiesto che il Centro-sinistra ebolitano si ricompattasse intorno ad un atto di “discontinuità” forte sul terreno politico (con la rinuncia di Melchionda a ricandidarsi) e sul terreno programmatico (avviando un serrato tavolo di confronto Caldoro, destra, per definire un programma condiviso e,dicevamo noi che poi così lo abbiamo redatto,” partecipato!). Cosa abbiamo avuto come risposta? La creazione di una aggregazione caotica e senza programma,che ci ha risposto: noi abbiamo il candidato (Cariello) e ce ne andiamo per i fatti nostri (dentro c’è di tutto:liste che faranno campagna elettorale e voteranno la destra di Caldoro alle regionali, spezzoni di partiti ecc. Tutto! tranne una proposta programmatica.La domanda può sembrare ingenua,ma non lo è:MA UNA COALIZIONE LA SI COSTRUISCE SUL PROGRAMMA O SU COSA?); un PD ingessato da lotte intestine che ripropone il sindaco uscente,che per altro dal punto di vista regolamentare ne aveva diritto (ne deduciamo che la valutazione su queti 5 anni di amministrazione Melchionda, che quel partito ha finito per dare è positivo.Ci era sembrato di “cogliere” qualche critica in questi mesi).
Della destra non parlo. Chi mi conosce sa che la mia valutazione è fortemente critica sulla destra locale,quindi ritengo inutile ritornarci ed allungare il brodo. Di fronte a questo scenario Sinistra Ecologia e Libertà. per ultima ha deciso di porre in campo un proprio candidato a sindaco,individuato nella mia persona.Era necessaria questa ricostruzione per domandare a chi ha sollevato la questione:dove sta il personalismo?
Molti degli interventi accentrano la loro critica (che io ritengo legittima!) sulle amministrazioni da me guidate fra il 1996 ed il 2005. Io vorrei evitare di mettermi a difendere quelle esperienze amministrative,non credo che debba essere questo il tema della prossima campagna elettorale. Ma nemmeno vorrei dare l’idea di sottrarmi alle critiche. Se siete d’accordo mi riservo degli interventi successivi puntuali sulle singole questioni di critica a quelle esperienze amministrative,sollevate nel dibattito, dal dr Morsello ( il quale,mi è sembrato di capire , mi riconosce tuttavia una onestà intellettuale, cosa della quale lo ringrazio ed al quale,pertanto,proprio in base a quel riconoscimento,mi permetto di chiarire che mi vanno bene tutte le critiche, dalle quali per mio antico costume cerco sempre di trarre l’aspetto propositivo e quindi, da esse, imparare,ma non mi si addebitino, però, cose, giuste o sbagliate, che a me non sono attribuibili. Penso agli interventi sugli immobili dove insistevano i bar che il dr Morsello cita.).
Per ora mi limito a dire che io ho un giudizio tutto mio su quegli anni,che ho vissuto con grande intensità.Io ritengo che in quella esperienza molto è stato fatto. Alcune cose si potevano fare meglio? Sicuramente!Ma dirlo a posteriori può essere comodo. Discutiamone. Soprattutto per capire se allora c’erano le condizioni per fare meglio. Si poteva fare diversamente? In alcune situazioni mi sono convinto, sempre ragionando col senno del poi, che potevamo assumere decisioni altre. Io non mi innamoro mai delle cose che ho fatto.
Per natura sono sempre aspramente critico verso me stesso. Anche in questo caso mi piace ricordare che la mia antica formazione culturale, prevede l’autocritica come elemento positivo. Quelli che però, francamente, mi risultano intollerabili, se non addirittura ipocriti ,sono i giudizi sommari e liquidatori, che in questi mesi si sprecano. Specie quando questi giudizi vengono da persone o da soggetti politici che di una esperienza sono state parte integrante,che su alcuni atti hanno avuto responsabilità dirette,o hanno furbescamente taciuto .Io pertanto,in questo primo approccio vorrei spostare la discussione verso il futuro. Il programma del 1996,era il frutto di quella fase storico-politica della nostra città. Oggi quel programma è ancora attuale dopo 15 anni? Io ho i miei dubbi.
Penso che, quindi, che lo sforzo che dovremmo fare tutti sia quello di ragionare sul “che fare” oggi, per costruire la città del domani. Noi abbiamo messo in campo un programma frutto di decine di incontri, (lo abbiamo chiamato “programma partecipato” !) in cui abbiamo cercato di disegnare la città che vorremmo. Qualcuno ci ha detto che sogniamo. Io non credo! Potrei uscirmene citando Nichi Vendola, quando dice che per cambiare la realtà bisogna avere la forza di sognare, ma qui apparirebbe come un facile slogan. Io invece voglio discutere. Ed allora la prima cosa è la credibilità delle forze che avanzano una proposta. Ed in questo il valore della esperienza passata. Condivisibili o meno le scelte allora fatte,noi nei 9 anni di governo abbiamo realizzato oltre il 95% del programma che avevamo presentato agli elettori.Nei miei atti conservo ,ancora, i programmi che allora presentammo ed il “bilancio di mandato” che nel 2005 offrimmo alla città. La percentuale di raggiungimento degli obiettivi, a partire dall’uscita nei 5 anni previsti dalla legge dal dissesto finanziario (venendo citati dal “sole 24 ore”,come uno dei pochi comuni capaci di rispettare i tempi imposti dalla normativa sul dissesto finanziario degli enti locali) è,quindi qualcosa di verificabile. Che cosa diciamo nel nostro programma, visibile, discutibile e criticabile sul nostro sito (www.gerardorosania.it)? Noi proponiamo di costruire una città nuova realizzando al suo interno 5 città,la cui somma disegna la Eboli del futuro:
- – La città del lavoro e delle impreese,individuando i filoni dello sviluppo di Eboli e della piana,su cui concentrare risorse,energie,professionalità ecc.e per noi i filoni su cui puntare sono innazitutto il turismo e l’agricoltura.C’è pooi unaz area industriale da saturare e su cui ripristinare le regole,ed un artigianato da troppo tempo dimenticato.C’è un commercio su cui mettere in campo iniziativew per il rilancio e per evitare gli effetti devastanti di grandi strutture di vendita che potrebbero desertificare la città;Al primo posto quindi, IL LAVORO;
- – La citta del sociale, sapendo della complessità sociale della nostra comunità,dell’esistenza di un quartiere in particolare (il quartiere Pescara) che necessita di massima attenzione sia per una riqualificazione fisica che per un recupero in termini di servizi.Si tratta di rimettere al centro le situazioni socialmente fragili, dagli anziani (specie quelli soli),ai disabili,alle situazioni di difficoltà finanziarie,alla politica dell’integrazione;
- – La città della cultura e della partecipazione: il bilancio partecipato,rimane una scelta di fondo,il recupero del ruolo del consiglio comunale quale luogo delle decisioni per la comunità,la istituzione dei comitati di quartiere, le consulte,rappresentative della complessità della città. E poi la storia ,la cultura, i costumi nostri, da riscoprire e da valorizzare (anche per fini turistici) anche perchè convinti che una comunità conscia delle proprie radici,orgogliosa della propria storia è una comunità forte che non ha paura del “diverso” e quindi capace di aprirsi alla politica dell’inclusione; Partecipazione, infine per noi significa affermare un principio:i cittadini di Eboli sono tutti uguali,indipendentemente dal se abitano alo centro od in periferia o in una frazione;
- – La città dei giovani e dei bambini,puntando sulla risorsa rappresentata dalle nuove generazioni,delle quali dobbiamo saper intercettare le esigenze,che non possono esaurirsi in un ruolo passivo nella nostra comunità,ma che riguardano la crescita culturale,le opportunità di incontro e di socializzazione. Noi ci poniamo anche il problema di mantenere un legame coi nostri giovani (i nostri ”cervelli”) emigrati al nord o in altri paesi. Ci riproponiamo di organizzare un rientro di questi ragazzi 3/4 volte all’anno per incontrare le istituzioni locali, i giovani rimasti ad Eboli, sia per mantenere un legame con le loro radici, ma soprattutto per sentirsi utile alla loro città insegnando a noi ciò che stanno apprendendo nei luoghi di emigrazione. Una città a misura di bambino (spazi e luoghi per i bimbi della nostra città. In ogni quartiere, in ogni frazione), pensando ad essi come delle “persone portatrici di diritti”.
- – La città dell’ambiente,del costruito e non.ripensando al disegno fisico di crescita della città,ridando vitalità agli strumenti urbanistici,rimuovendo ostacoli o lungaggini,nella direzione di una riqualificazione di tutta la città di una sua funzionalità e nel rispetto dell’ambiente che noi vediamo come una risorsa anche ai fini di uno sviluppo che ,non a caso definiamo “ecocompatibile”.
Questo in estrema sintesi la nostra proposta programmatica,e su questo noi vorremmo che si aprisse il confronto vero,anche sulle pagine di questo blog. Su questo e su un altro aspetto,per noi determinante:il principio ispiratore della azione di governo della città (sottolineo “di governo”,non di” gestione del potere”, che è altra cosa e che confesso tranquillamente di non saper fare e che francamente non mi interessa!): LA QUESTIONE MORALE. e vi assicuro che anche ad Eboli,come purtroppo in tutta Italia, di credibilità morale di chi è chiamato a governare la città ce n’è bisogno,se si vuole ridare credibilità alle istituzioni.Mi fermo qui,riservandomi interventi puntuali sulle critiche che ho letto, e che ritengo reclamino una risposta (convincente o meno,sarà l’interessato,poi, a decidere)e ringraziando ancora una volta Massimo per la paziente ospitalità. Grazie a tutti.
Gerardo Rosania
Candidato Sindaco
Sinistra Ecologia e Libertà
sicuramente questo articolo è stato scritto per essere letto criticato o condiviso e non trovare pretesti per reclamare vecchie glorie ,se poi sono state tale,dott. Presutto.A distanza di anni ha ancora la forza di citare fatti sconcertanti e di notevole danno politico sociale,ormai sepolti negli archivi cerebrali di chi ha vissuto quei
momenti.Su avanti si faccia coraggio ,rispetto la sua persona per l’educazione ricevuta ,rispetto per gli anziani.Bada forse mi sono espresso in modo poco ortodosso,ma quello che voglio dire è che lei se ha ragione deve convincere l’opinione pubblica in un modo diverso e non autoacclamandosi.
Il guaio è quando menti cosi spiccate e piene di cultura diventano deformanti per la mania del potere.peccato potrebbero fare molto per l’umanita. dott. elio lei quasi sicuramente era il miglior socialista ebolitano sgambettato dalle regole di un sistema diventato piu grande di tutto come una malattia neoplastica irreversibile lacerante, distruttiva.
Spero possano definirsi nuovi traguardi da raggiungere soprattutto nel settore ambientale, alla base dell’economia ebolitana, sviluppo e salvaguardia del territorio per ridare fiato a settori in forte sofferenza da troppo tempo!
Quindi dico SI a dei programmi dettagliati utili a definire una gestione amministrativa attuata per il bene collettivo e BASTA ad assessori che per il raggiungimento dei loro scopi nei consigli comunali, non si degnano di presenziare e votare se non vi sono delibere a favore proprio o di qualche amico.
ROSANIA sta recuperando, le operette degli ultimi giorni fanno rimpiangere l’attivismo realizzativo del nostro “De Luca”, le compravendite van bene x il calcio mercato,non oltre.
the dandy
credo che non hai capito niente neppure di che si sta parlando
Caro signore esprimo dei pareri, non pretendo di essere portatore di verità assolute, mi rapporto con la comunità e cerco nel mio piccolo di captarne desideri e disagi…beato lei che ha il dono della intellezione universale!
cerco di stuzzicare la sua sensibilità affinche ci mette il meglio nel dialogare cosi le cose vengono a galla senza volerlo.il mglio sta in ognuno di noi basta volerlo vedere
ciao or su siamo onesti anche quando parliamo di altri per parlare di noi stessi
viva gerardo lui non promette posti di lavoro in cambio di voti
questo gia la dice lunga
SEMPLICEMENTE, BRAVO!
A marco naponiello ,ma da che parte stai, sii almeno coerente xxx xxxxx xxxxxxxx.
MA CHE T’HO FATTO SPIEGATI, SU COSA…BONTA’ TUA!
FUOCO LEGGITI I MIEI COMMENTI SU ROSANIA QUI E SUL SUO SITO, E VEDRAI LA MIA COERENZA, CHE TU SICURAMENTE DOVRAI NOTARE1 BUONA DOMENICA!