Il Rilancio della Fascia Costiera, protagonista di un Convegno a Eboli, organizzato dai comunisti, per le nuove tutele del litorale salernitano.
Il futuro della litoranea nel Convegno con: i sindaci di Eboli e Battipaglia, Cariello e Francese; l’ex Sindaco Rosania; l’ex ministro Conte; l’imprenditore pestano Gnazzo; Consalvo del Consorzio Turistico SeleCoast; il segretario Pci di Eboli, Del Vecchio, moderato da Faenza del Mattino.
di Marco Naponiello
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – “Fascia Costiera, Punto e a Capo”: E’ il titolo del Convegno che si è tenuto nella Galleria Ritz ad Eboli, per varare nuove politiche tendenti alla Tutela ed alla Sanificazione e la litoranea torna protagonista del dibattito politico ebolitano e dell’intero comprensorio della Piana del Sele. Infatti sono passate solo poche ore dal comunicato diramato dalla casa Municipale, ove si annunciava la positiva certificazione dell’ARPAC (Agenzia Regionale campana dell’Ambiente) riguardante l’intero il litorale ebolitano e la connessa nuova ordinanza comunale anti prostituzione, questo tutto consumatosi alla vigilia della celebrazione di un Convegno avente ad oggetto proprio il futuro della martoriata Fascia Costiera, che va da Pontecagnano ad Agropoli.
Trascorse anche poche settimane dall’assoluzione definitiva, proclamata dalla Suprema Corte di Cassazione, https://www.massimo.delmese.net/106566/la-cassazione-il-puad-di-rosania-era-legale/ di tutti i politici ebolitani processati per il cosiddetto Piano Spiagge o PUAD, della Giunta Rosania, una penosa vicenda che si è protratta per oltre tre lustri e che ha inevitabilmente “ingessato” compromettendo il dibattito politico sulla Fascia Costiera “in toto”, annegandolo invece in un chiacchiericcio sterile, fatto di soli veleni e sospetti.
Il Convegno ebolitano intitolato icasticamente “Fascia Costiera Punto e a Capo”, metterà all’ordine del girono le proposte di rilancio della Litoranea che parte da Pontecagnano ed arriva ad Agropoli per un totale di circa 40 km (Eboli 7,50, Battipaglia 4, Pontecagnano 6,5, Capaccio Paestum 14, Agropoli 8 compreso porto) che è una potenzialità mai attuatasi, di ricchezza e progresso dell’intero comprensorio tramite un comparto turistico mai realmente decollato.
Tra le proposte che si metteranno in campo nel simposio eburino: la sanificazione delle acque tramite un depuratore finalmente funzionante, il rinsaldamento della costa con la tecnica del Ripascimento (beach nourishment ovvero ridare all’arenile la previa consistenza perduta con l’erosione), passando per la pulizia morale e civile della strada litoranea adiacente l’estesa zona pinetana, dalle numerose peripatetiche presenti ad ogni ora del giorno e della notte, impegnate nel mestiere più antico del mondo, per non parlare della baracche di abusivi (primo tentativo organico di “repulisti” operato all’albeggiare del nuovo millennio dalla Giunta Rosania), covo naturale di irregolari, pregiudicati e varia umanità di “confine”.
Ma in aggiunta a questi atti prodromici ovvi al definitivo (si spera) rilancio dell’area, vi sono le nuove proposte in cantiere da presentare nel pubblico incontro, proposte molto innovative le quali si possono riassumere in pochi ma compendiosi passaggi, ossia: nella installazione dei pennelli marini, alla rideterminazione dei vincoli SIC (Sito di Interesse Comunitario), che andrebbe modificato per poter creare delle zone fruibili dai potenziali turisti in simbiosi con percorsi paesaggistici, le quali si coniughino alle svariate esigenze degli operatori economici e parimenti dei servizi offerti dai comuni.
Si discuterà pertanto nella moderna e centrale “Galleria Ritz” (incontro organizzato dalla sezione “Mario Garuglieri” del P.C.I) affollata come per le grandi occasioni e con un parterre istituzionale di riguardo, sia della società civile: delle strategie da porre in essere, analizzando anche gli errori politici del recente passato, nonostante questa tematica fosse il “cavallo di battaglia” di ogni competizione elettorale amministrativa, ed i cronici ritardi burocratici, di cui l’Italia ne è attrice primaria sul proscenio Continentale.
Introduce la serata il giovane dirigente della locale sezione del P.C.I. Massimiliano Curcio, che dopo aver rispolverato l’orgoglio comunista e la neonata sezione cittadina, ricorda tramite un breve excursus la vicenda della Fascia Costiera del Sele, oggetto negli anni di comode strumentalizzazioni elettorali ma mai entrata in una fase strutturale di rilancio: “..parlare solo della balneabilità sarebbe riduttivo, noi siamo la cerniere tra la Costa di Amalfi ed il Cilento,nel 2016 il PIL meridionale è cresciuto proporzionalmente più di quello del Nord tramite il Turismo, motore attrattivo di economia che potrebbe essere ridistribuita sul territorio interessato, ma solo tramite strutture recettive pronte ad accogliere le domande degli avventori!” Conclude Massimiliano Curcio manifestando il proprio scetticismo, come quello del suo Partito e di diversi comuni del comprensorio sull’opzione del Ripascimento tramite pennelli, cha a detta di diversi esperti settoriali, creerebbe più danni che soluzioni.
Dopo la compendiosa prolusione del dirigente locale, si passa ad un video della Fotografa e Filmaker ebolitana, Pina Pepe, sulle bellezze della Fascia Costiera e le violenze stridenti cui essa è sottoposta dall’incuria degli uomini. Il microfono scivola rapido nelle mani di Francesco Faenza moderatore d’eccezione dell’incontro e locale corrispondente storico de “Il Mattino”, glorioso quotidiano di Napoli, che nel ringraziare tutti partecipanti (cosa cui si accoderanno i vari relatori), stimolerà gli ospiti come gli astanti ad intervenire, incalzandoli per tutta la serata con domande ed ipotesi atte allo sviluppo della Fascia Costiera, un enigma questo irrisolto, che si protrae ormai da generazioni.
Di seguito, Alfonso Del Vecchio, segretario sezionale del P.C.I. ha stigmatizzato il suo intervento sull’arcano perenne della questione, ovvero quella Potenzialità inespressa che rappresenta la Litoranea, la quale potrebbe dare risposte fattive di sviluppo ad una società depressa economicamente e sfiaccata nello spirito: ”..le responsabilità politiche ed amministrative sedimentate negli anni sono moltissime, si sarebbe in grado di approntare un credibile volando di crescita se solo ci fosse la volontà delle classi dirigenti locali. Ci sono circa 630 ettari di area SIC tra Eboli e Capaccio-Paestum, che potrebbero trasformarsi in una grande risorsa, come il clima temperato a 18 gradi centigradi per 10 mesi all’anno, che ne fanno di essa una virtuale lunga vivibilità di tutta la litoranea!”
Invece Vincenzo Consalvo, presidente del Distretto Turistico SeleCoast (tra i primi costituitosi in tutta Italia) ed ex amministratore ebolitano, da anni impegnato con la sua associazione nella riqualificazione della Costa del Sele in sinergia con gli Enti Locali e le Associazioni di Categoria, invita i rappresentanti istituzionali a trovare una “quadra” in comune, dopo tanti incontri,dibattiti e convegni di genere: ”..cerchiamo di addivenire ad una risoluzione condivisa sullo stato delle nostre acque e le contromisure da prendere, un precorso rapido, fatto di “ambientazlizzazioni” o “interventi mitigati”investendo della tematica i migliori esperti del campo, io non dico che la soluzione dei “pennelli” per il Ripascimento sia la migliore, ma almeno si cerchi di investendo tutti gli Enti preposti, di avviare un discorso concreto sul da farsi!”
Mauro Gnazzo, ex amministratore del Comune di Capaccio ed imprenditore turistico ha posto l’accento sulla perdurante ed abnorme devastazione ambientale che si è prodotta dall’erosione marina: “..noi abbiamo un tipo di sabbia unica in tutto il Mediterraneo ma la stiamo perdendo, abbiamo una Biodiversità come il Giglio di mare, le dune sui lidi che ne fanno una caratteristica unica. Penso che si potrebbe riprendere la sabbia al largo della costa e riposizionarla sul litorale, una tipologia moderna e accettabile dal punto di vista dell’impatto sul Territorio! Anche il nostro Sele una risorsa il tutto per intercettare i soldi freschi ed esterni dei forestieri, ma per far questo ci vuole meno Burocrazia, lo dico ai Sindaci, basta con le tante autorizzazioni che si devono ricevere per ogni cosa, che sono un freno all’iniziativa privata e dunque allo sviluppo!”
Anche Cecilia Francese, Sindaca di Battipaglia, un Ente il quale soffre da anni in malo modo il fenomeno dell’Erosione della costa in località “Spineta”, ma che rispetto ad Eboli gode di un minor grado di abbandono generale, nel ringraziare preliminarmente Vincenzo Consalvo presidente di SeleCoast, sempre attento sulla tematica ha evidenziato che il progetto dei pennelli per il Ripascimento è: ”..vecchio di una ventina di anni adesso cosa vogliamo fare? Abbiamo firmato un Protocollo d’Intesa presso l’Ufficio Regionale ma nulla concretamente di fatto è accaduto! Noi ci troviamo in una posizione felice tra due costiere Amalfitana e Cilentana, e pur non avendo le loro bellezze paesaggistiche potremmo fruttare gli spazi a nostra disposizione per allestire strutture recettive ai turisti. Come Ente comunale non siamo d’accordo ne al riposizionamento della sabbia erosa dal largo marino alla costa ne i famigerati “pennelli” i quali potrebbero addirittura causare più danni che benefici, ed entrambi sarebbero delle soluzioni temporanee! Dobbiamo mettere mano ai fiumi, che sono risorse da utilizzare e della questione complessiva, investire i migliori geologi ed esperti in materia, di certo noi non siamo ne saremo mai per delle soluzioni approssimative a cui ci opporremo!”
Il “padrone di casa”, inteso in senso istituzionale Massimo Cariello Sindaco di Eboli, ha in prologo del suo intervento rimarcato i recenti interventi della sua Giunta in materia, che hanno portato alla piena balneabilità del litorale cittadino come certificato dall’ARPAC,e una ordinanza contro la prostituzione, fenomeno imperante nell’area, a salvaguardia del decoro e della sicurezza pubblica, con sanzioni pari a 500 €, erogabili ai trasgressori. ”Ci stiamo impegnando in continui controlli e monitoraggi nelle aree interessate, anche per scoprire dove albergano gli irregolari e chi offre loro un posto dove stare, con dei tavoli di concertazione appositi per cercare di trovare delle soluzioni concordate! Ci siamo impegnati nello svuotamento delle Ecoballe da Coda di Volpe, come prossimamente, prevedo nel 2018, ci sarà il bando di gara per il Depuratore (di competenza ASIS), ma va rinegoziata l’area di interesse comunitario (SIC) che rappresenta nei 350 ettari cittadini un freno all’imprenditoria. Nel vicino Comune di Capaccio tale zona di rispetto non viene fatta valere mentre ad Eboli, faccio un esempio: si rischia una contravvenzione dalla Guardia di Finanza per un semplice parcheggio nei pressi degli “spartifuochi”, questo è intollerabile!” – Termina il primo cittadino della Città di San Vito – ..recupero naturalistico della Foce del Sele sarebbe un grosso passo in avanti, come anche io concordo con Cecilia nel considerare il progetto dei Pennelli vetusto, sarebbe scelta felice quella di Convocare un Conferenza dei servizi a livello provinciale, per addivenire a delle scelte condivise, purtroppo non sempre i vincoli sono un volano di sviluppo!”
Subito appresso è stata la volta di un altro Sindaco ebolitano, ovvero Gerardo Rosania, che quasi un ventennio addietro inizio la cosiddetta “fase uno” del rilancio della Litoranea ovvero quella Bonifica della stessa con gli abbattimenti dei manufatti irregolari, ricevendo gli onori della cronaca nazionale e l’assoluzione recente da parte della sesta sezione della Corte di Cassazione, di alcuni fra amministratori e tecnici della sua giunta che un quindicennio orsono vararono il Piano Spiagge o Puad, una vicenda ridondante di velenose polemiche, ma che per i Giudici di Palazzo dei Marescialli è stato pienamente regolare. ”..son felice per la rinascita di una sede del Partito Comunista ad Eboli che è stata la mia “casa” storica, come pure avverto che parlerò liberamente essendo oramai privo di vincoli di appartenenza! Per quel che riguarda la Litoranea, grandi responsabilità sono da annoverare nella classe politica cittadina che si protraggono a tutt’oggi, a fronte di una incipiente stagione balneare con un mare ancora sporco con una pineta devastata, a fronte di una zona priva di servizi e zeppa di prostituzione, mentre la vicina città di Battipaglia con il recente varo del depuratore di Tavernola, inizia a risolvere il problema degli scarichi e dunque della pulizia delle acque marine! Rosania anch’egli da sempre scettico sulla soluzione dei pennelli per il Ripascimento, lamenta una mancanza di idee chiari generali, sottolinea come l’erosione e la restituzione dell’arenile, sia un fenomeno ciclico, ma contemporaneamente invita ad appurare se alla base ci possano essere opere di cementificazione abusiva che aumentano il fenomeno stesso, che infine conclude – ..dobbiamo capire che tipo di turismo vogliamo: quello frontaliero ritengo non serva a nulla, anzi sarebbe portatore di maggiore inquinamento, invece dobbiamo come detto poc’anzi sfruttare la nostra felice posizione geografica tra costiera amalfitana e cilentana per offrire servizi alternativi, con il tanto spazio che abbiamo a disposizione, raccordando con delle arterie, il mare e la città, per creare una zona fruibile per i due terzi dell’anno, altrimenti non avremo alcun serio sviluppo!”
A Carmelo Conte, ex ministro socialista delle aree urbane e più volte membro di Montecitorio, l’onere di trarre le conclusioni del dibattito serale. Conte ha evidenziato la necessità di individuare un ambito sovramministrativo oltre alla Provincia e alla Regione che funga da raccordo: ”..la Regione ha stabilito che ci sono 9 ambiti insediativi ed Eboli rientra con Salerno, e poi 45 sub-ambiti in cui Eboli sta con Battipaglia e Serre, mentre Capaccio con Albanella ed Altavilla, dunque una disgregazione territoriale di realtà poco omogenee; poi il contratto di fiume da attivare, visto che il nostro Sele è uno dei pochi tratti fluviali interregionali, potrebbe dare cosi delle risposte concrete! – L’ex Ministro poi rispolvera la sua idea, rinverdita nel corso del tempo, della Città del Sele: ovvero creare una Unione di Comuni caldeggiata dalla legge Del Rio con 600 km quadrati e quasi 500.000 residenti del distretto, per intercettare fondi UE, come anche nazionali ed investitori economici – ”Battipaglia con le sue industrie, Eboli con l’agricoltura avanzata, Capaccio-Paestum con il turismo anche archeologico, sarebbero il traino di tutta l’area, visto che siamo già il 12% del PIL campano. Ma bisogna uniformare anche i regolamenti tra i vari comuni, penso ai PRG: per esempio ad Eboli tutelante a Battipaglia permissivo, altrimenti ci sarebbe poca concordanza, per poi infine tornare ancora ad Eboli e chiedersi, dei 160 ettari dell’ Istituto Orientale, cosa farne?” – Conte termina evidenziando la necessità di unificare il controllo delle forze dell’ordine, rafforzando le direttrici città-mare e creando in zona una portualità di retroguardia, un Interporto, a quello salernitano: ..in ultimo se si potesse creare una zona a fiscalità vantaggiata, ovvero una area intra-comunale prestabilita, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico e sociale generale, favorendo una crescita e reale per tutti!”
Eboli, 6 maggio 2017
… azz…. parlate di futuro e riesumate i morti!!!
Ma invece di fare questi convegni dove ognuno dice la sua e passa metà del tempo a ringraziare Tizio, Caio e Sempronio chiudetevi in una stanza tutti quanti e uscitene solo quando avete un PIANO ORGANICO di sviluppo e portatelo avanti tutti insieme in tutte le sedi necessarie. Che ce vò.
parlare non è sufficiente..poi a parte l’ex ministro…di idee da mettere in campo sembrano siano poche e confuse……i comunisti artefici di danni economici e disastri epocali ancora parlano….ma di cosa?
esiste un gap culturale talmente elevato con le vostre menti che voi non potete rappresentare nulla della società di oggi.