Con il 70,01 e 1milione300mila voti, contro il 19,50% di Orlando e il 10.49 di Emiliano, Renzi vince le Primarie e si riconferma Segretario del PD.

Circa 2milioni di elettori e risultati pressappoco omogenei il PD conferma con la sua presenza viva e unico partito italiano che celebra i congressi. In Campania De Luca stravince, ma solo a Salerno, paga il coinvolgimento delle “famiglia” e il non essere riconosciuto come leader. Bene a Eboli, Cava, Battipaglia, Pontecagnano, Nocera.

Primarie Pd-Renzi-Orlando-Emiliano
Primarie Pd-Renzi-Orlando-Emiliano

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – I Gufi sono sconfitti. Il Partito Democratico, l’unico Partito che elegge i suoi segretari e i suoi dirigenti da un Congresso, è vivo e vegeto, e bando a tutti quelli che lo avrebbero voluto seppellire, esiste e orgogliosamente il suo popolo lo ha dimostrato recandosi al voto, in un momento così difficile per il Paese e per lo stesso PD. In un momento storico laddove i populismi e le simildemocrazie ammaliano le persone, che a giusta ragione protestano per tutte quelle cose che vorrebbero e che giorno dopo giorno, anno dopo anno si vedono negare, comprendendo anche le minime aspettative.

Una larga vittoria di Matteo Renzi alle primarie del Pd che, lo vedrebbe oltre 70%. Il dato inequivocabile dell’affluenza poi, vicino ai due milioni, ha colmato ogni timore della vigilia. Una vittoria che ovviamente nonostante tutti i se e tutti i ma che i “gufi” aggiungono conferma che l’unico Partito vero che esiste in Italia riesce, quando vuole, a mobilitarsi, lasciando pieno di veleni i suoi detrattori, dai soliti “becchini” come D’Alema”, ai novelli web-democratici come Grillo e la “ditta”, che per sminuire la vittoria inneggiano a nuove forme di rappresentazioni partecipative attraverso la rete e semmai condita di una bella povertà, abolendo le vaccinazioni, mentre l’Azienda cresce, e lavora per realizzare un gregarismo massificante dietro una tastiera, e mentre ci si rinfresca le membra in un paradiso per ricchi.

Matteo Renzi- dopo il voto delle primarie
Matteo Renzi- dopo il voto delle primarie

Ma questi 2milioni di elettori, che sono veramente tanti, lanciano anche un altro appello, l’ultimo forse, quello che Renzi e i dirigenti che vengono fuori da questo Congresso si riallinino ai bisogni degli italiani, che facciano proprie le loro ansie e i loro bisogni, che restituiscano quei diritti costituzionali che in nome del “modernismo” e delle “privatizzazioni” man mano si sodo assottigliati, e vorrebbe un futuro migliore per i propri figli, ma vorrebbe anche una buona Sanità, una buona scuola, dei servizi efficienti e sicurezza, tanta sicurezza. Vorrebbe anche riscoprire l’amore e la generosità verso i propri simili, quelli anche di razza e di religione diversa, e poterli accogliere senza che questo atto di amore e di solidarietà non rappresenti una distorsione e non venga recepito come un diritto-obbligo e non sia in conflitto con i diritti-obblighi degli italiani. Ma vorrebbe anche potersi fidare di una classe dirigente più attenta e meno arrogante che non venga percepita come una Casta e non sia scelta dai partiti e che rappresentino i territori, ma soprattutto onesta.

E questo Congresso e le Primarie, come lo stesso Renzi ha detto, sperando abbia compreso la lezione e non si riproponga come un solo uomo al comando ma alla guida di un collettivo sostenuto da elettori: «Il congresso segna l’inizio di una pagina nuova, non è al rivincita o il secondo tempo della solita partita. Ha vinto tutto il Pd ma soprattutto quello che non si è vergognato delle cose fatte in questi anni, della legge sul dopo di noi, delle unioni civili, della legge sul lavoro, perché se ci sono 700mila posti di lavoro in più non possiamo far finta di vergognarcene, il Jobs act è una delle cose più straordinariamente di sinistra fatte.

Matteo Renzi-dopo primarie
Matteo Renzi-dopo primarie

Oggi – ha detto l’ex premier – abbiamo fatto qualcosa di straordinario, la democrazia è la possibilità di scegliere, grazie ai volontari, chi vi ha preso in giro non vi conosce. Il primo grazia ad Andrea Orlando e Michele Emiliano. Grazie alla straordinaria passione con cui Emiliano ha posto alcuni temi a iniziare dal Sud, assolutamente prioritario per il Paese. E alla forza con cui Orlando ha insistito sulla necessità di unire il partito e il Paese. Abbiamo bisogno di imparare dalle altre mozioni e lo faremo. Grazie a tutte le amiche e gli amici che lavorano nel governo del Paese a iniziare da Gentiloni, a cui tutto il sentimento della nostra vicinanza e amicizia. Ci attendiamo molto da tutti voi che lavorate nel governo e lavoreremo al vostro fianco con molta convinzione. 

Non è un partito personale – ha aggiunto all’ANSA – quando 2 mln di persone vanno a votare, come si fa a dire che è il partito di uno solo con un leader forte. Può essere che il leader è forte, lo vedremo ma sicuramente ha una comunità fortissima. Nelle primarie del Pd c’è sangue vivo, storie in carne e ossa che lo rendono una comunità meravigliosa. E’ il rapporto con il popolo che segna la diversità del Pd rispetto a tutti gli altri. Tutti parlano di populismi, ma l’alternativa non è nel salotto, nei tweet, ma nel popolo: non avere paura della democrazia, dei voti, di fare le primarie. Non c’è alternativa alle persone. A Bruxelles chiediamo un cambiamento vero, non ne possiamo più di un’ Ue che non incrocia i desideri più belli di chi vuole l’ideale europeo. Non siamo contro l’Ue, ne vogliamo una diversa, l’alternativa a populismo è il popolo. Una responsabilità straordinaria!! Grazie di cuore a questa comunità di donne e uomini che credono nell’Italia. Avanti, insieme».

Matteo Renzi-dopo primarie-primo discorso
Matteo Renzi-dopo primarie-primo discorso

Intanto si è registrata un’affluenza straordinaria e quei due milioni di partecipanti alle primarie sono una cifra importante per Renzi che ha vinto, ma anche per i suoi concorrenti che lo hanno in ogni caso, legittimato nella vittoria, aggiungendo una loro partecipazione misurata e piena di passione che ha superato gli schemi tradizionali riconducibili alle eredità importanti ma non sono state affatto prevalenti rispetto ai tradizionali fondatori del PD.

Insomma Matteo Renzi ha vinto le primarie PD con il 70,1% delle preferenze e con 1.283.389 voti su un totale di circa 2milioni di elettori. Orlando si è attestato al 19,50%, Emiliano va benissimo al Sud e raggiunge 10,49% nazionale, e si conferma per chi ancora aveva qualche dubbio, che la scissione non ha inciso affatto sull’esito del voto, ma ha solo prestato il fianco ai populisti e ai web-democtratici. E ora si utilizzi questo risultato per dare una sterzata alle politiche europee cieche e sorde, per realizzare una riforma elettorale, semplice, unica per ogni grado di rappresentazione istituzionale, che renda partecipi gli elettori, si metta mano immediatamente alla correzione delle politiche della Famiglia e dei giovani, si affianchi le imprese con il credito, si abbassi le Tasse e si imposti una politica di nuovi investimenti ma soprattutto che il Mezzogiorno ritorni nelle agende dei Governi.

renzi_de_luca_salerno
renzi_de_luca_salerno

Ma nel resto d’Italia e soprattutto in Campania come sono andate le Primarie? Bene, benissimo a giudicare dai risultati che “IL MATTINO” egregiamente ne ha tratto le differenze. Il dato della Campania è tra i migliori e con i 150mila votanti si avvicina ai 190mila di quattro anni fa, che viene identificato come un calo fisiologico confermano come sia straordinario il risultato con un boom di votanti a Benevento che, con 16mila elettori, si avvicina ai 17mila di Avellino, appena indietro Caserta a 24mila.

Per Matteo Renzi da Napoli arriva un 70,1%, appena sotto la media nazionale e sotto il voto degli iscritti che era stato del 75% a favore di Renzi. Ne ha beneficiato in minima parte Orlando che ha raggiunto 19%, e Emiliano che ha raggiunge un ragguardevole 10,7%, al di sopra dei risultati conseguiti nel resto del Paese. Salerno invece, e c’era da aspettarselo, si è confermata la roccaforte del governatore Vincenzo De Luca che ha portato a Renzi l’88,8% dei consensi, cioè 5800 voti sui seimila elettori, attestando Salerno come la Città più Renziana di quella dello stesso Renzi., un quoziente bulgaro, ma che è servito in generale a far raggiungere una percentuale complessiva per Renzi che si avvicina al 70%, contro Orlando al 20% ed Emilano al 10%.

roberto-vincenzo-piero-de-luca
roberto-vincenzo-piero-de-luca

Tutto sommato le operazioni di voto sono andate bene e tranne qualche piccolissima incomprensione è filato tutto liscio. A Salerno a presidiare i 15 seggi cittadini sono arrivati anche quelli che sono stati definiti i “men in black” di Emiliano: una ventina di uomini, provenienti da Bari, reclutati in una società di Security, che avevano il compito di vigilare sul corretto svolgimento delle operazioni del voto. Scelta alla quale si è affidata il coordinatore regionale della mozione Emiliano, il deputato cilentano Simone Valiante, evidentemente molto avvezzo a queste cose e molto “autonomo” rispetto al PD schierandosi sempre contro e quanto più distante da De Luca per ritagliarsi spazi di manovra propri e per questo sempre conflittuali, che ha pensato di presidiare i seggi oltre che di Salerno anche quelli di Agropoli, roccaforte del fidato “uomo delle fritture” il deluchiano Franco Alfieri.

Per il resto Vincenzo De Luca, ha indirizzato il voto assicurando un posto per i figli Roberto e Piero, e sebbene ha raggiunto un grande risultato a Salerno, proprio per questa scelta “familiare” e per non essere stato riconosciuto da tutti gli elettori della Campania come un Leader non ha ottenuto un buon risultato nel resto della Campania, ma oltre alle scelte familistiche e alle sue mancate doti da leader hanno pesato le politiche sanitarie in continuità con quelle del suo predecessore e i vari scandali nella Sanità napoletana oltre che le politiche inesistenti sull’Ambiente e quelle molto incomprensibili dei Rifiuti, senza contare quelle che riconducono all’erogazione dei fondi. Insomma un buon risultato ma non troppo buono di un collettivo che si è troppo appiattito su Salerno e su quello che spesso si è definito il “cerchione” magico deluchiano.

Paola Massarelli con Angelica Saggese e i giovani PD
Paola Massarelli con Angelica Saggese e i giovani PD

Buoni risultati, indipendentemente da Salerno e dalle influenze di De Luca, dei suoi figli e dei “cerchionisti”, vengono dalle Città più importanti della provincia di Salerno come: Nocera Inferiore, Cava dei Tirreni, Battipaglia, Eboli, Pontecagnano; che fanno esultare i giovani segretari sezionali, che al contrario dei “cerchionisti”, pur avendo bisogno di collegarsi a De Luca, per non sentirsi comletamente soli e abbandonati, nulla hanno a che fare con lui e la sua organizzazione, ma molto hanno contribuito a raggiungere quel risultato più vicino a quello Nazionale.

Da Eboli ci pensano la segretaria sezionale Paola Massarelli che soddisfatta del risultato anche come candidata all’Assemblea Nazionale nel collegio Eboli-Valle del Sele, ha dichiarato – «Voglio ringraziare le oltre 1600 persone che con la loro partecipazione hanno reso questa giornata una splendida festa di democrazia per la città di Eboli e per il PD. Il nostro impegno per i prossimi mesi sarà quello di non deludere i tanti cittadini ebolitani, aprendo una nuova stagione politica e costruendo un rinnovato legame con la città».

Matteo Renzi-Vito Maratea
Matteo Renzi-Vito Maratea

allo stesso modo anche il suo concittadino Vito Maratea, dirigente regionale dei Giovani Democratici della Campania, schierato a pieppari con Matteo Renzi, che oltre alla soddisfazione generale tiene a ribadire il successo ottenuta nell’area periferica di sua competenza- “Portiamo a casa un risultato straordinario. Matteo Renzi vince ad Eboli con 1075 voti. ma un dato fondamentale viene dalle periferie, dove Renzi ottiene 372 voti, contro i 38 di Orlando e 21 di emiliano, un grande risultato frutto dell’impegno di chi con coerenza si è sempre impegnato sul territorio, e soprattutto ha radicato il partito sul territorio e voglio ringraziare di vero cuore i tanti Ebolitani e in particolar modo i tanti cittadini delle periferie che hanno sostenuto con gran forza Matteo Renzi. Personalmente mi sento più che soddisfatto del risultato Ebolitano, risultato ottenuto grazie all’unione di diverse anime presente nel partito democratico di Eboli, quindi un risultato che ci fa capire che quando si mettono da parte i personalismi e le beghe interne si possono arrivare a raggiungere grandi numeri, numeri che da qui a pochi anni dovranno servirci per ritornare ad amministrare la nostra città. In fine voglio fare un augurio a tutti gli eletti in assemblea nazionale ed in modo particolare alla senatrice Angelica Saggese..

Davide Bruno-Nicola Landolfi
Davide Bruno-Nicola Landolfi

Di buon risultato e di grande speranza per il futuro è anche la dichiarazione del giovane segretario sezionale di Battipaglia Davide Bruno, nonostante la sua Città sia stata oggetto di “scorribande” tendenti a strappare alle rappresentanze locali l’autonomia politico e gestionale del Partito Locale. «Abbiamo dimostrato – dichiara Bruno che nel contempo invia anche un messaggio al Segretario Provinciale Nicola Landolfi che da tempo cerca di commissariare a tutti i costi la Sezione battipagliese e lo stesso Bruno, e che è stato tra gli artefici dell’insuccesso elettorale del PD locale e per ultimo di un tesseramento poi annullato all’indomani di una inchiesta giornalistica dell’Occhio di Salernoche il pd a Battipaglia è sano e solido.il voto è stato regolare e l’affluenza e il risultato dimostrano che la risposta migliore a certe vicende negative sono la partecipazione dei cittadini e il rispetto delle regole».

Pontecagnano PD De Luca brusa
Pontecagnano PD De Luca brusa

Di altro tenore la dichiarazione dell’altro giovane segretario PD di Pontecagnano Faiano Roberto Brusa, ma che evidenzia come il collettivo sezionale abbia dato uno straordinario contributo:«Al volontariato e alla dedizione dei componenti dei seggi, alle file per poter votare e alla straordinaria partecipazione della comunità, all’entusiasmo dei giovani e alla presenza costante degli storici, all’impegno delle nostre due candidate locali, del direttivo, dei consiglieri comunali e dei militanti che hanno vissuto tutta d’un fiato la giornata per strada, ai bodyguard di professione che questa mattina alle 7.30 ci hanno ignobilmente inviato per controllare le operazioni di voto, a Michele Emiliano, Andrea Orlando, ma soprattutto al ritorno del nostro segretario Matteo Renzi che a Pontecagnano Faiano ha ottenuto il 75%… grazie, grazie, grazie! Noi siamo il Pd».

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Risultati Primarie 2017 Regione per Regione

Risultato primarie 2017-regioni
Risultato primarie 2017-regioni
Risultato primarie 2017-regioni-influenza candidati
Risultato primarie 2017-regioni-influenza candidati

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Risultati Primarie 2017 Comune per Comune

SALERNO    Votanti    6.300
Matteo Renzi        Voti 5.700
Andrea Orlando   Voti 380
Michele Emiliano Voti 220

CAVA DE’ TIRRENI   Votanti     1.330
Matteo Renzi          Voti 930
Andrea Orlando    Voti 359
Michele Emiliano  Voti 34

NOCERA INFERIORE  Votanti   704
Matteo Renzi             Voti 570
Andrea Orlando       Voti 52
Michele Emiliano    Voti 77

BATTIPAGLIA :
Matteo Renzi             Voti 475
Andrea Orlando       Voti 180
Michele Emiliano    Voti 232

EBOLI
Matteo Renzi          Voti 1076 – 66.21%
Andrea Orlando    Voti  490 – 30.15%
Michele Emiliano  Voti 59 – 3.7%

Seggio Uno Eboli Centro 368 Renzi, Orlando 233, Emiliano 22, bianche 4, – Seggio 2 – Renzi 335, Orlando 219, Emiliano 16. – Seggio 3 – Santa Cecilia 369 Renzi, 38 Orlando, 21 Orlando

PONTECAGNANO FAIANO Votanti: 709
Matteo Renzi:     534 – 75%
Andrea Orlando: 149 – 21%
Michele Emiliano: 26 – 4%

Seggio n.1 Pontecagnano Faiano Votanti 280 – Renzi: 207; Orlando: 59; Emiliano: 14 – Seggio n.2 Sant’Antonio Votanti: 123 – Renzi: 107; Orlando: 11; Emiliano: 5 – Seggio n. 3 Faiano Votanti: 306 Renzi; 220 Orlando: 79; Emiliano: 7

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articolo ancora in allestimento

Salerno, 1 maggio 2017

3 commenti su “Primarie PD: Renzi vince; De Luca stravince ma solo a Salerno”

  1. VOTANTI PRIMARIE del Pd negli ultimi anni:

    2007 – 3.554.169
    2009 – 3.102.709
    2013 – 2.814.881
    2017 – 1.850.000

    Il pd è soddisfatto.

    Anche io.

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  2. Ho visto un parlamentare del Partito Democratico renziano, da sempre che si accoda al potentato di turno avente la sciagurata faccia tosta di mettersi un giubbino rosso alla Festa dell’Unità di Nocer… Ora con che coraggio mettono il rosso in un PDR che di centro-sinistra non possiede nulla: Vergogna…ci vediamo alle comunali di giugno

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  3. E’ evidente che le primarie hanno evidenziato un calo dei partecipanti…..i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

    Ancora più marcato è il fatto che i grillini vantino un successo che è tutto dire, frutto di una scelta virtuale via web con i risultati che non sono quelli sperati.
    Basta indicare le varie gestioni amministrative vedi Roma, Livorno, Parma.

    Nonostante questo penso che sia auspicabile per il bene del paese una sintesi comune sulle principali questioni: il lavoro, la sanità, l’europa e l’immigrazione..tutti processi da governare insieme.

    Infine polemizzo dicendo che chi parla spesso dovrebbe farsi un’analisi di coscienza perchè non è nato puro oppure perchè ha utilizzato il sistema a proprio piacimento. Probabilmente in passato ha usufruito dello stesso vantaggio di cui oggi si lamenta.
    Propongo, prima che i puristi si esprimono, di esporre il proprio curriculum di vita reale in modo che ognuno di noi possa con chiarezza capire chi parla e perchè….
    L’attegiamneto dei grillini mi ricorda molto quello dei comunisti, nati per purificare l’italia dalle macchinazioni, e una volta al comando non hanno saputo fare di meglio anzi….
    Ai grillini invito a moderarsi e a trovare soluzioni per la comunità senza delegittimare gli altri del resto una buona parte sono figli di quella politica che oggi condannano.
    Altri hanno addirittura partecipato o subito condanne ma per loro come sempre le regole non valgono.

    In bocca al lupo

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