Brogli sulle Primarie a Battipaglia? Sulle Tessere false Pd, la Commissione regionale ha accolto e Bruno vince 1 a 0 su Landolfi.
E mentre, annullate le 300 tessere, si respinge l’ennesimo tentativo di “annessione” del PD battipagliese per “decongestionare” l’affollamento dei “fedeli” e “fedelissimi del “cerchione” magico deluchiano, le primarie vanno avanti ma la Campania e Salerno sono sotto osservazione con l’arrivo dell’On. Carbone.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Tessere false al Pd, dopo l’inchiesta e la pubblicazione da parte del Sito web “L’Occhio di Salerno“, la commissione Regionale dei Democrat ha accolto il ricorso contro “l’irruzione” semisalernitana dei vertici PD. Ad informare la stampa, appena ha appreso la notizia, è stato un più che soddisfatto segretario cittadino del PD Davide Bruno.
La commissione regionale del PD ha accolto il ricorso presentato dal giovane Segretario Bruno che aveva applicato alla lettera lo Statuto del Partito sia rispetto alle iscrizioni che rispetto alla consegna delle Tessere, avvenuta in due distinti momenti entrambi pubblici e adeguatamente pubblicizzati. Pertanto sulla base del ricorso presentato e accolto gli iscritti del Partito Democratico di Battipaglia sono 184 più tre esterni, per un totale di 187 rispetto ai 471 comunicati dalla Segreteria Provinciale, che pare da tempo stia brigando per sovvertire ogni regola, per cercare di incidere politicamente sugli equilibri politici locali e farne semmai terreno di discussione a Salerno, atteso i nuovi assetti determinati dalla “famiglia”, che tende sempre più al controllo sistematico del Partito “voluto”, relegando al secondo il famoso “cerchione magico” deluchiano, che eseguiva e applicava il “credo” ora “dettato” e “sotto controllo” dei figlioli.
Prima dell’inizio della votazione è stata presentata la lista ufficiale e gli iscritti sono risultati 187. Tutti gli altri, dovranno integrare con un versamento i due euro previsti come coloro i quali non sono iscritti al Partito Democratico. «Il partito ha compreso la situazione e si è comportato in maniera equilibrata e corretta – ha dichiarato Bruno – La priorità è il rispetto delle regole e la regolarità del voto – ha aggiunto Davide Bruno raggiunto telefonicamente, soddisfatto, misurato ma anche aggiungendovi una buona dose di speranza – il dispositivo del partito regionale dimostra che il partito è sano e che ha gli anticorpi per difendersi da storture e violazioni».
Intanto a Battipaglia il Segretario ci ha informato anche che l’affluenza ale 13.00 era di 500 persone e lascia ben sperare per il risultato definitivo, registrando, dopo la pronuncia della Commissione regionale già una mezza vittoria, affermando la correttezza del PD battipagliese e la vittoria delle regole e della democrazia.
Del resto sia per il caso Battipaglia, che per evitare il voto di massa dei cinesi, come avvenne alle ultime primarie, a vigilare sulla correttezza delle Primarie, nei seggi della Campania e della provincia di Salerno è stato incaricato l’On. Ernesto Carbone. La Segreteria nazionale ha pensato bene di affiancare Carbone alla Segretaria Regionale Assunta Tartaglione, anche perché dal risultato delle primarie non si compromattano credibilità e questioni future, che si immagina concorreranno a definire nuovi equilibri che inevitabilmente incideranno anche sulle prossime scelte politiche, come ad esempio chi sarà il prossimo candidato sindaco a Napoli, oltre che determinare riconferme, ripiazzamenti e nuovi piazzamenti, e in tutto questo la cittadina capofila della Piana del Sele servirebbe a “decongestionare” l’affollamento dei “fedeli” e dei “fedelissimi” di Vincenzo De Luca.
Si ricorderà come questi tentativi di “impossessarsi” della sezione di Battipaglia partono da lontano, dal periodo pre elettorale, elettorale e post elettorale, anche con un tentativo di commissariamento. Si ricorderà come il PD non seppe gestire il post comissariamento straordinario e come una parte molto importante appoggiò il Candidato Gerardo Motta, il quale per i suoi rapporti che nel mentre aveva intessuto con Franco Alfieri e Vincenzo De Luca, avrebbe potuto partecipare alle primarie di coalizione alla stessa stregua di Carmine Galdi e del Compianto Enrico Lanaro, togliendo dall’imbarazzo i principali vertici del Partito Provinciale che ne appoggiavano la candidatura, generando lo “schiaffo” politico di un PD che non giunse nemmeno al ballottaggio vieppiù trovandosi un gruppo rimaneggiato e fortunatamente in quel gruppo fu eletto anche Egidio Mirra, ora candidato con Emiliano, che come al solito ha rappresentato i “colori” e le politiche del Partito Democratico di Battipaglia.
Ovviamente tra i massimi responsabili di quella sconfitta si annovera il Segretario provinciale del PD Nicola Landolfi, il quale a sua volta nel metre ignorava i dirigenti locali, che nonostante tutti quegli schiaffi erano riusciti a tenere aperta la sezione, in un primo momento propose la sua candidatura passando da “garante” a parte in causa, e poi ripiegò su quella di Nicola Oddati come candidato unitario, poi candidatosi a sua volta alle primarie, sacrificando altri esponenti locali che avevano fino ad allora tenuto vivo il dibattito, e ciliegina sulla torta, indebolendo il PD e facendo emergere la candidatura di Lanaro, per nulla riconosciuta dagli elettori del PD che nel frattempo si erano indirizzati verso Motta, Ugo Tozzi e Cecilia Francese.
E quelle 300 tessere discusse, mai transitate nel PD locale, sono il continuum di quella strategia che oggi con questa decisione è stata smascherata e sconfitta e che dopo il voto si spera si riesca a seppellire definitivamente, tranne che non si riprovi ancora con un altro commissariamento della sezione e di Bruno. Per il momento Battipaglia darà i suo contributo e di certo “respingerà” ogni ulteriore tentativo di “annessione” anche se capeggiata e sostenuta da Landolfi.
Battipaglia, 30 aprile 2017