La BCC di Aquara premiata dall’ESPRESSO: Banca solida e sicura

Semaforo Verde per La Bcc di Aquara. Dal report del Settimanale L’Espresso è una Banca solida e sicura per i risparmiatori.

A seguito di un’indagine pubblicata dal noto settimanale l’”Espresso”, è emerso che la BBC di Aquara è una Banca solida e sicura per i risparmiatori. Per il DG Antonio Marino .”È la conferma che si può fare buona banca anche con piccole dimensioni!”

Antonio Marino-DG-BCC-Aquara
Antonio Marino-DG-BCC-Aquara

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

AQUARA – La BCC di Aquara in Italia tra le banche più solide e sicure per i risparmiatori. E’ il risultato dell’indagine effettuata dal settimanale L’”Espresso” che nel numero in edicola di domenica 23 aprile, ha preso in esame i bilanci di 377 delle banche popolari, di credito cooperativo e rurali presenti sul territorio nazionale. La BCC di Aquara, insieme ad altre due banche campane,  tra le Banche di Credito Cooperativo, con le sue iniziative è proiettata sempre alla ricerca di nuovi mercati, e la sua vivacità e fornendo sempre nuovi servizi, risponde a pieno alle esigenze che i correntisti e gli operatori commerciali ed imprenditoriali che vi operano cercano, intepretando a pieno quello che questo tipo di Banche dovrebbe essere cioè Banca di “prossimita” o così detta di “vicinato“, quella che al di la dei numeri affianca e accompagna i suoi clienti nelle loro iniziative, riducendo così i rischi e i costi per la Banca stessa e per i suoi correntisti e clienti.

Antonio Marino-Luigi Scorziello
Antonio Marino-Luigi Scorziello

La banca di cui è direttore generale Antonio Marino e presidente Luigi Scorziello è tra le tre promosse su quindici Bcc operanti in Campania. Classificata, in particolare, come banca a basso rischio.

Alla formazione complessiva del prestigioso punteggio riportato concorrono quattro indicatori. Il campione è ordinato in base a un punteggio, a un ordine di gravità, cui corrisponde un colore. Sono indicate in rosso le banche a più alto rischio fallimento, in giallo quelle a medio rischio e in verde quelle a basso rischio. Alla formazione del punteggio concorrono quattro indicatori:

  1. l’incidenza dei crediti deteriorati netti sul patrimonio netto tangibile della banca;
  2. l’incidenza delle sofferenze sullo stesso patrimonio netto;
  3. la svalutazione dei crediti deteriorati sui ricavi;
  4. il cosiddetto cost/income, cioè il rapporto tra costi operativi e ricavi, il principale indicatore di efficienza.

Ne consegue che quando i crediti deteriorati superano il 100 per cento del patrimonio netto tangibile, l’equilibrio delle banca comincia ad essere compromesso. Quando arrivano a rappresentare, come in taluni casi, tre, quattro, cinque, sei o anche sette ed otto volte il patrimonio netto, significa che la banca è ad alto rischio di fallimento, se non già fallita.

E il caso della la Bcc (Banca di Credito Cooperativo) di Aquara (Sa), mostra dei parametri estremamente di rilievo, oltre che rassicuranti, come si evince dalla tabella di sotto riportata riportata.

Dunque dallo storico settimanale italiano L’”Espresso”, ne deriva un semaforo verde per la Bcc di Aquara che conferma in ambito nazionale una sana ed oculata gestione. Il semaforo verde alla Bcc di Aquara ha sottolineato il direttore generale Antonio Marino è la conferma di un lungo percorso di 40 anni sempre con numeri positivi. È la conferma che si può fare buona banca anche con piccole dimensioni. Serve solo sana e prudente gestione che a noi non ha mai fatto difetto. Questi pubblicati da L’”Espresso” sono i dati del 2015. A fine 2016 la situazione è ancora migliorata. Ad maiora. Grazie a tutti i nostri soci e clienti”.

Questa è la dimostrazione che il processo avviato dai vari Governi Nazionali, che tendeva e tende alla “Cannibalizzazione” del sistema creditizio delle BCC e delle Banche popolari, che nel Mezzogiorno risulta premiante, al contrario è la strada giusta. Strada che garantisce il credito agli imprenditori e alle famiglie del Sud, le quali, rivolgendosi alle così dette “Banche di Vicinato” (BCC), e sebbene le concessioni si basato su valutazioni di merito sono in ogni caso accompagnate da quello che negli anni della crescita del Bel Paese veniva identificata come come operazioni bancarie dal così detto “volto umano“, che ovviamente tendeva a concedere il credito anche sulla valutazione progettuale e della onorabilità della clientela, conosciuta e garantita dal sodalizio.

Ma gli attacchi e i tentativi non finiscono mai e ovviamente il voler assicurare la loro persistenza operativa all’obbligo di “raggruppamenti” di più BCC è ovviamente una “forzatura” che non risponde alle normeli contrattazioni che spesso le stesse BCC ritengono di operare consorziandosi o fondendosi, ma seguendo quelle che ritegono finalità comuni e non obblighi, che ovviamente presenterebbero delle criticità elettive  che in seguito metterebbero in crisi ogni sforzo e semmai anni di lavori e di risultati.

bassorischiobccaquara
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Aquara, 24 aprile 2017

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