Infortuni sul lavoro e morti bianche. Per il Segretari a della CISL Salerno Ceres e Antonaccio: Una piaga incivile.
Per la CISL solo nell’ASL Salerno sono disponibili 296 posti in diverse manzioni. La responsabilità è da ricercare proprio nel blocco delle Assunzioni a causa del blocco del Turn Over e nel mancato adeguamento degli organici al fabbisogno assistenziale.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Le preoccupazioni espresse dal Segretario Generale della CISL di Salerno Gerardo Ceres che mette in risalto ancora una volta la grave problematica delle morti bianche e degli infortuni sul lavoro, oltre ad essere fondate, danno un quadro chiaro ed inequivocabile della incivile piaga del mondo del lavoro che è rimasta a dir poco irrisolta.
«Ribadendo che in Italia il costo annuale della mancata prevenzione di infortuni sul lavoro e malattie professionali viene stimata in circa il 3% del PIL Nazionale, ovvero di 44 miliardi di euro – Interviene il Segretario Generale della CISL Salerno Ceres Gerardo – Questi rappresentano i costi occulti della non sicurezza ed è proprio nel contesto attuale di crisi economica dove l’impresa abbassa gli investimenti in prevenzione e sicurezza e aumenta il lavoro nero nei nostri territori, specie nel settore edile e dell’agricoltura, che bisogna chiedere con forza l’adeguamento delle dotazioni organiche ai fabbisogni concreti, in tutte le istituzioni e nella pubblica amministrazione, che si occupano della vigilanza in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.
«E’ il caso ancora una volta di ricordare – dichiara Antonacchio Pietro Segretario Generale della CISL FP salernitana – che soltanto nella Azienda Sanitaria di Salerno risultano vacanti più di 100 posti di ispettori tecnici della prevenzione, incaricati nei servizi di vigilanza nel dipartimento di prevenzione. Attività di prevenzione sanitaria che oggi, a fronte di 156 posti previsti in dotazione organica, viene affrontata con solo 40 ispettori tecnici che si occupano a 360° di tutti i settori della sicurezza, a partire dalla sicurezza alimentare, all’igiene pubblica e ambientale, e solo in minima parte, personale di vigilanza preposto al delicato settore della sicurezza nei luoghi di lavoro. Tutto ciò comporta ovviamente mancati controlli nelle imprese o comunque pochissimi controlli mirati nelle imprese a rischio alto».
Salerno, 21 aprile 2017