Uno dei Meetup M5S di Eboli sollecita al Consigliere Regionale Cammarano una Interrogazione sul Centro polifunzionale S.S. Cosma e Damiano.
Il fine dell’interrogazione Ingenito, Forlano, Adelizzi, Di Biase, i firmatari della proposta di interrogazione, è di restituire quella struttura del valore di 6 milioni di euro, al patrimonio del Centro antico ebolitano affinché venga utilizzata per gli scopi per cui è stata finanziata.
da POLITICAdeMENTE il Blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Nell’ambito della manifestazione promossa dal Consigliere Regionale Michele Cammarano intitolata “Piana del Sele stiamo arrivando”, – si legge in una nota stampa a firma di Marianna Ingenito, Cosimo Adelizzi, Arturo Forlano, Michele Masiello di uno dei Meetup Movimento 5 Stelle di Eboli – ha consegnato al cittadino portavoce Michele Cammarano un interrogazione regionale avente ad oggetto il Centro Polifunzionale S.S. Cosimo e Damiano.
I cittadini cinque stelle Ingenito, Forlano, Adelizzi, Di Biase, ricordano:
- che la realizzazione del Centro Polifunzionale ha avuto una forte opposizione cittadina ed ha presumibilmente prodotto il crollo di una Torretta dell’antichissimo Castello Colonna;
- al Centro Ises, ai suoi ospiti ed ai prestatori di lavoro che vi operano sono state proposte molteplici soluzioni affinché venissero salvaguardati i livelli assistenziali ed i posti di lavoro;
- una struttura neonata dovrebbe essere dei cittadini e dovrebbe quantomeno rispettare le finalità per cui nasce ed in queste venivano perentoriamente negate quelle socio sanitarie, che hanno si lo scopo di tutelare una fetta di cittadini svantaggiati ma che rappresentano di fatto un’ attività economica organizzata a vantaggio esclusivo di taluni.
Dunque – si chiedono i pentastellati di Eboli – perché su un bene pubblico bisogna mettersi a fare economie private?
I Cinque Stelle di Eboli – attraverso il loro rappresentante in Consiglio Regionale Michele Cammarano – chiedono alla Regione Campania di esprimere il proprio parere in merito all’utilizzo anche temporaneo di una struttura pubblica da parte di un organizzazione privata che eroga servizi socio sanitari e che sembra essere priva dell’accreditamento per l’erogazione degli stessi servizi.
Il fine di tale interrogazione – precisano Ingenito, Forlano, Adelizzi, Di Biase, – è di restituire quella struttura del valore di 6 milioni di euro, al patrimonio del Centro antico ebolitano affinché venga utilizzata per gli scopi per cui è stata finanziata.
Se la Regione dovesse fare orecchie da mercante – Avvertono e concludono i pentastellati ebolitani Marianna Ingenito, Cosimo Adelizzi, Arturo Forlano, Michele Masiello di uno dei Meetup Movimento 5 Stelle Eboli – ci vedremo costretti a ricorrere all’OLAF (Ufficio Europeo per la lotta antifrode) con possibili gravi ripercussioni sul Bilancio comunale e dunque sulle tasche dei cittadini.
Ebol, 8 aprile 2017
Dopo la lettura dell’articolo desidero comunicare ai firmatari dello stesso che il sottoscritto procederà a sottoporre ai propri legali il contenuto offensivo di quanto da voi dichiarato. Annunciando sin da ora che se ci dovessero essere elementi (e io credo proprio di si) si procederà a denuncia per diffamazione e calunnia nonché al risarcimento dei danni provocati dalla vostra sconsiderata analisi.
Chi scrive è l’ex Presidente dell’ISES ora in LCA
e comunque ancora l’attuale rappresentato scelto dalla maggioranza dei soci che attualmente ancora lavorano senza stipendio grazie anche alla vostra campagna diffamatoria. Distinti saluti.
La Direzione della Nuova ISES prende atto del comunicato del 08/4/2017 a firma di alcuni attivisti del M5S di Eboli che hanno inteso attaccare la nostra Cooperativa, non tenendo conto né del livello occupazione, né dei degenti assistiti e delle loro famiglie. Rispediamo fermamente al mittente la ventilata ipotesi di una eventuale denuncia per diffamazione dopo aver sottoposto quanto da voi scritto all’analisi dei nostri legali.
L’ex Presidente dell’ISES Tullio Gaeta
l’attuale Presidente della Nuova ISES Tullio Gaeta
La Direzione dell’ISES prende atto del comunicato stampa del 08/04/2017 a firma di alcuni attivisti del movimento 5 stelle di Eboli che hanno inteso attaccare la nostra Cooperativa non tenendo conto né del livello occupazione, né dei degenti assistiti e delle loro famiglie. Rispediamo fermamente al mittente la ventilata ipotesi di una velata minaccia per una segnalazione all’organo di controllo OLAF, pertanto abbiamo dato mandato ai nostri legali per le eventuali ipotesi di reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa a carico dei firmatari del suddetto comunicato stampa.
La Direzione della cooperativa ISES
Ecco qua sempre a minacciare ricorsi, TAR, Corte costituzionale, l’Aja ecc. ecc. Ma di soluzioni niente, niente e ancora niente. Il tempo é galantuomo e dirá se l’attuale Amministrazione ha fatto bene. Il Movimento a Eboli rappresente il NULLA, fareste meglio a guardarvi dentro, qualcuno si fa troppi selfie a mano aperta e non servono per rifarsi una verginitá, rappresenta il vecchio sistema e basta.
per Tullio Gaeta,
la vicenda dell’ISES è una storia molto brutta, e senza voler ripercorrere tutti i passaggi che nel tempo si sono registrati è nata male ed è finita peggio, tuttavia negli ultimi anni, proprie per la drammatità che si riscontrava, specie rispetto alle prestazioni che si fornivano ai suoi ospiti e per la salvaguardia dei posti di lavoro, vi è stata più di una semplce considerazione, che ad oggi non è affatto mutata. Tuttavia, diversi settori della nostra comunità cittadina, pur non condividendo le strategie che si sono portate avanti, e che miravano ovviamente a mantenere in uno il rapporto convenzionale, gli ospiti e la salvaguardia dei livelli occupazionali, si è taciuto rispetto anche all’utilizzo della struttura sull’utilizzo dell’edificio cosiddetto “Centro Polifunzionale dei SS Cosma e Damiano” o dir si voglia “Casa del Pellegrino”, o struttura da destinare a “Casa per Anziani” o “soggetti svantaggiati, come poi la Giunta Comunale ne ha esteso l’utilizzo, anche questo nato male, portato avanti malissimo e finito peggio.
Converrà con me che il primo fattore stridente è rappresentato proprio da un Progetto che è stato deciso, voluto, proposto e caldeggiato da soggetti diversi dall’Amministrazione comunale dell’epoca. Progetto poi che non trovando nessuna posssibilità di finanziamento è stato adottato “scorze e tutto” come volgarmente si dice quando non si guarda ai dettagli ma al tutto compreso, dall’amministrazione dell’epoca, che vi aggiunse un suo progettista, lo fece suo e concorse fino ad ottenere, ma sempre su sollecitazione del promotore “estraneo” all’amministrazione, al finanziamento di 6 milioni di euro. Finanziamento, come si evince anche nelle premesse della Delibera della Giunta Cariello che molto coraggiosamente ha sostenuto il nuovo impiego, secondo il quale ora la “Nuova” ISES vi alloca, con un residuo di pazienti.
Senza entrare nel merito delle prestazioni e delle funzioni esercitanti della cooperativa Ises, per la quale ci auguriamo che l’ASL, abbandonando la sua “ipocrisia” e la sua “cecità” lunga decenni nei confronti della Vecchia ISES che operava in una struttura, in seguito risultata con diverse “difficoltà” urbanistiche, ma che non hanno impedito alla stesa ASL di reiterare l’accreditamento, appunto, per decenni, concedesse alla nuova Cooperativa lo stesso accreditamento o almeno quello corrispondente alle mutate prestazioni.
Purtroppo l’ASL ha deciso, inaudita altera parte, di utilizzare una nuova valutazione, pensando di annullare le precedenti e, sempre senza pensare ad altre questioni, che non escludono nemmeno la parte debitoria della vecchia società, ora pare ritiene che con la messa in liquidazione della vecchia ISES con la nuova non vi è nessuna continuità.
Rispetto a questa visione, non vi è stata una adeguata rappresentazione della parte politica che ha ritenuto voler difendere il principio, i valori e le giuste “pretese” occupazionali e di continuità che la nascente cooperativa portava avanti, e oggi ci troviamo di fronte ad un bivio che vede: da una parte una struttura, costata 6 milioni di euro, che oggettivamente nessuno ne avvertiva la necessità, specie se la sua destinazione, così come nelle previsioni del vincolo del finanziamento sarebbe dovuta essere Casa del Pellegrino, immaginando la frotta di pellegrini che ogni giorno giungono a visitare il Santuario; dall’altra la preoccupazione di una struttura che se dovesse chiudere definitivamente concorrerebbe all’impoverimento della Città, oltre che il dramma er le afmiglie che perdono definitivamente il sostentamento; Dall’altra ancora la stridente contraddizione che consiste nell’aver realizzato una nuova struttura mentre il Castello Colonna rimane in quelle condizioni; dall’altra e non per ultimo, la presa d’atto che quel vincolo, indipendentemente dalla coraggiosa delibera della Giunta Cariello, che vieta una qualsiasi utilizzazione diversa dalle motivazioni per le quali si ottenuto il finanziamento, per almeno un quinquennio,non può cambiare destinazione, motivazioni riporatate anche in atti ufficiali degli Uffici comunali.
Ora augurandoci che si possano superare tutte queste cavillose condizioni e che non si mettano in difficoltà le casse del coomune in una eventuale decadenza del finanziamento e supponendo al tempo stesso, che l’ASL con altrettanto coraggio, conceda l’accreditamento, richiamandosi alle stesse motivazioni che nel corso degli anni ha voluto adottare, riconoscendo gli sforzi di oggi e mettendo una pietra sul suo operato di ieri.
Tornando alla nota stampa del M5S, non credo ci siano motivazioni da giustificare una querela, e comunque rientra nelle prerogative di un Partito chiedere delucidazioni, sollecitare attraverso interrogazioni risposte adeguate e puntuali, anche se spesso si esagera nel voler a tutti i costi trovare del marcio.
Con le querele non si va da nessuna parte, in questi casi si risponde con la trasparenza e con l’applicazione delle leggi. Il dibattito politico invece deve seguire altre strade e non può essere condizionato da fattori emotivi.
Pertanto sarebbe il caso di chiedere al M5S di adoperarsi attraverso i suoi consiglieri regionali, anche quelli che stanno nella commissione sanità, affinchè si solleciti attraverso l’ASL, la Regione, a concedere l’accreditamento e semmai di indagare perchè nel passato pur non essendoci le condizioni taceva e ora invece no.
Comunque le Querele si fanno, non si preannunciano, altrimenti si potrebbe incorrere in un altro Reato (estorsione) e credo che nemmeno questo sia giusto.
La situazione è difficile e non bisogna esasperare gli animi e rendere i percorsi disagevoli, sarebbe tutto a discapito della causa.
Grazie per il suo intervento e mi auguro che i toni si pachino e si giunga ad una risoluzione giusta.
Massimo Del Mese
Gentile Massimo,
ti ringrazio per lo spazio di discussione politica che il tuo blog offre e concede la possibilità di confrontarsi democraticamente ed esprimere liberamente le proprie posizioni.
Ritornando allo scottante argomento di cui si discute, in buona parte posso concordare sulla tua analisi ma di fondo resta il dramma di lavoratori, portatori di handicap ed i loro familiari che forse andrebbero posti quale primo argomento di discussione.
E’ ovvio che una siffatta struttura è sorta con parametri ben definiti ma mi chiedo e vi chiedo. Se non all’ISES (struttura privata) a chi verrebbe affidata? E l’ipotetico pretendente cosa avrebbe intenzione di fare nella struttura? Un parco giochi gratuito? Oppure, comunque, avviarla verso una funzione commerciale e redditizia?
Purtroppo come sappiamo “nessuno fa niente per senza niente”. Quindi non venderei la pelle dell’orso prima della cattura.
E poi ci sarebbe da dire tanto sui continui attacchi che questa struttura sta ricevendo e mi portano a pensare che dietro le quinte c’è dell’altro.
Informazione e disinformazione creata ad arte per finalità di monopolio? E qui mi fermo.
Per quanto attiene invece al commento di “Tristezza”, vorrei far notare che comprendo il forte disappunto e le perplessità descritte (e che non sono solo sue), ma effettivamente chi ha partorito l’idea del comunicato, ed i firmatari dello stesso, sono fuori tempo per un manifesto che arriva solo dopo diversi mesi dall’assegnazione della struttura “Casa del Pellegrino” all’ISES. Sarebbe stato più idoneo proporlo nell’immediatezza della destinazione. E semmai indicare anche dei siti alternativi come feci a suo tempo e che troverà traccia proprio su questo Blog.
Ma dei singoli attivisti di “uno dei MeetUp” (come giustamente ha riportato Massimo) hanno ritenuto di porre all’attenzione dell’opinione pubblica il problema “Casa del Pellegrino” anche se, ed è il mio personale punto di vista, noto un perdurante “conflitto di interesse” da parte di qualcuno.
Appare quindi piuttosto ingiusto accumunare il lavoro del “Movimento 5 Stelle di Eboli” alle iniziative di pochi semplici attivisti anche perché mi permetto di farLe osservare che nelle ultime consultazioni amministrative il nostro candidato Sindaco, il Prof. Erasmo Venosi, ha ottenuto un eccellente consenso come anche la nostra lista del Movimento 5 Stelle al punto che alla prima tornata veniva attribuito un seggio in seno al Consiglio Comunale Cittadino e che, poi, a seguito di sporche strategie e manovre da Prima Repubblica, negli apparentamenti del ballottaggio, studiati a tavolino in zone periferiche, hanno visto l’esclusione del M5S. Ciò per dirLe, sommessamente, che non siamo il “NULLA” ma nelle dinamiche dei fatti politici locali, abbiamo verificato e misurato il nostro spazio. Stiamo continuando a lavorare anche se con difficoltà, e non lo nascondiamo, ma quello che è stato realizzato ad Eboli come ad esempio la nascita dell’“altro MeetUp” (come giustamente osserva Massimo) e denominato “Amici di Beppe Grillo”, è attivo, presente e lavora sul territorio con idee e proposte a cui partecipano diversi Attivisti competenti, tra cui si annoverano seri e preparati professionisti.
Ringrazio Massimo per lo spazio concessomi e colgo l’occasione di porgere sentiti voti augurali per queste ricorrenti festività pasquali.
Cav. Angelo Voza
Attivista M5S
MeetUp Amici di Beppe Grillo – Eboli