Alburni e il “masso” di Aquara, arrivano da facebook le critiche di Flavio Briatore agli amministratori.
Basterebbe qualche festa qualche luminaria in meno. Ma il Sindaco di Roscigno Palmieri replica al l’Imprenditore Vip e lo invita: “Lasci Montecarlo per un giorno e venga da noi, solo così capirà“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
AQUARA – “Ho visto Agorà stamattina da Montecarlo, pensavo fosse caduto da ieri, e.. invece è da due anni che è lì! Questa è l’Italia! Vi sembra normale? Ma cosa fanno il Sindaco, la Provincia, la Regione??? Una vergogna!! 2 anni per spostare un masso… è la fotografia dell’incompetenza della classe politica e dirigenziale della classe dirigente dell’Italia“. Così ha postato sulla sua pagina facebook Flavio Briatore, il Manager e Vip emblema dell’Italia di successo nel Mondo, commentando l’assurdità di un masso che due anni orsono si staccò dal costone roccioso tra Castelcivita e Aquara e che ancora giace sull’asfalto come si faceva rilevare nella trasmissione televisiva Agorà.
“Ben vengano le critiche ma è importante toccare con mano le condizioni in cui versano le aree interne degli Alburni. – si legge in una nota del Sindaco di Roscigno Pino Palmieri che oltre ad essere una risposta al Vip Briatore è anche un invito a visitare i luoghi e gli Alburni in generale – Per questo invito Flavio Briatore a venire sul territorio, affinché si renda conto con i suoi occhi e dia un suo personale contributo a questo pezzetto d’Italia meridionale“.
Interviene così Pino Palmieri, primo cittadino di Roscigno, e Presidente della Comunità Montana degli Alburni, dopo il commento che l’imprenditore piemontese che ha criticato le amministrazioni locali e definendo “vergognoso” il fatto di non riuscire a spostare da due anni il masso dalla Strada Provinciale 12 degli Alburni tra Castelcivita ed Aquara.
“Briatore – continua Palmieri (che due anni fa contribuì a sollevare il caso sui principali media nazionali) – troverà in me e nell’amministrazione di Roscigno piena disponibilità. Metto a sua disposizione lo stesso sito di Roscigno Vecchia, borgo antico patrimonio Unesco, sperando voglia dare fattivo contributo ad una terra martoriata“.
Come si fa a non dar ragione a Briatore. E purtroppo, nonostante i buoni intendimenti del Sindaco Palmieri, è opportuno ricordargli che le condizioni delle aree interne con quel masso c’entrano come il cavolo a merenda.
È inimmaginabile pensare che non si trovano le risorse per eliminare quel masso. In due anni bastava, che i due comuni, il la Comunità Montana e il Parco degli Alburni e la Provincia, se proprio vogliamo tener fuori la Regione, avessero tagliato qualche migliaio di euro di qualche “evento”, e incaricare qualche impresa con con un martello pneumatico lo avesse scomposto, se non lo si voleva trasportare ai bordi della carreggiata.
Ma purtroppo oggi i progetti che si presentano attraverso i fondi regionali ed europei sono tutti rivolti alla “salvaguardia” e alla “valorizzazione” dei prodotti tipici locali, feste patrimoniali, sagre ed eventi musicali, oltre che le luminarie e convegni sullo sviluppo del turismo, ma della salvaguardia del territorio, della difesa del suolo, del patrimonio boschivo, del consolidamento dei costoni rocciosi, degli argini dei torrenti e dei fiumi non se ne parla proprio, così come non si parla, o almeno è da anni che si parla del Grande Progetto di ripascimento della fascia costiera, senza seguire poi nei fatti.
L’indignazione di Briatore c’è tutta, così come c’è tutta anche la responsabilità degli amministratori che pur spendendo un fottio di Euro, si fanno cadere addosso le montagne addosso e altro ancora. E che dovrebbe venire a fare Briatore per certificare con la sua presenza una vergogna? Lasciamolo stare a Montecarlo e visto che si trova nei pressi della sua Cuneo si faccia un giro lungo i Fiumi Stura e Gesso e scoprirà che i loro corsi d’acqua sono completamente coperti da rocce e pietre che hanno letteralmente occupato tutto il greto, e così anche lui a conferma di quello che accade in Italia potrà rinforzare la sua indignazione.
Roscigno, 4 aprile 2017
LO SNOBISMO TIPICO DI CHI NON VIVE IN ITALIA…..LA VERGOGNA RIMANE MA NON COLPA DI UN SINDACO!