Ancora una volta i Partiti locali dimostrano di non essere maturi per una scelta e demandano tutto ai vertici provinciali.
Ancora non si riesce a dare il nome ai candidati a Sindaco di Battipaglia. Il Centro-destra sembrava avesse scelto Gerardo Motta, ma poi si sono avanzate altre candidature, quelle di Zara e di Tozzi; lo stesso è stato per il Centro-sinistra, che sembrava avesse indirizzato il suo interesse su Giovanni Santomauro.
La città capofila della piana del Sele, non riesce a darsi un “assetto”. Anni di contrasti e anni di “anarchia” politica, hanno fatto si che questa Città non potesse esprimere il meglio di se stessa e nonostante tutto, senza il benché minimo aiuto della sua classe dirigente, è riuscita a tenere testa e ad essere una realtà economica di primo piano sia in Provincia che in Campania, grazie ai suoi attivi e laboriosi cittadini.
Una serie di guerre guerreggiate impedisce anche la scelta dei Candidati a Sindaco, e mentre si parla e si sceglie tra veti incrociati e sgambetti, si riesce ad approvare progetti per centinaia di abitazioni. Battipaglia non finisce mai di stupire.
Il Centro-destra cittadino ancora una volta non ha saputo dimostrare la sua maturità scegliendo un candidato credibile da essere riconosciuto da tutti i partiti e partitini che lo compongono e ha demandato la scelta alla dirigenza provinciale. Così Gerardo Motta, Ugo Tozzi, Fernando Zara e adesso si aggiunto anche Renato Santese, saranno su un tavolo provinciale pronti ad essere “giudicati”. Qualunque sia la scelta sarà una scelta fuori contesto, fredda, senza possibilità di replica a sottolineare il grado di “sottomissione” che il popolo del Centro-destra vive. Sembrava che Gerardo Motta l’avesse spuntata ed ecco che “guastatori” fanno rimettere tutto in discussione, ben sapendo che sul tavolo provinciale potrebbe prevalere proprio perché ha un rapporto più che stretto con Edmondo Cirielli, che lo vorrebbe Sindaco a tutti i costi, opzionando i due collegi Provinciali Battipagliesi per Santese e per Zara, che diventerebbero un trio imbattibile.
E’ successa la stessa cosa anche per il Centro Sinistra, dopo una serie interminabili di incontri trattative riservate e non, con intromissioni intermittenti dei dirigenti provinciali, si è arrivati alla scelta di affidare a Giovanni Santomauro, voluto dall’Onorevole Tonino Cuomo, le sorti di guidare il popolo della sinistra, per strappare in questa fase di torpore del Centro-destra, un risultato strabiliante, ebbene, anche in questa circostanza, dopo che nella direzione cittadina del Partito Democratico si è consumato un voto, che a maggioranza più che qualificata ha indicato Santomauro candidato Sindaco, la minoranza guasta tutto e pretende le primarie. Si passa da una regola certa e consumata a una nebulosa, incerta e non codificata.
Nel mentre i piccoli Partiti scalpitano si moltiplicano i candidati a Sindaco, viene fuori Vito Santese, Aldo Zangaro, Pino Cuozzo, Cecilia Francese, quest’ultima stimatissimo medico, riuscirebbe a coinvolgere persone come Armando Liguori, che mai se lo sarebbero sognato di partecipare attivamente ad una competizione elettorale.
Due facce della stessa medaglia, che non lasciano presagire niente di buono. Si avverte nell’aria un clima di stanchezza per una campagna elettorale lunga e difficile, che sta sfiancando i candidati senza essere ancora candidati e mentre tutti si aspettano qualche sorpresa lo scontro sarà sicuramente tra Gerardo Motta e Giovanni Santomauro.