Ostetricia Battipaglia. Un documento-esposto ai NAS racconta di pazienti ammassate senza alcun decoro e privacy.
Scotillo della FISI/FIALS ha raccolto alcune formali denunce fatte da pazienti ai NAS, che evidenziano per i posti letto, conseguenza alla chiusura di Eboli, un mancato adeguamento alla nuova normativa dell’Atto Aziendale. Inviata una nota al DG ASL Giordano.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Un documento-esposto ai nas di FISI/FIALS su Ostetricia di Battipaglia: Chiusa Eboli, le pazienti ammassate senza alcun decoro e privacy. Vedendo la foto di una delle stanze dedicate alle partorienti viene da pensare ad un Ospedale di campo in tempo di guerra o ad un Ospedale del Burundi, con tutto il rispetto per il Burundi. Materassi rotti e consumati, arredi vecchi, letti in soprannumero e senza alcun dispositivo di sicurezza dettano una condizione che, oramai, nella ASL sta diventando un fattore comune.
Come in una “Repubblica delle Banane” ci si alza al mattino e dopo aver chiuso l’Ostetricia e la Ginecologia di Eboli si dispone un aumento dei posti letto della Ostetricia di Battipaglia “per carenza di posti letto ed adeguamento alla nuova normativa dell’atto aziendale” senza verificare se vi siano le condizioni igieniche, strutturali e di personale idonee, ammassando come “Vacche” partorienti e pazienti che devono essere sottoposti ad interruzione volontaria di gravidanza senza alcun decoro e privacy arrivando a ricoverare finanche nella sala parto.
“nella giornata del 13 marzo” esclama il Responsabile FISI/FIALS Rolando Scotillo “è stata depositata formale denuncia ai NAS su denuncia di alcuni pazienti che ci hanno riportato condizioni di ricovero indecenti come è visibile dalla foto. E’ stata inviata anche una nota di protesta al Direttore Generale a cui è stato chiesto di rivedere organizzazione e personale, bloccando l’aumento dei posti letto e convocando le parti sociali per trovare soluzioni idonee per le partorienti e per le donne che, dovendosi sottoporre ad una interruzione di gravidanza, chiedono più privacy e rispetto per le proprie condizioni.”
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Eboli 15/03/2017
Al Direttore Generale ASL SALERNO.
Al Direttore Sanitario ASL SALERNO.
Oggetto: aumento posti letto U.O. di Ostetricia e Ginecologia Ospedale di Battipaglia, contestazione.
Facendo seguito a precedenti missive inviate, allora, al Direttore Sanitario del P.O. di Battipaglia con le quali si contestavano suddivisioni di carichi di lavoro, carenze di organico O.SS. ed infermieristico ed esuberi di Medici ai sensi e per gli effetti delle normative vigenti (Decreto Commissari ad Acta 67) per ciò che attiene alla U.O. di Ostetricia e Ginecologia, la scrivente O.S. è venuta a conoscenza che i posti letto della U.O. in parola sono stati aumentati da n 23 a n 32 senza che vi sia a monte una relazione sui requisiti minimi strutturali ed organizzativi che possa garantire la certa qualità ed una congruità alle normative vigenti.
Tale relazione, alla base delle possibili autorizzazioni concesse dalle istituzioni preposte, deve assicurare per ciò che attiene ai requisiti minimi organizzativi l’esistenza del personale necessario per numero e tipologia. Nello specifico si espone che la U.O. di Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero di Battipaglia si suddivide su due ali (SX e DX), nell’ala SX vi sono n 7 stanze (a, b, c, d, e, f, g) di cui le ultime due (f, g) dedicate alla pratica dell’I.V.G. (interruzione di gravidanza volontaria) usate promiscuamente anche per i ricoveri di Ostetricia e Ginecologia ed alle cui pazienti non è garantito alcuna privacy o percorso dedicato e che in talunecircostanze vengono effettuati ricoveri anche in sala parto ove non sussistono condizioni idonee al ricovero. Le misure adottate dal datore di lavoro ASL SALERNO, quindi, per ciò che riguarda la U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Battipaglia e per ciò che riguarda l’aumento dei posti letto messo in atto diversi giorni fa (da 23 a 32) espongono a rischi dipendenti ed utenti su cui non è stata fornita alcuna informativa alle OO.SS., R.S.U. e agli R.L.S. aziendali. Per ciò che attiene al personale di Comparto per come previsto dal Decreto n 67/2016 “Provvedimento di definizione del fabbisogno di personale delle Aziende Sanitarie della Regione Campania” per n 32 posti letto necessitano n 5 OSS (32 x 0,15) nel mentre la figura è attualmente inesistente, n 17 infermieri (32 x 0,53) nel mentre sono attualmente in dotazione n 13 infermieri. Tale situazione è grave in quanto vi è un demansionamento della figura sanitaria dell’Infermiere che è costretto a mansioni non proprie alberghiere e di assistenza indiretta con rischio psicologico aggiuntivo non valutato secondo il decreto 81/2008 di burn out con depersonalizzazione e senso di frustrazione per come già denunciato allo scrivente da numerosi dipendenti. Per ciò che attiene al personale Medico, invece, vi è un utilizzo soprannumerario “strano”, infatti nel mentre vi è un fabbisogno stimato dal decreto 67 pari a 6 Medici (32 X 0,19) ve ne sono 17 a cui non è stato comunicato nessun procedimento di mobilità verso altre strutture né tanto più è stato ipotizzato un utilizzo diverso presso altre strutture carenti con grave danno per l’erario pubblico. Vogliano, pertanto, le S.V. in indirizzo immediatamente bloccare tutti gli atti e convocare le parti sociali per definire gli organici secondo la normativa vigente, attivare mobilità dovute e reperire il personale necessario dopo aver fatto valutare dagli uffici competenti se vi sono le condizioni strutturali che permettono l’aumento dei posti letto.
Distinti saluti.
Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali
Coordinamento Provinciale Salerno
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Eboli, 15 marzo 2017