Al Comune di Salerno si è presentato il nuovo gruppo consiliare Articolo 1-MDP. Messun pericolo per l’Amministrazione.
Al battesimo della nuova formazione politica composta da Consiglieri e un assessore di riferimento al Gruppo “davvero verdi” era presente anche l’On. Michele Ragosta. La nuova formazione politica ha rassicurato il Sindaco Enzo Napoli: “Saremo fedeli al Programma sottoscritto”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa del nuovo gruppo consiliare Davvero Verdi – Ecologia e Diritti – “Articolo 1 Movimento Democratici e Progressisti” al Comune di Salerno, composto dai consiglieri comunali Antonio Carbonaro e Giuseppe Ventura. All’incontro con i giornalisti erano presenti il deputato Michele Ragosta, l’Assessore comunale all’Innovazione e Politiche Giovanili, Mariarita Giordano, l’ex assessore comunale, Gerardo Calabrese e il coordinatore cittadino di Articolo 1-MDP Pasquale Petrucci.
«Al Comune di Salerno – spiega rassicurante il Deputato Michele Ragosta, ispiratore del Neo-Movimento Democratici e Progressisti di Salerno – il gruppo Davvero Verdi rispetterà l’accordo di programma con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Napoli e continuerà il suo impegno a sostegno dell’azione di governo della città».
«Stiamo condividendo il programma dell’amministrazione comunale – a sua volta ribadisce il Consigliere Comunale Antonio Carbonaro – e continueremo a farlo dando risposte ai cittadini e portando qualche idea nuova per la crescita della città.»
«È una nuova avventura – conferma Peppe Ventura – e sarà molto stimolante, cercheremo di essere inclusivi.»
«Questo nuovo soggetto politico – ha dichiarato l’Assessore Mariarita Giordano sottolineando la graniticitá del gruppo – nasce in discontinuità con il Partito Democratico e per accogliere chi è stato deluso dalla rottamazione proposta da Matteo Renzi. Sul piano locale, invece, restiamo fedeli al programma “Salerno 2020” sottoscritto con il sindaco Vincenzo Napoli. Quello che abbiamo iniziato continuerà nell’interesse della città».
Chi dopo la scissione che ha interessato anche il Partito Democratico salernitano si aspettava degli “effetti collaterali” si sbagliava. La rottura sembra essere solo una questione di collocazione, e sebbene la motivazione ufficiale è quella della mancata “rottamazione” che Matteo Renzi aveva promesso, programmato e sulla quale aveva puntato tutta la sua proposta politica, le ragioni vere sono ben altre e come a livello nazionale gli scissionisti ben consci di perdere il Congresso non hanno voluto rischiare poi di sostenere il vincitore Renzi, a livello locale come per il Governo Gentiloni, pur prendendo le distanze da Vincenzo De Luca, si assicura la sopravvivenza al Sindaco Napoli.
Una ricollocazione che rimette la “palla” al centro e costringe i deluchiani e il famoso “cerchione magico” a trattare, prendendo atto dei nuovi equilibri e aprendo una partita che assumeva sempre più il carattere di una “questione di famiglia“, intorno alla quale vi era sempre più un’aria politica asfittica.
Salerno, 11 marzo 2013