Dopo undici anni di attesa scatta il trasferimento ma la vertenza è ancora aperta.
Stipendi fermi da due anni. I lavoratori protestano: “Trattati peggio dei cinesi“.
di Francesco Faenza da “IL MATTINO”
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Per undici anni hanno atteso la nuova clinica. Ma quando sono arrivati alla terra promessa, si sono ritrovati senza soldi e senza certezze. L’incubo per i 54 dipendenti dell’ISES continua. Il trasloco alla casa del Pellegrino è finito. Ma il conto in banca resta vuoto. Ieri mattina è partito lo sfogo di alcuni impiegati: “Abbiamo perso tutto: due anni di stipendi, due anni di disoccupazione e di ammortizzatori sociali. Siamo venuti nella nuova sede e cosa è cambiato? Il commissario straordinario ci chiede ancora di lavorare gratis“.
Lo sconforto è il sentimento più diffuso. Le istituzioni non rispondono. Muta è l’ASL di Salerno: “Non sappiamo nemmeno se esiste più l’accreditamento regionale” spiegano all’ISES. Muto è il Comune di Eboli: “incontrerò il commissario Innocente la settimana prossima, ora non rilascio dichiarazioni” spiegava il sindaco Massimo Cariello ieri mattina.
Un atto di fede. Senza soldi. Cinquantaquattro educatori, fisioterapisti e impiegati si ritrovano alla stregua di un esercito di cinesi. Senza diritti. Senza paga. Senza certezze. “E’ dal 2015 che aspettiamo un po’ un sussulto di dignità. Ci hanno chiesto sacrificio. Lo abbiamo fatto. Ci hanno chiesto pazienza. Non ne abbiamo più. Ora ci hanno dato la nuova sede ma continuano a non pagarci. Siamo lavoratori. Ci trattano peggio dei cinesi, manco nelle fabbriche di inizio Novecento erano ridotti così male“.
La commissaria Innocente è impegnata a preparare la gara. Il sindaco Cariello è distratto dalle liti di maggioranza. “Bisogna dire – precisa Cariello – che ho compiuto un gesto storico, trasferendo l’Ises da piazza Pendino al centro di San Cosma e Damiano“. Con la storia, però, i dipendenti dell’ISES non portano soldi a casa. L’ultimo stipendio risale a febbraio del 2015. Il prossimo salario non ha nè una data nè una cifra.
Cariello aveva assicurato di aver parlato con Antonio Giordano. Il direttore generale dell’Asl avrebbe assicurato al sindaco che l’accreditamento dell’Ises (3,5 milioni di euro) era ancora disponibile. Cambiata la sede, nessuno parla più di soldi. Lavorate e non vi lamentate, è l’invito della commissaria straordinaria. “Abbiamo sentito tante belle rassicurazioni – spiegano i dipendenti -. Cambiata la sede, non è cambiato il nostro status. Lavoriamo gratis da due anni“. Sede nuova, vecchi problemi.
Effettuando una verifica dell’INPS, ai dipendenti dell’Ises mancano i contributi previdenziali dal 2002. Lasciare il palazzo in piazza Pendino è stato un evento importante. Tra qualche settimana l’avvocato Innocente bandirà la gara. Ma l’unica certezza è che a fine mese, i soldi degli stipendi non vengono accreditati. “A marzo inizia il terzo anno senza stipendio. Siamo un caso unico in Italia” concludono gli impiegati dell’Ises.
Eboli, 10 marzo 2017