Messaggio di augurio e di speranza del Presidente della Repubblica alla Città di Scafati e all’ex Consigliere Matrone.
La lettera a firma del segretario di Mattarella a seguito dell’invito rivoltogli da Matrone a visitare Scafati, all’indomani dello scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SCAFATI – Lo staff del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella scrive all’ex Consigliere comunale uscente di Scafati, di recente colpita dal provvedimento di Scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche, Angelo Matrone, il quale aveva chiesto al Presidente una sua visita a Scafati. Nessuna visita del Capo dello Stato, ma un augurio sincero che si riassumono nel messaggio di augurio e di speranza: “Speriamo che la cittadinanza di Scafati possa trovare le ragioni e la forza per la costruzione di un futuro migliore”. Che Matrone accoglie con grande soddisfazione: “Parole che mi rendono orgoglioso. Mattarella ha dimostrato che lo Stato è vicino ai cittadini”
Una lettera per augurare a Scafati “le ragioni e la forza per la costruzione di un futuro migliore”. A firmarla è Simone Guerrini, consigliere del Presidente e direttore dell’ufficio di segreteria del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che così ha risposto alla nota che, lo scorso 12 febbraio, Angelo Matrone aveva scritto all’inquilino del Quirinale. L’ex consigliere comunale di Scafati, infatti, si era appellato a lui per ricevere un segnale per ripartire e ritrovare il volto pulito di una città ora smarrita. Parole che, evidentemente, devono aver colpito il Presidente che, lo scorso 16 febbraio, ha dato mandato al dottore Guerrini di rispondere all’esponente politico della provincia di Salerno.
Una lettera che non ha potuto che soddisfare Matrone: “Questo è il segno che lo Stato c’è ed è attento ai suoi cittadini. La risposta del direttore dell’ufficio di segreteria del Presidente è per me motivo d’orgoglio e deve esserlo per l’intera comunità scafatese. Mattarella si è interessato due volte della nostra città negli ultimi mesi: la prima è quando ha firmato lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche, la seconda per augurare ai cittadini di questa terra tutta la forza possibile per costruire un futuro migliore”.
E da qui, secondo Matrone, bisogna ripartire: “Serve fare tesoro di queste parole e ricominciare a voltare pagina per davvero. Al Presidente Mattarella non possiamo fare altro che rinnovare il mio invito a visitare la città, magari quando la sua agenda istituzionale lo porterà a Napoli in Campania. Scafati ha bisogno di lui e dei simboli dello Stato per ritrovare la bussola della legalità”.
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“…le ragioni e la forza per la costruzione di un futuro migliore”, è sicuramente un messaggio incoraggiante, di speranza, tuttavia, poiché la speranza è sempre l’ultima a morire noi non vorremmo morire prima della speranza. La storia di Scafati non è dissimile a quella di tante altre Città della Campania e del Sud se si vuole accoppiarle al fenomeno della Camorra o delle Camorre che ci tormenta e che frena ogni processo economico e sociale, arrivando per ognuno di noi fino ad essere consapevoli di doverci convivere. Una maledetta sorta di rassegnazione che non sazia affatto la nostra sete di libertà rispetto ad ogni forma di delinquenza che ci opprime e addirittura gareggia o si “affianca” allo Stato e alle sue promanazioni: Istituzioni nazionali, regionali, comunali e via via il resto.
Una condizione quella di Scafati che non può essere liquidata con una lettera, vieppiù sapendo le storiche ritirate che si sono adoperate e rispetto alle mancate battaglie per affrontare e sconfiggere definitivamente le Camorre e i costumi radicati a questo fenomeno. Purtoppo troppo spesso si è giunti a provvedimenti di tali specie e troppo spesso non si è centrato gli obiettivi, finendo nel contempo per fare un piacere alla Camorra, nel momento in cui non si è riusciti a far emergere quelle connivenze che ci sono e che quei provvedimenti non hanno saputo affrontare.
La Camorra o le Camorre, esistono e come e imperversano quotidianamente in lungo e in largo in tutti i settori economici della società fino a semmai condividerne obiettivi e progetti con altrettanti uomini dello Stato e delle istituzioni ai vari livelli oltre che di ampi settori della Politica tutte energie DEVIATE che parallelamente realizzano un substrato melmoso ma ricco e remunerativo che coinvolge tutto e tutti, e se da una parte è fonte di ricchezza per gli schifosi, dall’altra è una mortificazione per tutti i cittadini onesti che stentano a vivere e anzi sopravvivono fortificati solo dalla loro onestà e dalla loro morale.
Un’occasione persa per Mattarella che al contrario poteva, con la sua presenza, incoraggiare i BUONI, e dare una botta ai CATTIVI, e specie dopo lo scioglimento per infiltrazione camorristica del Consiglio comunale di Scafati, che egli stesso ha ordinato, raccomandando alla Commissione straordinaria e quella dell’accesso agli atti, di fare in fretta e non come per altri casi come Pagani o ultimamente Battipaglia, per le quali ancora attendiamo quali siano stati i coinvolgimenti e chi erano i coinvolti.
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Ecco il testo integrale della lettera inviata dal Quirinale ad Angelo Matrone.
Gentile signor Matrone,
il Presidente della Repubblica mi incarica di ringraziarLa per il cortese invito a visitare il comune di Scafati.
Pur comprendendo e apprezzando le ragioni poste a sostegno della richiesta, il Capo dello Stato si rammarica di non poter accogliere al momento il Suo invito, a causa di un’intensa agenda istituzionale già programmata. Le assicuro, comunque, che la Sua richiesta sarà tenuta in considerazione qualora in futuro si presenti una favorevole occasione.
Con l’augurio che la cittadinanza di Scafati possa trovare le ragioni e la forza per la costruzione di un futuro migliore, il Presidente Mattarella Le invia i più cordiali saluti, ai quali sono lieto di aggiungere i miei personali.
Scafati, 2 marzo 2017