Rigettato il ricorso. Confermata la trasparenza degli atti del Comune di Eboli nell’affidamento del bar del Palasele.
Il TAR della Campania, sezione staccata d Salerno, ha infatti rigettato il ricorso presentato dal vecchio gestore del bar, che non era risultato più aggiudicatario del servizio in seguito al nuovo bando comunale.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – I giudici del TAR confermano la trasparenza degli atti del Comune di Eboli nell’affidamento del servizio bar all’interno del Palasele. Il TAR della Campania, sezione staccata d Salerno, ha infatti rigettato il ricorso presentato dal vecchio gestore del bar, che non era risultato più aggiudicatario del servizio in seguito al nuovo bando comunale.
«Non avevamo alcun dubbio che il TAR potesse dare ragione al Comune di Eboli – commenta il sindaco, Massimo Cariello -. La trasparenza degli atti è una nostra priorità, sapevamo che il Comune aveva portato avanti le procedure nella legalità e soprattutto guardando al bene collettivo dei cittadini ebolitani e l’ultimo esempio è una dimostrazione di questo nostro modo di guidare la città, in maniera del tutto trasparente».
Sulla stessa lunghezza d’onda il vicesindaco con delega al patrimonio, Cosimo Pio Di Benedetto: «I giudici amministrativi hanno dato ragione sia alle scelte dell’Amministrazione comunale, sia alle attività degli uffici patrimonio e contenzioso. Per il TAR, è stato legittimo, da parte del Comune, intimare al vecchio gestore di lasciare i locali del bar all’interno del Palasele, in quanto il vecchio gestore risultava moroso ed inoltre non risultava aggiudicatario del servizio, andato per bando ad un altro operatore».
Una morosità, quella del vecchio gestore che ha presentato ricorso, la società FI.MO., che assume un rilievo pubblico, in quanto il debito si è formato nei confronti del Comune di Eboli. Il ricorso del vecchio gestore è stato rigettato in ogni sua parte. Per i giudici, i lavori di manutenzione hanno fatto registrare un costo notevolmente inferiore al canone di 14 mila euro che il vecchio gestore avrebbe dovuto versare al Comune. Un canone che, per bando, doveva essere versato prima dell’avvio del servizio, condizione mai realizzatasi.
Eboli, 28 febbraio 2017