Incontro istituzionale Sindaco di Salerno Napoli – Presidente Consorzio Area Sviluppo Industriale di Salerno Visconti.
Cordiale e proficuo il primo incontro tra il no-Presidente ASI e il Sindaco della Città capoluogo, per sottolineare lo spirito di collaborazione e continuità delle politiche “di straordinaria trasformazione” adottate negli ultimi anni. Si inaugura una nuova stagione?
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Il neo presidente del Consorzio Asi, Antonio Visconti ha incontrato, nel pomeriggio di ieri, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli a Palazzo di Città, a pochi giorni dalla sua nomina, avvenuta lo scorso 15 febbraio scorso. L’incontro era tra i primi appuntamenti messi in agenda da Visconti e solo per impegni istituzionali del sindaco, si è tenuto nella giornata di ieri.
«Il Comune di Salerno – spiega il neo-Presidente del Consorzio Area Sviluppo Industriale Antonio Visconti – rappresenta il soggetto capofila, l’attore più importante in quanto per noi esempio da seguire per la straordinaria trasformazione di questi anni che prosegue grazie ad un discorso di proficua continuità».
Per il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli invece «È necessario che le aree industriali vengano promosse ed ottimizzate, occorre dare il giusto sostegno a tutti quegli operatori che, nonostante la crisi, hanno resistito. Ciò può avvenire attraverso la mappatura delle aree disponibili e la ridefinizione dei perimetri urbanistici anche alla luce del rinnovato contesto che si è andando definendo in questi anni».
L’incontro si immagina sia solo il primo di una lunfga serie di altri che devono necessariamente seguire per restituire un ruolo propositivo, di supporto e di sostegno alle imprese e alle aziende produttive che operano nelle Aree ASI, pensando di modificarne anche l’approccio con nuove mpdalità di confronto e nuovi regolamenti che no siano più recepiti dagli associati come cappi e vincoli “leonini”.
Il compito di Visconti, tra l’altro originario di Battipaglia, non è facile ma è sicuramente interessante specie se si affronta le questioni che sono emerse nel passato rispetto alle trasformazioni che le aziende hanno dovuto necessariamente subire per seguire l’economia e i mercati della così detta “era moderna”, quella che consente anche a piccole aziende di interfacciarsi con il mercato globale e per questo essere supportate da processi dinamici lontano dalle pastoie burocratiche che ne hanno caratterizzato negli anni l’azione.
Salerno, 25 febbraio 2017