Bufera sul DG ASL Sa Cantone, finito nelle maglie della giustizia a Napoli. Il mondo politico insorge e si divide.
Ciarambino del M5S, sulle Nomine non per meriti ma per fedeltà investe l’Anac: «De Luca rimuova il manager del Ruggi». Gambino di FdI da garantista: «Alle richieste di dimissioni da parte dai “moralisti a giorni alterni”, esprimo solidarietà a Cantone per gli attacchi beceri».
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – «Chiediamo la rimozione del direttore generale dell’ospedale Ruggi di Salerno, Nicola Cantone, – a parlare è il capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino prendendo spunto dall’inchiesta de La Repubblica e annuncia anche una richiesta di atti su tutte le nomine effettuate da De Luca in sanità per verificarne i requisiti, ritenendo che la vicenda del direttore generale deve essere chiarita – perché rinviato a giudizio in merito all’attestazione di un presunto falso titolo per ottenere l’idoneità alla nomina. Sulle nomine fatte da Vincenzo De Luca ci sono ogni volta nuove criticità: indagati, rinviati a giudizio, condannati per danno erariale, nominati dal presidente ai vertici di ospedali e Asl con una legge a suo uso e consumo, che gli ha consentito di esercitare una vera e propria spartizione di poltrone in sanità senza alcun filtro di trasparenza e meritocrazia. – chiede la Ciarambino riferendosi sempre all’inchiesta – Cos’altro deve accadere per dare ragione alla battaglia del M5S sulla scandalosa legge di De Luca?
La vicenda del direttore generale devessere chiarita – afferma – per sgombrare il campo da sospetti e restituire serenità è giusto che faccia un passo indietro. Non possiamo attendere gli esiti della magistratura, è una questione di opportunità. Il presidente De Luca, al momento dell’approvazione della contestata legge sulle nomine in sanità, aveva dichiarato in Consiglio regionale che si sarebbe assunto la responsabilità personale di ogni nomina effettuata – sottolinea Ciarambino – e allora passi dalle chiacchiere ai fatti, registri il rinvio a giudizio del manager e lo rimuova immediatamente per ragioni di opportunità e trasparenza.
Tra l’altro – aggiunge Ciarambino ricordando le vicende che hanno portato alla nomina del Primario del Reparto di Cardiochirurgia per l’occasione “dimezzato” e del quale anche POLITICAdeMENTE ane trasse in articoli dal titolo “https://www.massimo.delmese.net/105178/cardiochirurgia-dimezzata-coscioni-incassa-e-primario-il-m5s-denuncia/” e “https://www.massimo.delmese.net/103773/la-cassazione-restituisce-lonore-al-neurochirurgo-del-ruggi-luciano-brigante/” , nei quali si evidenziava come e con quali metodi il Cantone gestisse l’Azienda Sanitaria Universitaria di Salerno, – il Ruggi di Salerno è l’ospedalale dove ha trovato un posto al sole Enrico Coscioni, consigliere alla sanità del presidente De Luca, coinvolto in una grave inchiesta su tentata concussione nominato proprio dal dg Cantone primario facente funzione della cardiochirurgia, un reparto fotocopia caso unico in Italia. Senza dimenticare che nella lista dei miracolati cè anche Patrizia Boldoni, ex presidente di Scabec – ricorda ancora la Ciarambino – dimissionaria per un pignoramento di 2 milioni di euro per evasione fiscale e pronta ad essere recuperata dal presidente come consigliere ai beni culturali. Se la nomina ci sarà, abbiamo già pronto un esposto all’Anac.
Il livello di degrado in cui De Luca sta precipitando le istituzioni regionali non è più tollerabile. E uno spaccato inquietante che dimostra quello che il M5S da mesi denuncia – evidenzia il capogruppo – tutte le nomine del presidente De Luca non rispondono a criteri di merito, bensì di fedeltà. Dai trombati alle elezioni fino a chi gli ha aperto il proprio salotto ed amicizie in campagna elettorale – fa notare – tutti hanno diritto a qualche ricompensa da parte di De Luca, che usa le istituzioni per distribuire mance e prebende. La questione delle nomine è oramai uno scandalo sotto gli occhi di tutti. Abbiamo chiesto un parere all’Anac – conclude Valeria Ciarambino – per verificare se i criteri di legge che stabiliscono l’incompatibilità per gli eletti e per la pubblica amministrazione siano applicabili anche ai consiglieri del presidente, su cui oggi gravano più ombre che luci.»
Alle bordate della Ciarambino e del Movimento 5 Stelle fa da contr’altare la posizione del Consigliere regionale e capogruppo Alberico Gambino, il quale non solo prende le distanze da eventuali processi mediatici relativamente al Rinvio a Giudizio di Cantone, ma ne tesse anche lodi professionali, che, evidentemente, nessuno mette in discussione, tuttavia, avendo un profondo rispetto per la Giustizia in generale, ma purtroppo non per i suoi tempi, anche POLITICAdeMENTE prende le distanze da quel tipo di processi, tuttavia non si può non fare a meno di condannare, invece, dal punto di vista politico e amministrativo gli atti che Cantone da General manager ha prodotto, come la recente nomina a Primario del Consulente per la Sanità del Governatore De Luca ed ex Consigliere Regionale ed ex Componente della Commissione Sanità della Regione Campania Enrico Coscioni, spaccottando e dimezzando il Reparto di Cardiochirurgia ottimamente diretto dal Dott. Jesu, e come il provvedimento disciplinare postumo e tardivo nei confronti dell’ex Primario di Neurochirugia del Ruggi Dott. Brigante Luciano, maliziosamente “confezionato” tanto maliziosamente da pensare sia intervenuto per evitare che questi potesse partecipare al Concorso da Primario velocemente bandito e altrettanto assegnato, nonostante nel frattempo fosse intervenuto un pieno proscioglimento da parte della Suprema Corte di Firenze per i fatti addebitati al Dott Brigante.
Provvedimento disciplinare tra l’altro, firmato non dal Direttore Generale ma dalla commissione stessa, che già nelle premesse formulava giudizi perentori e di colpevolezza, ignorando l’invito del Gip a rimuovere gli ostacoli e reinserire nel posto di lavoro Brigante, facendo accrescere il sospetto di una macchinazione per “liberarsi“, di una persona evidentemente sgradita, facendo precipitare la produttività del Reparto di oltre il 50% in termini numerici ed in termini qualitativi, come si evince dagli stessi report dell’Azienda. Il tutto, mentre l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona versa in condizioni pietose. È per questi motivi che il DG Nicola Cantone deve dimettersi o essere rimosso, e non per il Rinvio a Giudizio. È per come egli interpetra il ruolo e per le modalità con le quali lo esercita che solo nei casi citati ha palesemente dimostrato. Ruolo e modalità che vanno da una parte ad “eseguire” direttive amiche e dall’altra a “colpire” chi non rientra nel famoso cerchio magico come la Ciarambino del M5S ipotizza.
«L’inserimento nella lista dei manager nominabili alla Direzione delle AA.SS.LL. campane – scrive in una nota il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Alberico Gambino che interviene in merito al invio a giudizio del DG Cantone – avviene sulla scorta di requisiti certificati e verificati dalla Regione. Nel caso dell’Avvocato Nicola Cantone tanto sarebbe avvenuto non solo sulla scorta di una direzione di una clinica, oggi sottoposta a verifica di veridicità da parte della magistratura inquirente, ma anche in quanto funzionario di qualifica direttiva della Pubblica Amministrazione per oltre 8 anni. Solo maggiori e più certosini approfondimenti negativi da parte della Regione Campania, relativi alla totalità dei requisiti posseduti per la nomina, possono, dunque, inficiare l’incarico conferito all’Avv Cantone quale Direttore dell’Azienda “Ruggi D’Aragona” di Salerno.
Ad oggi tanto non è avvenuto, – prosegue Gambino – per cui il gruppo Regionale di FDI, considerando fuori luogo ed incomprensibili le intempestive richieste di dimissioni pervenute dai “moralisti a giorni alterni”, esprime solidarietà all’Avvocato Cantone per gli attacchi beceri che sta subendo e si augura che la sua opera di riorganizzazione dell’Azienda Ospedaliera “Ruggi D’Aragona” prosegua senza tentennamenti e senza condizionamenti. Questo perché il Gruppo Consiliare FDI non ha mai partecipato, né mai lo farà, a “campagne contra personam” sulla scorta di “semplici indagini non ancora sottoposte al vaglio giudicante di primo grado” o, peggio ancora, in virtù di un doppiopesismo bieco che condanna a priori “la pagliuzza a Salerno o a Napoli” ed assolve “la trave a Roma”.»
Rispetto al passato, – aggiunge ancora l’On. Gambino – oggi, l’Azienda Ruggi D’Aragona è retta con competenza, passione e qualità di comportamenti grazie all’opera, unanimemente riconosciuta, di. Nicola Cantone ed è questo ciò che interessa ai cittadini. – E conclude – L’accertamento di eventuali “deficienze di requisiti”, che rappresentano l’unico motivo per la revoca di una nomina, compete ai competenti Uffici Regionali e viene sviluppato sulla scorta di “valutazioni amministrative e tecnico-giuridiche” che non si prestano “a populismi di facciata”.»
Napoli, 23 febbraio 2017