Presentazione a Eboli nella Biblioteca Comunale Augelluzzi, di “2010-2015 Cronache di un cambiamento” di Gravagnuolo.
IL racconto giorno dopo giorno di eventi mondiali, nazionali e locali, che definisce i contorni di un mondo nuovo, raccontando eventi, fatti e circostanze. Un’analisi intelligente delle dinamiche di un cambiamento ritenuto “accelerato”, e a Eboli lo fa parlandone con Scotti, Celli e Conte.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Questa sera, mercoledì 22 febbraio, alle ore 18.00, presso la Biblioteca Comunale Simone Augelluzzi, ex Complesso Monumentale San Francesco di Eboli, è stato presentato “2010-2015 Cronache di un cambiamento” di Luigi Gravagnuolo.
Coordinati dal giornalista Edoardo Scotti, ne hanno discusso con l’autore e alla presenza dell’editrice Stefania Spisto:
- il Sindaco di Eboli Massimo Cariello;
- padre Giuseppe Celli, frate minore cappuccino;
- l’on. Carmelo Conte, già Ministro della Repubblica alle Aree Urbane.
“2010-2015 Cronache di un cambiamento” di Luigi Gravagnuolo, è il racconto giorno dopo giorno, degli eventi mondiali, nazionali e locali definendone anche i contorni di quel mondo nuovo che ormai sembra aver preso eventi, fatti e circostanze. Un’analisi intelligente e profonda delle dinamiche di un cambiamento ritenuto “accelerato”. Parallelamente al cambiamento “oggettivo“, Gravagnuolo ha offerto anche la narrazione del cambiamento “soggettivo” che ha travolto la società, nella convinzione che si tratti di una storia comune. Ma veramente è una storia che ha seguito gli eventi naturali delle cose o ha sorvolato “superficialisticamente” i processi delicati che ogni cambiamento attraversa?
E ancora è stato utile l’archiviazione delle esperienze ritenute, dalla cronaca recente e non la Storia, negative lasciando ad una gregarismo massificante indicare una strada, che man mano si sta percorrendo, riduce di fatto tutti i margini democratici e annulla tutte le conquiste, oltre che traccia un solco sempre più profonda tra il vacuo e la cultura, tra la ricchezza di pochi e la povertà dei tanti, tra i valori e il pressappochismo realistico, tra morale e spregiudicatezza?
«Il racconto di un’esperienza politica e amministrativa vista dal basso – Dichiara dal canto suo l’On. Carmelo Conte, protagonista di stagioni politiche esaltanti e attento osservatore dei cambiamenti della società, ivi compreso dei così detti “tempi moderni” – e in cui l’obiettivo non è agiografico ma di riflessione e proposta, come quello del libro di Gravagnuolo, rende il passato una fonte di insegnamento per il futuro. È un passato che non passa».
Eboli, 22 febbraio 2017
Hanno fatto a pugni per entrere….la gente stanca di chiacchiere.
Carmelo cariatide della prima Repubblica vuole il figlio nella terza.
Iniziamo bene, ma mon sarà cosi.