“Vogliamo una Città bella e sicura”, è il titolo del documento programmatico dei Socialisti ebolitani per la Città.
Il coordinamento cittadino del PSI, definisce prodramma e tappe, mentre si svolge il tesseramento sezionale straordinario e si prepara al Congresso Nazionale di Roma del 18 e 19 marzo prossimo.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il coordinamento sezionale riunitosi nella serata del 9 febb, – si lefgge in una nota del PSI locale – ha preso atto dell’andamento del tesseramento straordinario, che servirà come riferimento politico al prossimo Congresso Sezionale che si terrà nel mese di aprile c.a., dopo aver celebrato quello Nazionale del 18 e 19 marzo a Roma. Grande soddisfazione è stata espressa per linsediamento in Federazione del Coordinamento Provinciale Donne Socialiste, a cui aderiscono come socialiste ebolitane, Antonella Caputo, Venusia Mazzara e Antonietta Quaranta. Dopo una analisi politica ad ampio raggio, poi, è stato elaborato un documento dal titolo emblematico: “Vogliamo una Città bella e sicura”
La situazione politica internazionale dal nostro punto di vista è peggiorata e la vittoria di Donald Trump negli USA, della Brexit in GB, dei rigurgiti nazionalisti e protezionistici lepenisti francesi e italiani (Salvini/Meloni/Grillo) e non solo, la stessa politica russa post occupazione della Crimea, ma anche il terrorismo internazionale, la difficoltà europea di gestire il fenomeno dellimmigrazione insieme ad una crisi profonda della globalizzazione e della politica monetaria mondiale, stanno creando un clima di incertezze e preoccupazioni generali e non si intravede nell’immediato un bagliore di ottimismo. La stessa grave crisi politica si registra anche livello nazionale ed il post referendum ci ha lasciato un panorama fosco, tetro e pieno di contraddizioni.
La prima cosa che vogliamo evidenziare sia a livello nazionale che locale è la grave crisi in cui versa la cosiddetta politica movimentista e “la politica delle liste e movimenti civici“.
Son passati molti mesi dalla elezione dell’Amministrazione Cariello e non riusciamo a capire come è, attualmente, politicamente orientata sia la maggioranza che la minoranza. E chiaro ed evidente che il risultato elettorale, può essere declassificato come una vittoria A-partitica di Massimo Cariello ed una sconfitta A-partitica di Antonio Cuomo, ma oggi, la maggioranza delle “personali collocazioni Civiche” non si identifica più in niente e se Cariello si dichiara moderato, centrista con alleanze di dx ad Eboli, poi viene eletto in Provincia in uno schieramento chiaramente di centro-sinistra. Si aggiungano Consiglieri comunali ed assessori che si vanno intruppando in Partiti o pseudo tali, il tutto solo per distogliere lattenzione dalle gravi carenze politico-amministrative della Città. Insomma una grande confusione politica che non onora la grande tradizione ebolitana. Il clima generale nel Paese non è buono, e per questo che invitiamo i nostri concittadini ad una inversione di tendenza.. I movimentismi più o meno civici consentono a individui con scarsa e grave carenza di orientamento politico e senza alcun bagaglio culturale e ideologico, di intrupparsi in organizzazioni che poi nel tempo scompaiono. Basta vedere cosa sta accadendo nella nostra Capitale.
Noi riteniamo che oggi vanno rivalutati i Partiti (tutti), eliminando gli errori anche gravi del passato; solo organizzazioni politiche serie e radicate nella storia, hanno la possibilità di essere Identificati, di fare selezione, di formare quadri, di elaborare programmi e trovare soluzioni idonee ai problemi sconfiggendo il populismo ed il qualunquismo che sono fra i mali peggiori della nostra attuale società
L’ulteriore perdita dell’Ufficio del Giudice di Pace, dopo il declassamento del Tribunale è un altro duro colpo alla Città, come lautoritaria assegnazione della cosiddetta “Casa del Pellegrino” con chiara destinazione duso e finanziamento dedicato, ad una strana società o cooperativa che dovrebbe rilevare lassistenza di una 20.ina di pazienti con varie disabilità, con un affidamento temporale strano (tre mesi o 5 anni?), con un impegno economico a rischio se è vera la notizia dei debiti milionari della vecchia gestione dellISES, il pericolo di un contenzioso economico molto oneroso con la Regione; tutto ciò aggiungendo la sottrazione all’uso e alla fruizione pubblica di un bene invece destinato alla collettività, non ci consentono di condividere questa scelta, al di là della problematica collegata alla salvaguardia dei posti di lavoro.
La situazione di dissesto delle strade cittadine è grave quasi quanto la gravissima situazione della Sicurezza; abbiamo condannato il vile atto incendiario e solidarizzato con Cariello ed i cittadini colpiti, ma i tanti furti, scippi ed aggressioni ad inermi cittadini, stanno rendendo la nostra citta’ molto insicura.
Non ci resta che sperare in una presa datto, da parte dellamministrazione, della carenza strutturale della sua azione amministrativa e in uno scatto d’orgoglio della cittadinanza di fronte alla balbettante gestione della cosa pubblica. Noi socialisti – conclude la nota – continueremo ad essere vigili, e a proporre, come faremo nei prossimi mesi, soluzioni alternative e riformiste alle perduranti carenze che registriamo, consci del fatto che la protesta senza proposta non aiuta la nostra città.
Eboli, 10 febbraio 2017
programma: CHHIù CAS ABBUSIV HHO PRAT!!!
a proposito di lottizzazione abusiva al prato: lo sapete che c’è un assessore che abita nel rione prato???? ed è cieco !!!non vede niente!!! però potrebbe essere una buona notizia per un magistrato!!
Per avvelenata : è inutile che ti stupisci, è risaputo che questi politicanti ebolitani da quattro soldi si “impegnano” per Eboli solo a parole ; nei fatti invece pensano solo ai porci comodi loro, a piazzare parenti e affini dal punto di vista lavorativo, ad erogare finanziamenti pubblici comunali per qualche ente fittizio che non è altro che qualche contenitore vuoto attraverso cui far transitare i soldi; o peggio ancora sono impegnati a lottizzare e poi costruire abusivamente su qualche suolo agricolo destinato poi però ad ospitare ville con vasca idromassaggio.