Sindaco di Eboli Cariello e l’assessore Ginetti, in conferenza stampa, hanno presentato lo Sportello Amianto.
Lo “Sportello Amianto”, per per agevolare, assistere e accompagnare il cittadino in tutti i passaggi burocratici utili alla rimozione dei manufatti in Amianto. Cariello: ”La nostra Amministrazione si prefigge come punto cardine di tutelare l’ambiente e la salute cittadini!”
di Marco Naponiello
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – La situazione riguardo allo smaltimento dell’eternit (prodotto dal 1901 dall’azienda belga Etex) e dell’amianto complessivamente in Italia non è di certo facile, anzi vive di una perenne criticità. Le ricerche effettuate da parte di istituti pubblici come privati fanno risaltare come la situazione non sia per nulla rosea, infatti sia il famigerato eternit in particolare ma più in generale di amianto utilizzato nelle coperture immobiliari nella nostra Penisola, residuano all’incirca 30 milioni di tonnellate da rimuovere ancora (nonostante gli sforzi di sensibilizzazione tramite campagne pubblicitarie mirate negli ultimi anni), su un totale di 100 milioni di metri quadri di coperture.
Già dagli anni sessanta, alcune ricerche dimostrarono come la polvere sottile di amianto, causata dall’usura dei solai ed usata come materiale per i selciati, provocasse patologie gravi tipo l’asbestosi e una grave forma di tumore, il mesotelioma pleurico, generato dalla inalazione delle polveri sottili. Ma Eternit e Fibronit, le aziende leader del settore continuarono tuttavia a produrre manufatti sino all’anno 1986, e le conseguenze esiziali furono pagate soprattutto dalle loro maestranze
Casi seguiti di cronaca nostrana al riguardo si sono moltiplicati nei lustri recenti, con procedimenti penali e richieste di risarcimento danni in sede civile: citiamo il più famoso come esempio, quello di Casale Monferrato, dove uno stabilimento metallurgico disperdeva la polvere di amianto nell’ambiente cittadino, e dopo alcuni decenni (la malattia ha un periodo di incubazione di 30 anni), coloro i quali ebbero la disgrazia di dimorare nelle zone attigue all’opificio negli anni ’80, ne iniziarono purtroppo a pagare l’amaro dazio. Difatti, tra il 2009 e il 2011 sono stati registrati 128 nuovi casi di contaminazioni, e nella sola provincia di Alessandria si contano pressappoco 1.800 morti per esposizione ad amianto.
Ma il dato davvero agghiacciante e che queste cifre vengono arrotondate per difetto, difficile è allora una reale quantificazione del insalubre fenomeno e dunque vari Enti Locali nazionali, si stanno preventivamente muovendo in proposito per agevolarne la definitiva rimozione di questi vetusti manufatti edili, cercando di evitare o limitare cosi che una simile pestilenza continui silenziosamente ad uccidere cittadini inermi, una falcidia endemica di lavoratori, residenti, con costi sociali altissimi.
Ed è per questo motivo che anche il Comune di Eboli ha predisposto uno specifico ufficio online al riguardo, denominato appunto ”Sportello Amianto”, per accompagnare i nostri imprenditori, ed i concittadini nei passaggi procedurali di smaltimento.
Ma cosa fa in concreto lo Sportello Amianto?
- Istituisce ed aggiorna l’elenco dei procedimenti dei manufatti contenenti amianto presenti sul territorio comunale:
- Fornisce informazioni sulla documentazione da presentare al Comune e all’ASL nel caso di bonifica;
- Fornisce informazioni per le pratiche di rimozione e smaltimento
- Assiste il cittadino per la richiesta di contributo economico per la rimozione
- Promuove attività di informazione e sensibilizzazione
Veniamo pertanto alla conferenza stampa con i rappresentanti del comitato cittadino “Togliamoci l’Amianto dalla testa”, presenti in aula insieme ai rappresentanti istituzionali.
Inizia Silvana Scocozza a ringraziare gli astanti ed in particolar modo l’Ing. Giuseppe Barrella, capo ufficio tecnico assente per motivi personali, e nel suo consueto ruolo di moderatrice ha introdotto i vari relatori giornalieri sull’argomento oggetto della discussione, passando in primis la parola all’assessore all’ambiente Ennio Ginetti, il quale nel suo prologo ha sottolineato con orgoglio la primogenitura in tutta la Provincia verso tale tematica, ovvero della sensibilizzazione del cittadino tramite l’attivazione dello sportello online propaggine dell’Ufficio Ambiente.
”Sono oltre 30 gli edifici bonificati, 14 ordinanze in corso e 37 relazioni tecniche – dettaglia l’assessore Ennio Ginetti – – ufficio che si prefigge di dare le maggiori indicazioni possibili al cittadino, al sud ne siamo pieni ma siamo anche contro gli inutili allarmismi. Noi in collaborazione in particolar modo con l’ASL cerchiamo di ovviare al problema, badando bene che il problema stesso non riguarda tutti i beni immobili insistenti, infatti alcuni edifici possono essere monitorati con incapsulamenti o sostituzioni di solai, senza dimenticare gli incentivi messi a disposizione del comune, ed il cittadino in determinati orari potrà recarsi all’ufficio ambiente per i chiarimenti del caso, sperando di essere di esempio per altri Comuni viciniori a tutela della bellezza del nostro territorio, abbiamo creato una struttura utile alla cittadinanza!”
Ennio Ginetti in chiusura di conferenza stampa ha sottolineato come: ”Gli immobili di proprietà comunale sono stati tutti bonificati!” Appresso l’ing. Anna Grimaldi, nella doppia veste di ispettore ambientale e di componente del comitato civico presente tra i banchi, ha vivamente ringraziato dell’impegno l’Amministrazione Cariello, ponendo di contro l’accento sul problema della sensibilizzazione popolare, avverso la sottovalutazione strisciante della tematica imperante nell’opinione generale, la quale può essere volano di diverse patologie collegate: ”Questo è soltanto un punto di partenza, dobbiamo cambiare la cultura complessiva in proposito, sensibilizzando sia i politici, ma anche i tecnici e la popolazione. Auspico una disponibilità per fare corsi da ispettore ambientale come fatto da me, cerchiamo di rimuovere le cause che causano tali disagi!”
Massimo Cariello Sindaco di Eboli, nelle proprie abituali conclusioni di rito, ha preliminarmente ed in seguito in ogni sua incidentale, evidenziato l’importanza della sensibilizzazione sul problema della bonifica amianto e la sinergie tra enti preposti, per la salvaguardia dell’ambiente, della salute e le eccellenze del territorio.
Egli insieme ai ringraziamenti dovuti agli attori principali dello sforzo messo in campo, in particolar modo al suo assessore all’ambiente, ha tenuto come i suoi predecessori nella relazione odierna di evidenziare che siamo in una sorta di “anno zero” delle bonifiche.
Di seguito il Sindaco Cariello ha rammentato le prime riunioni con il comitato “Togliamoci l’amianto dalla testa” e l’importanza contestuale dell’affrontare seriamente il problema: ”Fortunatamente dal ‘92 con una normativa ad hoc vi è stato un cambio di passo in tal ambito; molti edifici costruiti negli anni’70 e ’80 presentano queste emergenze era prassi usare tali materiali, noi abbiamo trovato un Ente comunale sull’orlo del baratro, ma nonostante tutto saremo sempre vicini ai cittadini attivi che vorranno darci una mano su tali tematiche, in specie con una campagna di prevenzione capillare fatta con tutti i mezzi!”
Cariello auspica che nel prossimo quinquennio si crei una sensibilizzazione popolare vera su tale emergenza ambientale, insieme all’ASL, e alle altre autorità preposte, riconoscendo sempre che si tratta di un primo passo rispetto ad un risoluzione reale: ”I numeri di partenza (ordinanze relazioni) sono certamente importanti ma ancora pochi, il ruolo dei cittadini attivi sarà quello di pungolo all’amministrazione per tutelare prioritariamente la salute dei cittadini, ma la funzione principe di stimolo è stata quella del comitato civico,il quale ha spinto l’amministrazione a lavorare in questo settore. Adesso noi abbiamo difficoltà strutturali ed economiche come Ente, ma ciò nonostante andiamo avanti, da domani ci impegneremo sempre più convinti del nostro lavoro!”
Per info: sportelloamianto e modulistica Documenti
Eboli, 10 febbraio 2017