Il Sen. ebolitano di Forza Italia Franco Cardiello interviene a seguito della chiusura del Giudice di Pace di Eboli.
Cardiello fa un excursus della vicenda e traccia le linee guida per salvare il Giudide di Pace di Eboli, e chiede un Consiglio comunale urgente: “Se c’è volontà politica ed amministrativa dei livelli comunali di far “sopravvivere” il presidio di giustizia e legalità, allora è arrivato il momento di scendere in campo, se pur in ritardo.”
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
Roma – “Era nell’aria da fin troppo tempo ma, nonostante gli sforzi congiunti dell’allora Sindaco Melchionda con l’Associazione Valle del Sele – si legge nella nota diramata dall’esponente di F.I.- l’atto di sindacato ispettivo a firma dello scrivente del 18 febbraio 2016 indirizzato al Ministro Orlando e le continue note del Presidente della Corte d’Appello di Salerno, gli uffici del Giudice di Pace di Eboli (SA) chiuderanno entro poche settimane!”
“Lo ha stabilito il Ministro Orlando con decreto del 6 febbraio 2017, adottando quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 156/2012. – Continua il comunicato – Nella serata di ieri, avuta notizia, è stata depositata ulteriore interrogazione parlamentare volta a scongiurare tale chiusura!”
Prontamente è stato contattato con il Responsabile del dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria Dr. Natoli, – rimarca Cardiello – il quale nulla può opporre in merito visto che la decisione è del Ministro. Nell’attesa di un confronto nella sede Ministeriale, da Avvocato credo che siano poche ma percorribili le strade da intraprendere: occorre innanzitutto la convocazione di un consiglio comunale monotematico urgente per varare una delibera di ferma opposizione al provvedimento, allegando la pianta organica del personale impiegato!”
“La richiesta da fare ad Orlando è di revocare immediatamente il decreto in autotutela, garantendo, contestualmente – consiglia il Senatore forzista – tutti gli sforzi logistici e di risorse umane tali da essere funzionali alle reali esigenze lavorative degli uffici del Giudice di Pace. In caso di mancato riscontro il Comune dovrà presentare con urgenza un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, con allegata richiesta di sospensiva cautelare del provvedimento visto che, entro quindici giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la sede di Via Ceffato n. 58 chiuderà inesorabilmente i battenti.
“Se c’è volontà politica ed amministrativa – termina con un invito il comunicato – dei livelli comunali di far “sopravvivere” tale presidio di giustizia e legalità, allora è arrivato il momento di scendere in campo, se pur in ritardo.“
Si allega Decreto Ministeriale. Eboli, 02 febbraio 2017
Roma 9 febbraio 2017
Prima il depotenziamento dell’ospedale con la chiusura di alcuni reparti ; poi la scomparsa del giudice di pace , poi ancora…cos’altro ci aspetta ?
Cardiello sei solo un xxxxxxxx che in 25 anni di permanenza in Parlamento non ha mai prodotto nulla di concreto per Eboli,anzi…i risultati sono sotto gli occhi di tutti: EBOLI DIVENTATA CITTADINA DI SERIE ZETA !!!
Per admin : avevo scritto la parola “buffone”, perché me l’hai censurata ? In fondo non è neanche volgare…
E comunque sono convinta di quanto dico e scrivo: il senatore Cardiello addebita la chiusura del GdP di Eboli al d.lgs. 156/2012, ma chiedetevi : chi c’era in maggioranza parlamentare all’epoca ? Il governo era quello di Monti e tra i partiti che lo sostenevano c’era anche il partito da strapazzo di cui Cardiello fa parte.
Complimenti vivissimi,non si poteva fare di meglio !
Per bocca della verità,
perché altrimenti ti becchi una querela.
Per admin : le possibili offese e i toni esasperati lasciamoli da parte, hai ragione.
Ma per il resto querela contro cosa ? Contro l’evidenza dei fatti ? Quello che ho scritto è vero…
Per Bocca della verità,
l’ultima cosa che vorrei è quella si far buscare una querela a chiunque di voi. Già me ne becco tante io, eppure sono attentissimo e se non ho carte in mano inequivocabili no mi permetto di scrivere ingiurie o altro.
L’oggettivitá dei fatti è un’altra cosa, le opinioni, un’altra ancora, dite quello che pensate ma evitate altro.
Grazie per i tuoi.interventi