Il “Caso Trenitalia”, riapre la discussione sui collegamenti ferroviari e la mobilità su rete ferrata. Trenitalia “chiude con il Sud”, la Sindaca Francese “apre” ai Partiti.
Dopo le proteste del Comitato Pendolari di Nocera Inferiore riesplode anche a Battipaglia il “Caso Trenitalia” per l’Alta Velocità e la fermata di Frecciarossa. Mentre protestano Centristi, PD, FdI, e interviene anche l’ex Ministro Conte, la Sindaca Francese Dopo, risponde e apre alla collaborazione dei Partiti.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – POLITICAdeMENTE ha pubblicato un articolo di Manuela Citarella dal titolo “Trenitalia abbandona la Campania…….”, che raccontava i disagi del comitato dei pendolari di Nocera Inferiore e della intera area nocerina, rispetto ai cattivi collegamenti da e per Napoli e da e per Salerno. Eppure in quella tratta passa l’alta velocità. Eppure l’agro-nocerino-sarnese è tra le aree metropolitane più densamente popolata e con le dovute accortezze si potrebbe servire bene, specie nelle ore lavorative, ma sembra che le politiche di Trenitalia da una parte e quelle del Governo dall’altra, ma anche della ridondante indifferenza e incapacità politico-programmatiche delle regioni del Sud, tendono a cancellare il mezzogiorno dalle loro agende politiche e a complicarci la vita.
Se questo avviene tra Salerno e Napoli e proprio nell’area metropolitana che va da Pompei a Cava dei Tirreni, che dal punto di vista urbanistico, non conosce soluzioni di continuità, figuriamoci da Salerno a Battipaglia per Agropoli e via giù giù fino a Sapri e ancora fino in Calabria e la Sicilia. Alle mancate politiche di investimento per il Sud si aggiunge che negli ultimi anni si è privilegiato l’Alta Velocità, potenziando solo la dorsale appenninica da Torino passando per Milano, e fortunatamente con collegamenti fino a Salerno, abbandonando a se stesso il resto, si comprende che per Salerno-Battipaglia-Agropoli-Vallo-Sapri e per la tratta Battipaglia-Eboli-Potenza, non c’è nessuna speranza.
E così mentre il Segretario del PD battipagliese Davide Bruno precisa in un suo intervento: «In questa città si continua ad usare metodi sbagliati per affrontare le vicende amministrative. La verità amministrativa sull’alta Velocità è fatta da un contratto istitituzionale inserito anche nel documento di programmazione finanziaria del governo nazionale. Sono state dette tante cose inesatte – prosegue Bruno – ma l’unica cosa certa è che esiste il CIS, il Contratto istituzionale di Sviluppo che prevede il quadruplicamento della linea Salerno-Battipaglia, la variante Ogliastro-Sapri e l’adeguamento tecnologico della linea Battipaglia-Potenza. L’intervento è di 300 milioni per la Campania, il resto a carico delle altre regioni. Questi – conclude Bruno – sono gli interventi per l’alta velocità Roma-Reggio Calabria che comprendono anche il nostro nodo ferroviario.
E se Bruno ricorda i giusti percorsi istituzionali Vincenzo Inverso, Coordinatore Provinciale del neo-movimento Centristi X l’Italia, e Consigliere-Membro della giunta esecutiva dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dichiara a proposito: “Lavoro a sollecitare e auspico quanto prima un tavolo tra: Regione (Vincenzo De Luca); FS; Comune di Battipaglia (Cecilia Francese); e Ente ParcoNCVDA (Tommaso Pellegrino); per poter creare le condizioni già dal prossimo orario estivo FS di una Fermata a Battipaglia e nel Parco Nazionale dei treni ad Alta Velocità già in transito sul Ns. territorio“.
Alle varie sollecitazioni non ultima quella del Capogruppo in Consiglio Regionale Alberico Gambino la Sindaca di Battipaglia è intervenuta a proposito: «Con la Regione Campania il dialogo è sempre aperto – ha affermato Cecilia Francese che a sua volta apre ai Partiti -. Ed è aperto anche sulla questione dei trasporti che ovviamente sono una priorità per la nostra amministrazione. A breve chiederemo un incontro in Regione proprio per risolvere eventuali incomprensioni sul tema. Aldilà di ogni polemica questa amministrazione si caratterizza per essere punto di equilibrio e di raccordo con tutte le forze politiche che hanno a cuore lo sviluppo della nostra città. Cosicché, Inverso, come il PD, o Fratelli d’Italia, possono contare sulla capacità fattiva dell’azione amministrativa condotta da Cecilia Francese, di stimolare i punti di unione superando sterili elementi di contrapposizione.
Non si può dire che le fermate dei treni Frecciarossa non siano utili all’utenza. – conclude la Prima cittadina di Battipaglia Cecilia Francese – A breve sarà attivato il terminal bus, il centro di interscambio modale e sarà attivata la sede Inps. Ci sarà un notevole aumento di utenza verso la nostra stazione ferroviaria a beneficio proprio di Trenitalia che potrà vedere aumentare il proprio fatturato. Il nostro obiettivo resta sempre lo stesso, collaborare con chi ha a cuore la rinascita socio-culturale ed economica della nostra città. Con chi vuole una Battipaglia normale».
Alle preoccupazioni e sollecitazioni di Bruno, Inverso, Gambino si aggiungono anche le considerazioni che ci sono pervenute dall’ex Ministro delle Aree Urbane Carmelo Conte, uno dei protagonisti del progetto che nel 1991 propose la realizzazione dell’Alta Velocità, interventi e progetti che oggi seppur ridotti e con notevoli ritardi sono stati inseriti nel Contratto istituzionale di Sviluppo, che prevede per la loro realizzazione il quadruplicamento della linea Salerno-Battipaglia, la variante Ogliastro-Sapri e l’adeguamento tecnologico della linea Battipaglia-Potenza, che oggi non è Alta Velocità ma Alta Capacità, sebbene vi transitano anche le Freccerosse dirette a Toma e per Potenza.
L’intervento previsto per le opere da realizzarsi in Campania è di 300 milioni, mentre il resto dei fondi è a carico delle altre regioni interessate agli interventi per la realizzazione dell’alta velocità Roma-Reggio Calabria che comprendono anche il nodo ferroviario di Battipaglia, sempre che non si riveda inquadrando gli investimenti in una ottica comprensoriale che potrebbe vedere un nodo intermodale più arretrato e centrale nella Piana del Sele a San Nicola Varco, per modo da servire in maniera egregia Battipaglia, Eboli, Capaccio e quindi il Parco Archeologico di Paestum ed Agropoli.
«Come è noto – dichiara l’On. Carmelo Conte che intervenendo a proposito dell’ormai “caso Trenitalia” ricorda, suggerisce e rimprovera una intera classe politica e dirigente che purtroppo anzichè guardare la luna guarda il dito, facendosi scappare le migliori occasioni e facendo arretrare ancora di più i nostri territori – il contratto nazionale per l’Alta velocità o meglio l’Alta capacità ferroviaria, del quale sono stato uno dei ministri contraenti, prevedeva lo sviluppo della linea Torino / Roma /Napoli / Reggio Calabria con primo terminale Battipaglia – San Nicola Varco. Purtroppo, e inutili sono state le mie sollecitazioni agli amministratori locali, ai parlamentari ed ai partiti, il programma è stato poi modificato ed è prevalsa la scelta verso Bari. Sull’argomento ebbi un duro confronto pubblico con l’assessore Ennio Cascetta nel 2010 che annunzio’ proprio a Battipaglia la irriversibilà di tale variante. Anche la prima finanziaria del governo Renzi ha postato un finanziamento per l’Alta Velocità verso Bari nel più generale disinteresse.
Ora – fa osservare Conte come si è andati verso il ribasso delle nostre aspettative – non è quindi più in discussione l’Alta Velocità, ma qualche fermata della Frecciarossa.
Giova ricordare inoltre – aggiunge Conte elencando le tappe successive all’impegno originale del Governo che partono purtroppo dal 1991 – che il programma delle ferrovie per la velocizzazione della tratta ferroviaria a sud di Salerno fino a Sapri, di cui si discute in questi giorni , è stato annunziato con il relativo finanziamento dal sotto segretario Umberto Del Basso De Caro, un anno fa a Salerno ed ad Eboli: Il sindaco Massimo Cariello fu invitato a recarsi al ministero delle infrastrutture anche per discutere della bretella Agropoli – Eboli già in programma, ma non ha ritenuto di occuparsene; Niente di nuovo, quindi, se non le conseguenze di provvedimenti già assunti nel più generale disinteresse.
È un ulteriore prova di quanta “inanità” (traduzione per i non capienti “vacuità“) politica goda ormai la Piana del Sele – conclude l’ex Ministro Carmelo Conte – e di quale spessore siano i suoi dirigenti. Ai quali giova ricordare che in Regione si stanno definendo i criteri per la gestione del programma europeo 2020 e sarebbe utile occuparsene ora e non attendere che le scelte vengano predeterminate, per poi lamentarsene e mendicare questo o quel piccolo intervento come una conquista».
E in tutto questo, quale è il ruolo del Governo, della Regione, della inutile Provincia, dei Sindaci, escludendo i Parlamentari fantasma? Siamo in attesa di comprenderlo. Al Momento sappiamo solo che il SUD è solo una espressione geografica, che il Governo nella sua agenda non haniente a fronte dei grandi investimenti del Nord, che la nostra classe dirigente e politica, completamente asservita non ha ne autonomia, ne coraggio e ne capacità di proporre progetti, le province e i Sindaci ubbidiscono, le Regioni sprecano e De Luca? Quando si accorgerà che oltre Salerno non ci sono le Colonne d’Ercole forse si dedicherà in maniera risolutiva come quando vuole, e risolverà i problemi dei trasport, della Sanità, dei rifiuti, dell’ambiente e di tutte le opere che mancano perchè la Piana del Sele decolli, ricordandosi di far decollare anche qualche aereo dall’Aeroporto di Pontecagnano.
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Battipaglia, 6 febbraio 2017