L’associazione “Il Giardino Segreto” Onlus di Eboli promuove la creazione di un Parco Giochi per bambini disabili.
Per promuovere l’inclusione sociale la Onlus “Il Giardino Segreto” all’intero dei suoi spazi realizzerà un Parco Giochi per bambini con disabilità. I responsabili: “Lanciamo questa idea all’Amministrazione ed alla città per azzerare le discriminazioni e realizzare per i bambini e le famiglie, una reale pari opportunità di vivere l’infanzia!”
di Marco Naponiello
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
“Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”. Madre Teresa di Calcutta
EBOLI – Il tema delle pari opportunità e del disagio sociale sta diventando in Italia uno degli argomenti più sentiti dalla popolazione ed a riprova di tutto questo si registra un aumento sui media dei dibattiti inerenti tali problematiche, in specie quando si discute di disabilità afferenti al mondo dell’infanzia, una età della fanciullezza che, per ragioni ostative procurate dalla società moderna, non può essere a rigor di etica senz’altro negata.
Sono meno di 50 forse i Parchi Giochi Inclusivi in tutta la Penisola, creati grazie alla sola determinazione ferrea dei genitori (e di qualche sporadico ed illuminato amministratore pubblico), i quali assistono quotidianamente i propri figli portatori di disabilità di vario genere, e che dunque sono ben consapevoli dei loro bisogni. Difatti, nella pratica, basterebbero poche, semplici modifiche anche banali alle strutture in essere di una parco giochi per normodotati, per renderlo fruibile facilmente ai loro pari età disabili. Ci riferiamo alle tristemente note barriere architettoniche, che sono dei veri ostacoli strutturali ancora purtroppo insistenti copiosamente nella nostra nazione, che in questo caso sarebbe possibile ovviare come detto poc’anzi attraverso dei facili accorgimenti vedi: gli scivoli, le altalene, i ponti tibetani e i vari percorsi tattili etc.
Nella nostra città si è da pochi mesi costituita (4 settembre u.s. l’inaugurazione ufficiale) un’ associazione che si prefigge la promozione sociale, denominata in maniera efficace “Il Giardino Segreto”, allocata in via Serracapilli al civico 3, adiacente la centralissima Parrocchia della Madonna delle Grazie nello spazio dell’istituto religioso, Figlie di Cristo Re, e questa associazione cittadina collabora con la ONLUS campana “Autismo fuori dal Silenzio”, una rete associativa di valenza regionale, che si occupa delle problematiche inerenti l’autismo.
Riscontrando nel Servizio Sanitario Regionale la totale mancanza di percorsi riabilitativi allineati alle evidenze scientifiche internazionali e nazionali (Linea Guida 21 Istituto Superiore di Sanità), le associazioni “Il Giardino Segreto” e “Autismo fuori dal Silenzio” si sono proposte come enti di informazione e la specifica formazione sul tema dell’A.B.A. (Applied Behavior Analysis), curando l’organizzazione di numerosi workshops con la docenza del Prof. Francesco Di Salle.
Il progetto “Giochiamo Insieme” nasce dall’esigenza di creare un parco inclusivo che comprenda una gamma di attrezzature ludiche adatte ai bambini da 1 a 9 anni, quindi molto sicure e prive di pericoli come: altalena inclusiva a cestone, angolo attrezzato, pannelli figurativi, giochi sonori, percorso tattile, pannelli per la manualità, casetta multifunzione, castello con scivolo e scaletta ad alta accessibilità. Sono inoltre compresi alcuni elementi di arredo come sedute e portarifiuti.
La pavimentazione può essere realizzata in gomma con inserti colorati a contrasto. L’idea progettuale prevede anche la realizzazione di una piccola pista di pattinaggio dove avviare i bimbi con autismo ad una abilità ludico-sportiva, come ad esempio il pattinaggio sulle rotelle. I parchi inclusivi sono aree attrezzate dove i bambini con disabilità fisiche o sensoriali o con problemi di movimento possono giocare e divertirsi in sicurezza, insieme a tutti gli altri. Per gioco inclusivo si intende un’attrezzatura che può essere utilizzata da una vasta gamma di utenti aventi diverse abilità, senza adattamenti particolari, senza progettazioni speciali.
Molte persone detengono un livello di piccola o media disabilità che non richiede una progettazione radicale come quella per utenti su sedia a rotelle. La differenza tra un gioco inclusivo ed un gioco per disabili parte quindi dalla progettazione, studiata per consentire ai bambini di divertirsi assieme, senza barriere e senza divisioni. L’area da attrezzare misura circa 600 Metri quadrati e potrebbero giocarci contemporaneamente fino a 50 bambini.
Ora i responsabili dell’associazione Il Giardino Segreto caldeggiano vivamente da alcuni mesi la creazione di una tale struttura ludico- ricreativa nella nostra città e segnatamente nello spazio di loro pertinenza, al contempo auspicando la collaborazione economica e professionale sia dell’Amministrazione in carica, come quella dell’intera cittadinanza ebolitana, la quale storicamente si è sempre dimostrata sensibile alle tematiche riguardanti il mondo della disabilità infantile. I responsabili associativi: ”Facciamo in modo che tale progetto si concretizzi in un esempio di crescita sociale, consolidando cosi un percorso di reale integrazione e pari opportunità sin dall’infanzia,siamo fiduciosi di una risposta pronta e fattiva della comunità cittadina!”
Sito web http://www.autismofuoridalsilenzio.it/it/home
Per contatti in zona Email: paolosarra1@libero.it – cellulare: 347.233.22.42
Eboli, 6 febbraio 2017
bene, benissimo , bellissima e civilissima l’idea, ma purtroppo inopportuna per quest’amministrazione . Questi amministratori sono ciechi e sordi rispetto ad idea di civiltà evoluta.
tutto bene solo due nei :perchè l’amministrazione dovrebbe finanziare e promuovere questa iniziativa privata ed in conflitto con l’associazione Onlus.Inoltre le ultime leggi sulla diversità in genere tra cui lautismo prevedono l’inserimento di queste persone in strutture pubbliche con gruppi di persone normodotati anche nei casi di bimbi. Nel caso di questa struttura, centrale come sito urbano ,ma chiusa perche struttura privata ,isola in un centro abitato in contraddizione con il reinserimento di questi casi.Inoltre è ingiusto finanziare strutture private con fondi pubblici … siamo in una crisi tremenda e parliamo ancora di finanziare strutture private.Il rispetto verso i disabili è fuori discussione ma è una cosa diversa.