E’ arrivata davvero la fine per la linea ferroviaria Napoli – Salerno? Trenitalia abbandona la Campania: I pendolari protestano.
Nonostante l’incontro di lunedì 30 Gennaio scorso a Napoli, tra i rappresentanti della Commissione trasporti regionale, Trenitalia, ACAM e alcuni rappresentanti del comitato “Pendolari della linea ferroviaria Napoli-Salerno” questi ultimi affermano: ”Purtroppo non è arrivato al “giusto binario”!
di Manuela Citarella
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Lunedì pomeriggio u.s., presso la sede della Giunta Regionale della Campania, si è tenuto un meeting tra il Presidente della IV Commissione Trasporti On. Luca Cascone, il direttore di Trenitalia il dr Alessandro Tullio, il dirigente dr Eugenio Stanco anch’egli di Trenitalia, il funzionario regionale dr Francesco Guida ed il rappresentante di Acam (Agenzia Campana per la Mobilità Sostenibile), l’Ing Carbone, mentre in rappresentanza del comitato Pendolari della linea storica delle ferrovie Napoli – Salerno, che combatte una strenua battaglia per migliorare i servizi ed ovviare ai disagi giornalieri, erano presenti i membri: Alfonso Tulipano, l’arch. Francesco Sessa, Peppe Senatore, Giovanni Iacuzio, Vincenzo Annarumma, Edmondo Battista, Angelo Scocci e Antonioluigi Villani.
Il Comitato ha espresso chiaramente e consegnato materialmente, le proprie richieste, in modo sereno ma determinato ed onesto, ribadendo le difficoltà che incontrano giornalmente gli utenti della linea ferroviaria, dai treni in condizioni non adeguate ai viaggiatori (tantissimi sono anche sporadicamente dei pendolari) ai cambi di orari, di treni e di binari, oltre le fatidiche mancate comunicazioni delle varie correzioni fino alla irritazione che questi continui disservizi causano. Ma i rappresentanti delle istituzioni hanno risposto che valuteranno presto le richieste e potrebbero apportare alcune modifiche però riguardo solo alle variazioni che usualmente verranno effettuate all’orario base nel prossimo mese di giugno, chiudendo ogni possibilità alla utilizzazione della Galleria santa Lucia, ed impedendo cosi di fatto il ripristino dei treni regionali diretti tra Napoli e Salerno ed a sud di Salerno.
Una nota positiva però si registra: essa è dovuta all’ impegno delle istituzioni di aumentare entro il 2018 il numero dei treni sulla linea storica con i nuovi veicoli “Minuetto Jazz” e la sostituzione di diversi obsolete macchine “ale724” e da ciò dovrebbe risultare qualche miglioramento per la prestazione ferroviaria in termini di velocità e/o di un consequenziale maggior numero di fermate per l’utenza interessata alle numerose tratte, difatti essa inerisce una moltitudine di lavoratori e studenti, nell’ordine di svariate migliaia al giorno, e pertanto di centinaia di migliaia ogni mese.
Il Comitato Pendolari spera almeno nel mantenimento di questo impegno, considerando le ottime argomentazioni che in un recente passato non hanno prodotto risultati migliori: in ultima analisi l’impoverimento della linea ferroviaria Napoli – Salerno ha creato solo disagi ai pendolari che ribadiamolo sono tanti, considerando il vasto bacino di utenza che la linea serviva: ovvero l’Agro-Nocerino-Sarnese-, le aree vesuviane nord e sud, che se facciamo un po’ calcoli sono oltre 500.000 potenziali utenti, costretti loro malgrado a scegliere vie di trasporto alternative di cui non tutti possono avvalersene, in aggiunta a costi maggiorati ed ingorghi autostradali.
Di seguito consideriamo che non tutti i cittadini posseggono appunto un’ automobile di proprietà o essere impossibilitati alla guida per svariati motivi, ma che al contempo necessitano di spostarsi lungo l’asse Napoli – Salerno per motivi di lavoro o similari, si profila un questione di ordine socio-economico la quale si innesta in una comunità alle prese con una miriade di problematiche connesse. Pertanto si profila un altro pratico motivo per ripristinare in breve tempo la storica linea ferroviaria, la quale in sostituzione di essa si prefigura una nefasta soluzione fatta di incremento del trasporto su ruote, a sua volta tragico preludio di un pernicioso aumento dell’inquinamento da polveri sottili e smog con annesso accrescimento degli incidenti stradali e malattie respiratorie.
In aggiunta a tutto questo bailamme, essendoci ostacoli al rapido accesso alle accorsate località balneari della provincia di Salerno nella stagione estiva, anche l’industria turistica ed il suo corposo indotto potrebbe registrare una sensibile flessione numerica di avventori. Dunque ci sono una miriade di aspetti da ben ponderare che riguardano l’importanza e la posizione strategica della stazione storica di Nocera Inferiore, un Hub ferroviario che c’è da auspicare, le istituzioni analizzino subito il da farsi e vengano incontro alle esigenze degli utenti.
In ultimo il comitato in oggetto, attende fiducioso un verbale dell’incontro appena consumatosi, promesso dal Presidente Luca Cascone, con le annesse conclusioni tecniche della Regione Campania e di Trenitalia.
Napoli, 4 febbraio 2017