Il PUC, il massacro di Mercato San Severino, denunciato dall’Associazione “Amici della Terra”.
“Amici per la Terra” ha chiesto inutilmente un incontro con il Commissario, ma intanto denuncia un «Piano adottato nel 2010, fermo al palo da circa sette anni, che ad oggi ha prodotto solo tributi, ci sta “massacrando”, sia territorialmente che economicamente».
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
MERCATO SAN SEVERINO – «Il Piano Urbanistico di Mercato San Severino, – si legge in una nota pervenutaci dall’Associazione “Amici della Terra” che denuncia, oltre che l’operato del “ventennio” trascorso con amministrazioni locali che hanno lasciato ai cittadini solo problemi come nel caso del PUC anche la gestione commissariale, ritenendo essa sia una rappresentanza dello Satto come un “ente senz’anima” non riuscendo a rapportarsi con i cittadini, le loro richieste i loro bisogni – ormai fermo al palo da circa sette anni, sta “massacrando”, sia dal punto di vista territoriale che economico, i cittadini residenti in zona. Un Piano adottato nel 2010, che ad oggi ha prodotto solo tributi, per creare un pareggio di bilancio, a carico di chi è stato, volontariamente o involontariamente, inserito all’interno dello stesso.
Gli Amici della Terra, – prosegue la nota – denunciano che su questo argomento si registra poca solidarietà nei confronti di chi è soggetto a questa ingiustizia, quasi come se coloro che non sono coinvolti in maniera diretta non abbiano interesse a difendere il proprio territorio da uno scempio biblico dovuto all’eccessiva cementificazione.
Oggi Mercato San Severino è commissariata. – tiene a precisare l’Associazione “Amici per la Terra” – Al posto dell’amministrazione e del Sindaco c’è lo Stato, ente senza anima, che attraverso lo strumento della legge ci condanna e ci priva dei nostri beni, di qualsiasi genere, pur di porre riparo ai disastri commessi da autorità locali che da più di venti anni ad oggi hanno diretto le sorti di questo paese, con lo stesso registra.
Ormai siamo distrutti da una imposizione fiscale non più sostenibile. Le nostre tasche sono vuote, e chi da queste tasche si aspetta la manna per la loro sopravvivenza, dovrebbe incominciare a preoccuparsi. Infatti, anche la confisca dei beni di chi non può pagare, non produce denaro, ma solo altra povertà.
Su questo argomento – conclude la nota politica dell’Associazione sanseverinese Amici per la Terra – abbiamo chiesto un incontro con il Commissario Prefettizio, che purtroppo, ad oggi, non ci è stato ancora concesso. Speriamo con fiducia che ci convochi, tutti gli interessati se lo augurano per discutere di un argomento che ha ad oggetto il futuro del nostro territorio. Intanto, a breve, verrà organizzata un’assemblea dei soci e non solo per studiare insieme le prossime mosse da mettere in atto».
Mercato San Severino, 1 febbraio 2017