Workshop – Energie rinnovabili e ricerca progettuale: Un edificio “Zero emissioni in classe A”
Industria, ricerca, Università e mondo delle costruzioni a confronto.
MILANO – Si è svolto a Milano nell’ambito di “MADE EXPO” il workshop “Energie rinnovabili e ricerca progettuale”. La giornata di studio mette in luce quella che sarà la sfida dell’uomo nei prossimi anni: l’energia. Se quella dell’energia è la sfida dell’uomo, quella dell’autosufficienza energetica è l’obiettivo che deve tendere il nostro paese nei prossimi anni, per evitare che l’approvvigionamento energetico sia un notevole costo della spesa pubblica ed evitare che oltre al costo vi siano problemi di inquinamento irreversibili ove mai si dovesse scegliere di intraprendere altre strade, come pare il governo stia mostrando tutto il suo interessamento per il ritorno al nucleare e per le centrali nucleari di terza generazione, ormai già superate.
La questione energetica è una sfida globale che richiede una strategia di miglioramento del consumo di energia in tutti i settori economici; dalla produzione e promozione dell’utilizzo delle fonti rinnovabili, alla progettazione e costruzione di edifici ad alta efficienza.
In questi ultimi anni, abbiamo imparato che il problema riguarda tutti noi, e che “sviluppo sostenibile” significa usare e trasformare con intelligenza e moderazione ciò che è a nostra disposizione. E allora se il presente chiede condivisione e senso critico, la sopravvivenza delle generazioni future impone uno sguardo lungimirante, se vogliamo più visionario, nell’affrontare un problema che prevede un approccio progettuale trasversale, integrato e necessariamente multidisciplinare.
Nel workshop il punto focale sarà la presentazione del nuovo progetto della sede del programma Archimede Solar Energy che stanno sviluppando in Umbria, a Massa Martana, vicino Perugia, su una intuizione del premio Nobel Italiano per la fisica Carlo Rubbia in cui la Ove Arup ne cura l’ingegneria.
La Angelantoni con l’azienda controllata Archimede Solar Energy andrà a produrre i tubi ricettori utilizzati per le centrali solari. Il tubo è installato sul fuoco di specchi parabolari; i raggi solari riscaldano un fluido costituito da Sali fusi a 550°C che vengono utilizzati per sostituire le caldaie nei cicli delle centrali termoelettriche. La Archimede Solar Energy è stata acquisita al 30% dalla Siemens.
Il progetto è visibile nel padiglione 6 (L33 L51 N32) di MADE EXPO, nell’ambito della mostra “Borghi e Centri Storici”.
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Tavola Rotonda
MADE EXPO – Milano 05-02-2010 Sala convegni Taurus Centro servizi.
“Energie Rinnovabili e ricerca progettuale”
gli interventi
- FEDERICA ANGELANTONI: Saluti. A.D. Archimede Solar Energy.
15,40 – Dal Mondo dell’Industria e dell’Innovazione - GABRIELE DEL MESE: Fondatore Studio ARUP Italia
- GIANLUIGI ANGELANTONI: A.d. della Angelantoni Industrie, Vice Presidente del Kyoto Club.
- DANIELE PENNATI: Gruppo Siemens: building automation ed efficienza energetica, green building.
- PAOLO RICOTTI: Professore di economia e management alla università Bicocca di Milano, presidente della Planet Life Economy Foundation.
- GIANNI SILVESTRINI: direttore scientifico del Kyoto Club e dirige la rivista QualEnergia.
Dal 1977 al 1996 ha svolto l’attività di ricercatore presso l’Università di Palermo e il CNR nel campo delle fonti rinnovabili e delle politiche energetiche.Ha svolto un’attività istituzionale dal 2000 al 2002 come Direttore generale presso il ministero dell’Ambiente. È stato dal 2006 al 2008 consigliere del Ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani. Dal 2003 è direttore scientifico del Kyoto Club e dirige la rivista QualEnergia. - ENRICO LOCCIONI : a.d della Loccioni azienda impegnata nell’impiantistica elettrica, nella automazione e nel settore energia. Loccioni è anche una ESCO ovvero una Energy Service Company ovvero una società che si occupa di riduzione dei consumi attraverso strategie di efficienza energetica e di sviluppo delle fonti rinnovabili.
16,15 – Dal Mondo dell’Università e dalla Professione
- CLAUDIO D’AMATO GUERRIERI: Presidente del Corso di Laurea in Architettura nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari.
- GABRIELE DEL MESE: Fondatore Studio ARUP Italia
- ANGELO TORRICELLI: Preside Facoltà di Architettura, Milano.
Professore di composizione architettonica al politecnico di Milano, titolare di uno studio di architettura.
17,15 – Presentazione del caso Studio: Sede “Archimede Solar Energy zero enission in Classe A” - PAOLO VERDUCCI: Architetto, Docente Facoltà di Ingegneria di Perugia: Progetto architettonico e costruttivo Archimede Solar Energy.
- MAURIZIO TEORA: Ingegnere e A.D. ARUP Italia: “L’approccio integrato Arup per l’efficienza energetica”.
Tavola Rotonda
“Energie rinnovabili e ricerca progettuale”
GABRIELE DEL MESE: Coordina e introduce.
Fondatore Arup Italia, Milano.
Il quale a seconda delle varie professionalità, ha posto ai singoli relatori una serie di “Questions” sul tema dell’energia, della rinnovabilità, della progettualità, della produzione dell’energia alternativa e della ricerca in materia energetica, rispetto all’uomo e all’ambiente.
G. Angelantoni – Imprenditore – Archimede Solar Energy
- Quanta energia ci rimane?
- Quali tipi di progetti solari e quale scala bisogna raggiungere per stimolare investimenti da parte di imprenditori, e quindi influenzare la ricerca e la produzione di nuovi sistemi di generazione di energie alternative?
- Come si possono generare fondi ed investimenti per queste ricerche?
Gianni Silvestrini – direttore scientifico del Kyoto Club e dirige la rivista QualEnergia.
- Quale futuro si prevede in Italia per la produzione di energia eolica vista la enorme proliferazione di sistemi mega che indubbiamente sconvolgeranno il territorio italiano?
- Come si paragonano performance e costi per la produzione su larga scala di energia solare, PV, pannelli solari, termo solare, geotermica, idrica, nucleare?
Daniele Pennati – ingegnere Siemens. Si occupa di building automation ed efficienza energetica.
- Quali sono gli ultimi sviluppi nella tecnologia dell’energia alternativa per quanto riguarda la progettazione e la gestione energetica degli edifici, e come si può oggi definire ed in cosa consiste il ‘green building’?
Enrico Loccioni – a.d della Loccioni azienda impegnata nell’impiantistica elettrica ESCO (Energy Service Company)
- Nella vostra attività di ESCO quali fattori possono generare ricerca mirata ad un miglior uso pulito di energia negli edifici?
- Quali sono gli ultimi sviluppi e conquiste nell’automazione relativamente alla produzione, uso e distribuzione delle energie rinnovabili?
- Quali sono i fattori che possono stimolare il mercato dell’energia solare?
Paolo Ricotti – B Professore di economia e management
- Quali sono gli ostacoli economici allo sviluppo della ricerca di fonti alternative di energia?
- Quali misure gli investitori dovrebbero prendere per ridurre i costi di queste ricerche?
C. D’Amato – Preside fac di Architettura Bari
- Quali sono le sfide principali che lo sviluppo e la ricerca di fonti alternative di energia pone nella progettazione per quanto riguarda la scelta e l’uso dei materiali nei progetti di architettura?
- Quali doveri didattici ed etici dovranno essere trasmessi agli studenti alla luce di queste crisi energetiche globali?
Angelo Torricelli – Preside Facoltà Architettura, Milano
- Quali nuove sfide progettuali si porranno fin dall’accademia per l’insegnamento della progettazione architettonica in relazione alle nuove problematiche energetiche (location, nuovi out look architettonico, involucro, materiali, territorio, riciclaggio…norme e regolamenti)?
A Tutti
- Quanta attenzione dobbiamo porre ai lati negativi del progresso?
Per fortuna qualcosa di sensato legato a fonti rinnovabili e , in particolar modo, al solare. Riallacciandomi al precedente articolo sulla imminente costruzione di un mega parco (a mio dire) inutile in Eboli ( il cui proprietario è il Comune di Salerno) il progetto Archimede,invece, è qualcosa di utile, di efficiente, altro che miseri pannelli al litio di tecnologia PASSATA, superata. L’Umbria, in questo caso, deve esserne fiera, altro che noi Ebolitani solo perchè “pensata” e “ideata” da De Luca & Giunta (con tutto il rispetto che nutro nei suoi confronti per quanto di buono ha fatto PER SALERNO) . Il progetto Archimede è frutto di oltre 20 anni di continue evoluzioni… insomma è qualcosa che supera di gran lunga ciò che potrebbe essere installato in Eboli.
L’UNICA SCELTA ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILE, SE NON VOGLIAMO CONTINUARE A DIPENDERE PER DECENNI DAGLI IDROCARBURI, IMPORTATI DA STATI CON “DEMOCRAZIA DI FACCIATA” O SFACCIATAMENTE TOTALITARI, DIVENENDO NOI STESSI UN PAESE A LIBERTA’ CONTROLLATA. DI SEGUITO IL RISCHIO DI UN PIANETA COME UNA CAMERA A GAS, SI INNALZA OGNI ANNO, INSIEME AI COEVI CAMBIAMENTI CLIMATICI.
MA IL BERLUSCA CONTINUA a corteggiare i totalitaristi,(Putin ex KGB ma non diteglielo) e Gheddafi (dittatore, ma oscurateglielo).e noi accumuliamo ,come Stato un gap tecnologico ed energetico (dunque in soldini) abissale, come abissale è la miopia degli attuali governati che pensano al futu-ribile (centrali atomiche fra anni 20) e si oblia il presente!E POI CRITICANO FIDEL
Benissimo, sono certo che tra una ventina d’anni, tutto questo fermento di ricerca scientifica possa sfociare nella costruzione di una vera alternativa ai combustili fossili (petrolio e carbone). Intanto noi continueremo a pagare l’energia alla Francia che la produce per l’80% con il nucleare. Un dubbio, però adesso mi assale, ma se tutto questo fervore scientifico poi non dovesse portare alla individuazione di metodi economicamente vantaggiosi di produzione di energia? A proposito sarebbe interessante sapere come ha risposto il relatore alla domanda
“Quali sono gli ostacoli economici allo sviluppo della ricerca di fonti alternative di energia?
Quali misure gli investitori dovrebbero prendere per ridurre i costi di queste ricerche?”
Premesso che le energie non rinnovabili prima o poi si esauriscono, condivido. Rubbia è un premio Nobel, quindi lavora all’estero: ovvio!
UN NUOVO MODO PER CREARE RICCHEZZA MI PAR OVVIO ANCHE QUESTO, MA ANALIZZIAMO LA SITUAZIONE ODIERNA: Fallimenti:2009 +23%, colpiti Nord e pmi
Dati Cerved, in ultimo trimestre quasi 2.900 procedure
01 marzo, 11:02
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(ANSA) – MILANO, 1 MAR – Nel 2009 sono state 9mila le imprese italiane fallite, il 23% in piu’ rispetto al gia’ duro 2008. Lo affermano i dati del Cerved group. Anche l’ultimo trimestre e’ stato nero: tra ottobre e dicembre aperte quasi 2.900 procedure fallimentari, +15% rispetto allo stesso periodo 2008, trimestre in cui si era gia’ registrato un aumento di fallimenti del 43% rispetto al 2007. L’impennata dei fallimenti ha toccato soprattutto il Nord e le piccole e medie imprese.DUNQUE MI PAR DI RAVVISARNE UNA SCELTA QUASI OBBLIGATA!