Continua in Italia l’Emergenza Sangue: Ed é una vera e propria emergenza.
Influenza, condizioni ambientali avverse e in aggiunta alle calamitá naturali, evidenziano come l’Italia viva una emergenza permanente per la mancanza di sangue e plasma. Nelle ultime ore sembra che la situazione, almeno nelle zone terremotate, stia rientrando. Saturni presidente nazionale Avis: “Il sistema sangue italiano sta dando prova di grande professionalità e tempestività“.
di Manuela Citarella
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA – Con questo articolo Manuela Citarella, inizia la sua collaborazione con POLITICAdeMENTE. Una collaborazione volontaria e a titolo del tutto gratuita, per raccontare in maniera libera da ogni condizionamento, quello che avviene nella Sua Cittá e nel comprensorio di Nocera Inferiore.
Manuela (Manu) Citarella é una giovane studentessa in medicina, prossoma alla Laurea e come tanti giovani sani ha molte passioni dalla Danza classica al nuoto, dalla bici alla lettura e alla scrittura e proprio questa ultima passione che lei vorrebbe alimentare raccontando ció che avviene intorno a se e cosa avviene nella sua Cittá e nell’Agronocerinosarnese.
Vorrebbe farlo, ovviamente, parlando di quello che le piace e noi rispettando i suoi desideri lasceremo che racconta quello che i suoi occhi vedono, le sue orecchie sentono, la sua penna scrivere, sperando sia sempre libera e autonoma nei giudizi, ma soprattutto rispettosa della veritá e delle persone che a vario titolo sono coinvolte in quei fatti.
Il suo primo articolo tratta di un argomento molto serio e soprattutto drammaticamente attuale: quello della donazione del Sangue; mettendo in evidenza come la mancanza di sangue metta in difficoltá le strutture ospedaliere, specie nella esecuzione di prestazioni essenziali in taluni interventi. Una criticitá quella della mancanza di Sangue che purtroppo non é l’unica mancanza, specie se si tiene conto, che in materia di donazione di organi, il nostro Paese sebbene sia tra quelli che più richiede organi, é tra quelli che meno dona gli organi. Un deficit strutturale e consolidato che mette in crisi il sistema e non aiuta le migliaia e migliaia di pazienti che al contrario con un trapianto potrebbero migliorare le loro condizioni di vita e allungare nel contempo la vita stessa.
Speriamo che con questo articolo in qualche modo Manuela Citarella possa risvegliare le coscienze e promuovere la cultura della donazione, in questo caso di sangue e più in generale di organi.
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L’Italia sta attraversando un momento critico dal punto di vista clinico, e questa difficile contingenza si chiama emergenza Sangue. Invero da Nord a Sud della Penisola le Regioni sono tutte in grave difficoltà; difatti all’annuale ondata endemica influenzale ed al gelo di stampo siberiano, si è aggiunta negli ultimi giorni la devastante furia sismica, che con tre scosse telluriche in successione rapida ha aggravato le condizioni delle migliaia di sfollati già oltremodo fiaccati dal gelo e dalle difficoltà quotidiane.
I presidi ospedalieri in molti, forse troppi casi, non riescono ad affrontare la mancanza di sacche sangue, e plasma, poche pertanto son quelle disponibili per gli interventi chirurgici non rimandabili: operazioni cardiache, trapianti di fegato, patologie queste (come le talassemiche), le quali hanno necessità di continue trasfusioni. Ed è per tal motivo che la macchina del volontariato, con l’Avis in testa, si è messa in moto alla ricerca di nuovi aderenti.
Negli Ospedali dicevamo, medici e paramedici devono fronteggiare in queste drammatiche ore l’emergenza ematica dovuta alla concomitanza di freddo artico e terremoto, ed al tal riguardo l’AVIS prontamente ha organizzato su tutto il territorio italiano una pianificazione straordinaria, mobilitando la sua poderosa struttura organizzativa nella meritoria iniziativa della “trasfusione solidale” in ogni dove della nostra Nazione. Le regioni interessate dall’emergenza sangue sono praticamente tutte, anche se quelle particolarmente in difficoltà in questo frangente (come spiegato dal direttore del Centro Nazionale Sangue, ossia Giancarlo Maria Liumbruno) sono: Abruzzo,Toscana, Basilicata, Campania, Umbria, Marche, Puglia e Lazio.
Le cause di questa necessità sono dovute ad una contemporaneità di fattori (sopra spiegati) ma anche all’impossibilità motoria dovuta dalla copiosa neve che ha bloccato moltissime arterie stradali delle zone del centro Italia colpite dal Terremoto, paralizzando cosi le vie di accesso principali e rallentandone di conseguenza i soccorsi. L’Avis ad onor del vero, ha immediatamente iniziato questa raccolta straordinaria, sollecitando uomini e donne in grado di poter donare, anche non essendo donatori abituali, per fronteggiare a questa incresciosa situazione. Tutto ciò è davvero importante perché se si tiene conto che il sangue non può essere conservato per più di 42 giorni oltre che, tra una trasfusione e quella successiva è necessario un intervallo minimo di tre mesi, quindi per cadenzare il tutto risulta estremamente importante un coordinamento costante tra le varie associazioni le quali si occupano della raccolta, per evitare che tra alcuni mesi l’Italia possa trovarsi nelle medesime problematiche condizioni.
Un altro fattore temporale rilevante, consta nel considerare che il classico picco influenzale è previsto per i prossimi 10 giorni (a cavallo di gennaio e febbraio) per cui appellandoci al nostro senso civico e alla grande solidarietà tipica degli Italiani, sarebbe opportuno recarsi per chi risulti munito dei requisiti testé elencati, nei luoghi predisposti a tal fine (centri AVIS oppure chiamare il numero verde 800 261 580) oppure rivolgendosi ad altre associazioni della propria città dedite alla raccolta o in alternativa a quelle più vicine al proprio comune di residenza e dunque più facilmente raggiungibili.
Fortunatamente nelle ultime ore lemergenza sembra rientrare nelle zone terremotate del Centro Italia e questo a grande soddisfazione del presidente nazionale dell’Avis “Il sistema sangue italiano sta dando prova di grande professionalità e tempestività – evidenzia il presidente nazionale di AVIS, Vincenzo Saturni come – grazie al piano nazionale delle maxi emergenze, che prevede un coordinamento tra le regioni e agisce con scorte strategiche. Anche in caso di calamità occorre donare in modo programmato, secondo le necessità reali. A tale proposito, ribadiamo l’esigenza di agire tutti in modo coordinato, sulla base della programmazione stabilita dalle unità di raccolta presenti su tutto il territorio nazionale!
“Tragici eventi come quello di questi ultimi giorni – aggiunge il presidente Saturni – hanno dimostrato che il fabbisogno di sangue non cala mai ed è importante donare con costanza al fine di garantire sempre e ovunque la disponibilità di questo prezioso elemento salvavita. Per questo motivo, a tutti gli italiani che ci stanno contattando in queste ore lanciamo linvito a diventare donatori di sangue periodici. Il dono è un gesto di grande impegno civico e sociale che va compiuto con regolarità!
“AVIS non significa solo donazione di sangue – si congeda con una specificazione il Presidente nazionale – ma vuol dire anche assistenza e soccorso. Dopo lesperienza del terremoto in Abruzzo nel 2009, quando la nostra Associazione gestì un punto medico avanzato allinterno del campo Globo de LAquila, anche in questa occasione siamo pronti a intervenire con le nostre unità di protezione civile per offrire sostegno, vicinanza e supporto alle popolazioni colpite da questa terribile calamità. Inoltre, abbiamo deciso di istituire una raccolta fondi da destinare alle nostre sedi colpite dal sisma, come accaduto nel 2012 per il terremoto in Emilia Romagna e Lombardia. È possibile offrire il proprio contributo tramite bonifico bancario sul conto corrente di Banca Prossima filiale di Milano intestato ad Associazione Volontari Italiani del Sangue AVIS NAZIONALE, IBAN: IT21V0335901600100000065611, BIC: BCITITMX (Causale: nome sede o persona + Terremoto Centro Italia).
In definitiva, ecco un pratico decalogo dei soggetti che si possono candidare alle donazioni, ossia tutti coloro che sono in buone condizioni di salute ed hanno:
- un’età compresa tra 18 e 60 anni;
- un peso non inferiore a 50 Kg;
- la pressione arteriosa massima compresa tra 110 e 160 mm Hg, pressione arteriosa minima compresa tra 60 e 100 mm Hg;
- il polso ritmico, regolare, e le pulsazioni comprese tra 50 e 100;
- l’emoglobina non inferiore a 12,5 g/dL nelle donne e 13,5 g/dL negli uomini; oppure non hanno o stanno
- avuto gravi malattie in passato;
- assumendo (o hanno assunto recentemente) farmaci;
- a digiuno da più di 15 ore;
- consumato pasti abbondanti nelle ultime 6 ore.
- per alcune malattie infettive poi è prevista la sospensione permanente.
Per concludere gli esperti consigliano che, dopo malattie infettive con o senza febbre (es. cistite, tonsillite, sindrome influenzale ecc.) debbano passare un periodo di sospensione di 15 giorni dalla completa guarigione, idem per i casi di Febbre e Mononucleosi, toxoplasmosi e malattia da Citomegalovirus, vale lo stesso lasso temporale. Per altri criteri di sospensione è consigliabile di chiedere dettagliatamente al punto di raccolta.
Entrando nelle tipologie sanguigne, quello di cui si ha più bisogno è quello del gruppo 0 positivo e negativo. Nei giorni scorsi allospedale di Salerno San Giovanni Di Dio e Ruggi D’Aragona i militari dell’Arma hanno donato il sangue prendendo esempio dai medici e dal gli studenti del policlinico e del San Raffaele di Milano, che in caso di emergenza non hanno esitato a donare sangue. Questa è la vera Italia che non si tira mai indietro di fronte alle difficoltà, lItalia migliore che ci inorgoglisce di farne parte. Infine per chiunque volesse donare al Ruggi di Salerno, è pregato preventivamente di telefonare a questo numero di sevizio: 089 / 672491 Segreteria, oppure allo 089 / 67.26.53 Accettazione.
Roma, 30 gennaio 2017
Benvenuta MANU…..OTTIMA INFORMATIVA….
Articolo completo di dettagli e informazioni utili senza lungaggini inutili. Bello efficace e dritto al punto