Salerno: Tensione RSU Cisl Fp – Azienda Ospedaliera Universitaria

Tensione tra i delegati della CISL FP e  la Direzione dell’Azienda Universitaria Ospedaliera di Salerno.

Mentre Giordano dell’ASL SA discute con tutti, il Direttore Generale Nicola Cantone evita il confronto. Si profila una denuncia per attivitá antisindacale e un inevitabile scontro. La Cisl Fp, invoca il diritto al confronto e propone tavoli di trattativa separati.

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rsu-CISL-FP- aou salerno- Biondino Gaetano, Cesarano Francesco, Cicalese Giuseppe, Della Porta Giovanni, De Santis Felice, Montone Angelo, Pumpo Vito, Tortora Gaetano,con Pietro Antonacchio

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – Mentre il Direttore Generale dell’ASL Salerno Antonio Giordano, ha avviato, prima e dopo l’approvazione dell’Atto Aziendale, un dialogo proficuo e produttivo con gli operatori della Sanitá e le Organizzazioni Sindacali, in una nota politica i Delegati RSU CISL FP A.O.U. Salerno, Biondino Gaetano, Cesarano Francesco, Cicalese Giuseppe, Della Porta Giovanni, De Santis Felice, Montone Angelo, Pumpo Vito, Tortora Gaetano, invitano l’omologo di Giordano il DG dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno Nicola Cantone ad attivare i tavoli di trattativa separati allo scopo di poter esigere il diritto al confronto negoziale.

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Confronto peró, che viene negato come si evince dal commento dei Delegati RSU Cisl Fp, attuando una sorta di “fuga”, i quali preoccupati sottolineano: «Se lo stesso Direttore Generale Cantone, continua a trascurare questa modalità, saeemo costretti a denunciare l’amministrazione per attività antisindacale. Spiace dover constatare che lattuale management sta perdendo l’occasione di evolvere verso una azienda moderna capace di contemperare efficienza dei servizi e qualità attraverso un sano rapporto con le organizzazioni sindacali.

Purtroppo – evidenziano i Delegati della Cisl Fp – invece più che il nuovo che avanza è il vecchio che sopravanza, anche in quanto le modalità di approfondire le materie relative alla contrattazione integrativa aziendale hanno oramai raggiunto livelli non più sostenibili ne sopportabili dai delegati della Cisl. Daltra parte che nulla sia cambiato è una logica semplice da comprendere anche alla luce del fatto che le riunioni sindacali sono sempre più terreno di scontro e di risse sfiorate poiché mancano sempre atti su cui attivare il confronto, che risulta sterile ed inconcludente, come la maggior parte delle volte accade, anche per la totale capacità dellazienda di far rientrare la dialettica sindacale nei canoni e nella ortodossia che una moderna azienda dovrebbe perseguire quotidianamente.

Luciano Brigante-Neurochirurgo
Luciano Brigante-Neurochirurgo

I delegati della CISL FP avevano ed hanno richiesto – Tavoli di trattativa separata, solo ed esclusivamente per poter meglio rappresentare le proprie istanze, fermo restando la constatazione che da minoranza sindacale altro non può fare che sottolineare la legittimità degli accordi e la trasparenza degli stessi, ritenendo allo stato che l’Ente non fa altro che mortificare la maggioranza dei lavoratori, – Come è avvenuto per il caso del Neurochirurgo il dott. Brigante Luciano, il quale sebbene sia stato prosciolto perché ritenuto estraneo da accuse infamanti dalla Suprema Corte di Firenze, come riportato dall’articolo pubblicato su POLITICAdeMENTE dal titolo: https://www.massimo.delmese.net/103773/la-cassazione-restituisce-lonore-al-neurochirurgo-del-ruggi-luciano-brigante/ , e sebbene il GIP avesse inviato all’Azienda un’Ordinanza per il reintegro dello stesso al suo posto di lavoro, non ha ritenuto altro di gravarlo, in maniera molto ma molto “tardiva” di un provvedimento disciplinare, sperando non sia stato un “giochetto” per escluderlo dal concorso bandito di Direttore dell’Unità Operativa di Neurochirurgia presso la Stessa Azienda, mostrando un vetero-giustizialismo inappropriato in spregio soprattutto al disposto della Suprema Corte di Firenze facendo venir meno senso di appartenenza e dedizione al lavoro. Come spesso accade è unaltra opportunità persa. Come è altrettanto evidente che anche la stampa che parla di atto aziendale, non scrive ciò che invece nel concreto accade: nel mentre la ASL ha avuto con decreto l’ approvazione dellatto aziendale, quello del ruggi fa la navetta, tra regione ed azienda, mostrando una incompetenza tutta ascrivibile allattuale direzione nellelaborare un atto apprezzabile e per tale natura approvabile dalla struttura commissariale.

Vincenzo De Luca-Nicola Cantone
Vincenzo De Luca-Nicola Cantone

Aspettiamo – conclude la nota dei delegati RSU della CISL FP di Salerno – di avere notizia di come è possibile, senza atto approvato, elaborare una dotazione organica, senza correre il rischio di dare i numeri al lotto, paventando e perseguendo una caratteristica propria dei napoletani veraci. Cosa sta cambiando in Azienda. Nulla, anzi no, qualcosa sta cambiando. La totale assenza di attenzione verso le strutture periferiche, apprezzabile nell’immediato osservando l’andamento nel potenziamento del fabbisogno degli organici. Nessun nuovo assunto è stato inviato in nessuno stabilimento esterno al ruggi. E la politica langue, anzi dorme poiché mentre prima poteva dare colpa a qualcuno ora deve darla a se stessa essendo la maggior parte dei sindaci asserviti al governo regionale».

“Chi di speranza vive, disperato muore“, recita molto appropriatamente un proverbio dalle nostre parti, nel senso che la cultura del confronto non è di tutti, e non appartiene a chi in maniera pedissequa sfugge senza nessuna ragione, o meglio con una  ragione, quella di non poter assicurare quanto sia stato “comandato”. Antonacchio e gli RSU, si rassegnino e anzichè cercare un dialogo che difficilmente potrà avvenire se non dopo aver finito di eseguire il proprio mandato, lo cerchino altrove, e parlino comunque alla “nuora” ma facendo attenzione affinché anche la “suocera” intenda, e la suocera somiglia molto al Governatore Vincenzo De Luca. Non sarà mica lei.

Salerno, 22 gennaio 2017

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