Giovedí 19 gennaio, ore 19.00, Sala Consiliare Albanella, presentazione del Libro di Magdi Cristiano Allam “Io e Oriana”.
La cultura passa da Albanella, e l’incontro con il giornalista e scrittore Magdi Cristiano Allam, ne è la prova. L’autore del Libro “Io e Oriana”, convenendo con Oriana Fallaci che indicava nell’Islam la “radice del male”, abiurò l’Islam e si covertì al Cristianesimo.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ALBANELLA (SA) – La cronaca, l’attualità, la cultura, la letterature e tutte le variegate forme artistiche forme d’arte passano da Albanella, la cittadina in provincia di Salerno che con una serie di iniziative vuole offrire una vasta offerta culturale, perchè sia patrimonio delle giovani generazioni. E sulla base di questo obiettivo, ecco che giovedí 19 gennaio 2017, alle ore 19.00, nella Sala Consiliare del Comune di Albanella, “passa” da Albanella il giornalista e scrittore Magdi Cristiano Allam, e dopo i saluti del Sindaco Renato Josca, e del Presidente dell’Opera Gaetano Vernieri, presenterá il suo libro, edito da MCA Comunivazione, “Io e Oriana“, una storia di amicizia, ma anche una storia autobiografica che ha segnato la vita e il percorso umano e personale ancorchè religioso dell’autore.
«”Io e Oriana” – scrive Magdi Cristiano Allam sulla sua pagina facebook – è la storia di un’amicizia straordinaria che mi ha unito a Oriana Fallaci, pubblicata nel decimo anniversario della sua morte. Un rapporto – per Allam – paragonabile a un amore che è esploso all’improvviso, che ha subito coinvolto intensamente la totalità del nostro essere persone sul piano intellettuale ed affettivo, che è sembrato così veritiero da concepirci un tutt’uno sul piano spirituale al punto che lei mi aveva designato come suo unico erede spirituale – citando una frase della Fallaci che lo investe direttamente della sua ereditá – “Più ti leggo, più ci penso, più concludo che sei l’unico su cui dall’alto dei cieli o meglio dai gironi dell’inferno potrò contare. (Bada che t’infliggo una grossa responsabilità)”.
Un rapporto – per Allam – che è stato a un passo dall’esprimere il meglio di noi stessi traducendosi in un’opera comune, il libro “Magdi Allam intervista Oriana Fallaci”, effettivamente scritto ma non pubblicato, che avrebbe potuto essere il capolavoro della nostra vita.
A dieci anni dalla morte di Oriana – aggiunge l’autore – sento il dovere di raccontare un’esperienza estremamente significativa della mia vita che, da un lato, mi ha donato una straordinaria soddisfazione intellettuale e interiore, dall’altro è stata un fattore vitale per la rivisitazione delle mie scelte di fondo, culminando nell’adesione alle idee di Oriana. Ancor prima della sua morte il 15 marzo del 2006 presi atto che Oriana aveva ragione nel considerare i terroristi islamici la vera rappresentazione dell’islam e nel condannare anche i sedicenti “musulmani moderati” che ci impongono la legittimazione dell’islam come religione e la costruzione delle moschee. Quando nella notte della Veglia Pasquale il 22 marzo 2008 decisi di abiurare l’islam e di convertirmi al cristianesimo, compresi che Oriana aveva ragione nell’indicare specificatamente l’islam come la radice del Male.
Noi tutti oggi, – conclude Allam – volenti o nolenti, siamo debitori a Oriana. Lei è stata indubbiamente la voce che più di altre ha saputo scuotere le nostre coscienze, ha saputo costringerci a guardare in faccia alla realtà della guerra scatenata dal terrorismo islamico nel nome dell’islam. Noi tutti abbiamo il dovere di dire: “Grazie Oriana”».
Albanella, 18 gennaio 2017