“Festa d’inverno”, Open Day e presentazione del catalogo “i Vini” dell’Istituto Agraio di Eboli. E… si aprono le porte dell’Olimpo.
Sabato 21 gennaio 2017, oree 16.00/22.00, si terrá “La festa di inverno”, l’Open Day del glorioso e centenario Istituto Tecnico Agrario “G. Fortunato” di Eboli. Un appuntamento speciale con alunni, genitori e docenti, ma anche con le Cantine e la presentazione del Catalogo “I Vini dell’Istituto”. E dai Greci ai Romani fino ai giorni nostri si rinnova la più bella tradizione dei vini.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Sabato 21 gennaio 2017, dalle 16.00 alle 22.00, si aprono le porte de “La festa di inverno” l’Open Day organizzato dal prestigiosissimo e centenario Istituto Tecnico Agrario “G. Fortunato” di Eboli. Un’occasione per chi ancora non dovesse conoscere la scuola: per informarsi sui percorsi di studi e professioni, oltre che di tutte le attivitá e i laboratori didattico-professionali e per fornire la giusta assistenza per chi volesse iscriversi on line; per un tradizionale appuntamento che, appunto, si caratterizza con “La Festa d’Inverno” ed altre feste, che si articolano nel corso dell’anno, conviviali ma comunque istruttive e formative; nel corso degli incontri lo storico istituto ebolitano apre le sue porte ai visitatori perché si immergano in un ambiente scolastico, nel contempo innovativo, esclusivo, ma che ha in se un bagaglio di una lunga e certificata tradizione che ha visto formarsi generazioni di Periti Agrari straordinari, che hanno accompagnato la crescita economica della Piana del Sele, e non solo.
Porte aperte per genitori e alunni che oltre a visitare l’istituto, le sue aule, i laboratori, l’azienda: Fiore all’occhiello della struttura scolastica; possono toccare con mano e vivere all’istante i laboratori attivi, concreti che aggiunti alla didattica, fanno la differenza e restituiscono, appunto, la grande professionalitá dei futuri Periti Agrari.
Professionalitá che aggiunta allo stretto rapporto instaurato con le aziende del territorio e la loro importante azione di partenariato, aggiungono un alto valore alla formazione, permettono agli alunni di partecipare a stage formativi di alternanza scuola-lavoro ad integrazione delle attività presso l’azienda agraria dell’istituto che consentiranno ai futuri professionisti un sicuro inserimento lavorativo.
L‘Open day é anche l’occasione per degustare i prodotti aziendali, i vini, il miele, e quest’anno anche la prima brochure della cantina didattica della scuola, unica cantina presente ad Eboli con tre vini di particolare pregio e tradizione vitivinicola: Montedoro, Casarsa e Palmento. Vini in “purezza” come dicono gli esperti provenienti rigorosamente da uve dell’azienda dell’istituto e monovitigni, raccolte a mano, accuratamente selezionate in vigna ed avviate poi alla pigiatura nella cantina dell’istituto, con l’obiettivo specifico come dichiara la dirigente scolastico Laura Maria Cestaro – «Di valorizzare le risorse proprie della Piana del Sele e trattenere i nostri alunni sul territorio creando occasioni di lavoro.- una formula che come aggiunge la DS Cestaro ha trovato riscontro nei fatti – Abbiamo registrato un incremento di iscritti coerente con la crescita del PIL nel settore primario in continuità con una consolidata tradizione di successi formativi e poi imprenditoriali garantiti dall’altissima qualità professionale dei docenti e del personale tutto e delle risorse strumentali e laboratoriali che vantano il prestigioso partenariato, da quest’anno, dell’Università degli Studi di Salerno. Il Rettore Aurelio Tommasetti si è recato nell’istituto per presentare la nuova facoltà.
Per l”occasione come si è detto è pronta anche la prima brochure di presentazione dell’unica cantina presente ad Eboli, quella didattica dell’Istituto Tecnico Agrario “Giustino Fortunato” di Eboli. Una grande soddisfazione soprattutto per gli studenti dell’Istituto che giorno dopo giorno collaborano con l’azienda scolastica per raggiungere importanti obiettivi, lavorando ai vitigni, con passione ed entusiasmo.
“I vini dell’Istituto – racconta la dirigente scolastica Laura Cestaro – incontrano il favore crescente degli esperti del settore e costituiscono l’unica filiera completa dell’unico indirizzo Viticoltura ed Enologia della Provincia di Salerno. Vengono trasformate, infatti, nella cantina didattica dell’Istituto le uve provenienti esclusivamente dall’azienda agraria annessa, a presidio di una tradizione di valorizzazione delle risorse proprie del territorio e a garanzia dell’assoluta tracciabilità del prodotto alimentare“
Sono tre al momento le etichette presenti in cantina: Il Montedoro, un Fiano, che richiama una località storica della città di Eboli, dal gusto asciutto e armonico, ben strutturato, morbido ed equilibrato. Ideale con antipasti di mare ma ottimo, se invecchiato, con formaggi e mozzarella di bufala; Il Casarsa, toponimo riportato in un documento dei beni della Chiesa parrocchiale di San Nicola de Schola Graeca, questo Aglianico è uno dei vitigni più diffusi in Campania, gusto asciutto, morbido e persistente. Adatto alle carni rosse; Infine il Palmento, che prende il nome da un’antica struttura di origine romana adibita alla pigiatura ed alla prima fermentazione, un vino rosato ottenuto dal vitigno Aglianico di colore rosato, profumo elegante, speziato con sentori di vaniglia, ribes e fragola, gusto secco e armonico, adatto alle carni bianche e rosse, ai formaggi stagionati, al pesce e ai dolci.
Le uve, raccolte a mano, vengono accuratamente selezionate in vigna e subito avviate alla pigiatura nella cantina didattica dell’istituto. Il sistema di conduzione è rappresentato da un’agricoltura integrata, a basso impatto ambientale, con uso coordinato e razionale di tutti i fattori della produzione nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori.
A tale proposito in merito ai tre vitigni e ai loro toponimi di origine si racconta che gli Dei stanchi dell’Olimpo e delle troppe implicazioni con il mondo reale di allora, spinsero alcuni naviganti a trovare un luogo alternativo per i loro “baccanali” e questi, dopo l’approdo del monte di Capaccio scelsero quello di Eboli: il Monte d’Oro; “d’oro” proprio come tutte le straordinarie ricchezze e soprattutto per quel “nettare” appunto degli Dei, che dai vitigni del posto dilettavano il palato degli Dei e degli uomini, e si accompagnavano ai cibi sempre unici ed esclusivi che gli abitanti del luogo sapevano presentare.
E se il racconto può essere anche messo in discussione, ad oggi quei vini di quei vitigni, che da Zeus a Giove, da Dionisio a Bacco fino al NOSTRO DIO, proprio grazie all’Istituto Agrario “Giustino Fortunato di Eboli, mantengono ancora la tavola ed allietano i palati e le feste ricordandoci con rinnovata conferma che il “nuovo” può essere “nuovo” anche nella tradizione e nella storia. E pensare che uno stolto Presidente della Provincia di Salerno insieme a grigi ed oscuri funzionari avevano tentato di declassare l’Istituto Agrario accorpandolo ad un professionale qualsiasi.
Ma scendendo dall’Olimpo “alternativo” del Montedoro e riportandoci all’Open Day del “Giustino Fortunato”, i giovani che decideranno di iscriversi all’Istituto Agrario di Eboli potranno scegliere diversi indirizzi: Produzione trasformazione; Gestione dell’Ambiente e del Territorio; Viticoltura ed Enologia; attraverso una didattica innovativa e laboratoriale, grazie alla presenza dei laboratori di: Azienda Agraria integrata; Industrie Agrarie; Chimica degli Alimenti; Micropropagazione; Linguistico; Multimediale; Topografia; Scienze Naturali; Patologia ed Entomonologia; Estrazione di Piante Officinali; Laboratorio Cl@sse 2.0; Cantina Didattica; Caseificio Didattico; Oleificio Didattico; Trasformazione di frutta in confetture e marmellate.
Eboli, 16 gennaio 2017