Dopo due anni di promesse non mantenute arriva puntuale la “farsa” e autocelebrativa, riapre la Cilentana.
Cuozzo FdI: “Chi ha programmato l’intervento e con quali investimenti? Fondi lasciati in dote ad un Presidente incapace. Con Canfora e De Luca non si va da nessuna parte, continueremo a rimanere ultimi».
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «Dopo due anni di promesse non mantenute, di disagi, di incapacità e di incoerenza, – si legge in una nota di Michele Cuozzo, Presidente Provinciale di Salerno di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale – arriva, puntuale, la megalomane farsa dell’accoppiata dei records negativi e si riapre la Cilentana. Anziché chiedere scusa alla comunità per i danni ed i disagi causati si autocelebra il fallimento dell’azione amministrativa.
Chi ha programmato l’intervento e con quali investimenti?
Naturalmente – aggiunge – la precedente Amministrazione provinciale con fondi lasciati in dote ad un Presidente incapace di mettere in campo interventi seri sul territorio, tant’è che per ben due esercizi consecutivi ha approvato il bilancio di previsione a fine anno solare, quindi senza alcuna programmazione.
Le vicende giudiziarie – prosegue il coordinatore provinciale di FdI-An – (se rispondono a verità le anticipazioni giornalistiche) che, a vario titolo, coinvolgono ormai il Comune capoluogo, la Provincia e la Regione, fanno emergere un quadro inquietante di intrecci, rapporti e modusamministrandi che ci inducono ad una riflessione seria: il triste primato degli ultimi posti della Regione campana per l’offerta ed i servizi sanitari e per gli interventi nel sociale con una Provincia che precipita in basso per qualità della vita, la criminalità che la fa da padrone su un territorio che si spopola sempre di più, sono l’altra faccia della medaglia delle indagini in corso.
Siamo, come sempre, – conclude Cuozzo – garantisti ma ora basta; bisogna ridare dignità alle istituzioni e rimettere in cammino la speranza. Con Giuseppe Canfora e Vincenzo De Luca non si va da nessuna parte, continueremo a rimanere ultimi».
Salerno, 31 dicembre 2016