Sanità e Ospedale: Sit-in a Eboli del Comitato della Salute Pubblica del Sele

Si è tenuto in Piazza della Repubblica a Eboli, un Sit-In con Gazebo informativo sulla Sanità promosso dal Comitato della Salute Pubblica del Sele.

Il Sit-In organizzato dalle associazioni aderenti al Comitato per la salute Pubblica del Sele, ha informato i cittadini sulla stato della sanità locale, in attesa della sentenza del Tar del 25 p.v. di ricorso al Piano Regionale. Presente il presidente del comitato di Agropoli. Scotillo ed Adelizzi:”Siamo qui anche in una domenica d’Avvento per far sentire forte la nostra voce!”

Comitato della Salute Pubblica del Sele-Eboli
Comitato della Salute Pubblica del Sele-Eboli

di Marco Naponiello
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI –  Il freddo e le incombenti festività natalizie non fermano il Comitato per la Salute Pubblica del Cittadino della Valle del Sele, un rassemblement spontaneo composto da varie associazioni locali (FISI – sanità, , Gioventù Ebolitana, Noi Tutti Liberi e Partecipi), che da circa 18 mesi perora con energia le istanze territoriali in ambito sanitario, oggetto da troppo tempo di una vergognosa ristrutturazione dei numerosi presidi che sono da decenni allocati nell’ampio distretto circoscrizionale della Valle del Sele (https://www.massimo.delmese.net/?s=Comitato+per+la+salute+Pubblica) in collaborativa simbiosi con altri comitati similari della Provincia, in particolar modo insieme all’omologo della vicina Roccadaspide.

Caldoro-De Luca-Polimeni
Caldoro-De Luca-Polimeni

Gli organizzatori lamentano dicevamo, una falcidia sistemica di reparti e servizi ai danni dei cittadini della Valle e della Piana del Sele, come  quelli del Calore, i quali subiscono una deflessione di 400 unità di posti letto, con l’aggravio che tali scelte a dir poco singolari di politica sanitaria adottate dal Nuovo Piano di Riordino  del commissario Joseph Polimeni, sia sospettosamente vista a guisa di una cambiale politica a vantaggio di altre aree: Agro-Nocerino, Salerno, Vallo della Lucania, oltre che a detrimento del Maria SS Addolorata, lo storico presidio ebolitano che è tra i più antichi in Regione, il quale ha dovuto subire come universalmente risaputo, la chiusura di Ostetricia e Pediatria.

Del resto come recita lo slogan della giornata: “La politica non può indossare il camice bianco e viceversa!” e per tutelare parimenti le istanze del territorio, questo comitato si è prodotto in un tempestivo ricorso al TAR di Napoli di prossimo pronunciamento, avverso il Piano di Riordino da poco adottato dalla giunta targata Vincenzo De Luca, il quale ha definitivamente “pensionato”, l’Ospedale Unico del Sele e i suoi 300 milioni stanziati dal 2010 (per un bacino da servire potenzialmente di circa 250.000 utenti), preferendo impiegare i copiosi fondi strutturali nell’aggregativo e nuovissimo Ospedale del Mare partenopeo, “doppiamente inaugurato” per motivazioni semplicemente di immagine, sia dal predecessore Stefano Caldoro che dall’attuale reggente di Palazzo Santa Lucia, il quale ne ripercorre cosi pedissequamente le “orme” (https://www.massimo.delmese.net/103284/de-luca-inaugura-lospedale-del-mare-e-concorre-alla-rapina-di-caldoro/), al contempo tradendo amaramente, le aspettative civiche ed elettorali dei residenti a Sud di Salerno.

Comitato salute pubblica del Sele-Eboli-sit in
Comitato salute pubblica del Sele-Eboli-sit in ok

Ed è per tale fondato motivo che incuranti delle temperature gelide e del clima scanzonato tipico della settimana del Natale, i numerosi rappresentanti delle associazioni, si sono dati appuntamento nella centrale Piazza della Repubblica, sotto un gazebo allestito alla bisogna, e precisi ed indefessi come di consumata abitudine si son profusi nel distribuire volantini senza sottrarsi alle domande dei passanti ed in egual misura dei media locali, inerenti le sorti sanitarie del comprensorio.

Il primo dei protagonisti giornalieri ad avvicinarsi ai nostri taccuini è stato Rolando Scotillo segretario nazionale Fisi- sanità, il quale senza remore si è scagliato contro il DG ASL Salerno, Antonio Giordano, definendolo l’esecutore testamentario del governatore campano, nell’ottemperare passivamente i dettami del decreto regionale 33, sul riordino dei presidi sanitari stilato dal commissario Joseph Polimeni, il quale tanta rabbia e scalpore sta suscitando nelle comunità a sud della città di San Matteo: ”..nel voler denigrare le speranza dei cittadini della valle del Sele come del Calore, ma allo stesso tempo attendiamo speranzosi la sentenza del TAR Campania del 25 gennaio e siamo pertanto fiduciosi in un esito positivo, essi affermano che non “muoveranno” nulla nei nosocomi di Eboli e Battipaglia, ma si mormora nei corridoi – specifica sarcastico il sindacalista – invece che in realtà il Governatore abbia già due nomi pronti come dirigenti unici dei due ospedali della Piana del Sele, nella fattispecie un Direttore Amministrativo ed un Direttore Sanitario, quindi i giochi sembrano fatti dal loro punto di vista, che la dice lunga sullo stato dell’arte!

Comitato salute pubblica del Sele-Eboli-sit in-Scotillo
Comitato salute pubblica del Sele-Eboli-sit in-Scotillo

A seguire è stata la volta di due giovani dirigenti politici cittadini, il primo Mario Nicotera del Forum dei Giovani, ha rivolto un messaggio diretto alle nuove leve: Il significato odierno consta nel far conoscere ai giovani questa nostra battaglia, un sit-in di sensibilizzazione verso i nostri coetanei distratti e talvolta apatici nei confronti di tali tematiche sociali, vorremmo che ci fosse una crescita di cittadinanza attiva tra gli under 35!”; Il secondo Cosimo Altieri, coordinatore di Gioventù Ebolitana, con un piglio istituzionale e generalista ha affermato: Stamattina abbiamo deciso di scendere in Piazza della Repubblica per informare la cittadinanza sulle attività svolte dal nostro Comitato, e sull’imminente udienza del ricorso al TAR fissata per il 25 gennaio. A nome del movimento giovanile che rappresento, posso asserire che siamo orgogliosi di collaborare attivamente alla tutela della Sanità nel nostro territorio e del presidio ospedaliero cittadino. Dunque amici unitevi a noi, è il momento di alzare la voce e di riprenderci la dignità che ci stanno togliendo!

Ma l’appuntamento ebolitano si arricchisce di un ospite di “fuori le mura”, ovvero dell’Avv. Giovanni Basile, in rappresentanza del comitato sanitario della città di Agropoli, nell’attiguo Cilento costiero, il quale si è invece soffermato sulla vergognosa sperequazione di ordine costituzionale che secondo il dirigente, sarebbe perpetrata ai danni di alcune popolazioni e segnatamente gli art 3 (uguaglianza formale e sostanziale dei cittadini) in combinato disposto con l’art.32 ( tutela della salute) e stentoreo sottolinea come: Non solo gli abitanti delle grandi città o dei comprensori più popolosi debbono avere diritto alle cure mediche pubbliche, ma anche i cittadini dei piccoli centri ed è per questo che stiamo qui riuniti stamattina, pronti a fare rete nell’attesa del pronunciamento della Giustizia Amministrativa campana, per perorare le istanze delle nostre comunità a coloro che debbono prendere le decisioni future per tutti noi!”

Comitato salute pubblica del Sele-Eboli-sit in-Adelizzi
Comitato salute pubblica del Sele-Eboli-sit in-Adelizzi

In seguito è stato il turno della pasionaria storica della sanità cittadina, Rosa Adelizzi presidentessa del comitato ebolitano, che oltre a rimarcare la finalità promulgativa del sit-in domenicale, ha anch’essa posto l’accento sul dislivello di trattamento tra alcune aree, vedi agro-nocerino, Salerno città e Vallo della Lucania, ed altre come appunto il comprensorio Sele-Calore-Diano: ”..la nostra rete di comitati è pronta a fare squadra ed a difendere il territorio, noi siamo stati privati inspiegabilmente di un DEA di 1° livello (Dipartimento Emergenza e Accettazione) quando il distretto di Eboli – Battipaglia raggiunge i 188.000 utenti e ci “ricompenseranno” invece con degli ospedali base, mentre Vallo della Lucania una piccola cittadina circondata da centri ancor minori potrà invece contare sul famoso DEA, tutto a discapito delle comunità del Sele-Calore e Diano e dei dettami del decreto Balduzzi!” – la dirigente cittadina si congeda ricordando al pubblico inoltre che – ”..nell’attesa della sentenza del tribunale amministrativo partenopeo che si dovrebbe  pronunciare il 25 gennaio, noi organizzeremo qualche giorno prima un incontro-dibattito, dove renderemo note le nostre strategie sia in caso di esito positivo, sia in caso infausto della stessa decisione, con l’auspicio di una massiccia partecipazione popolare!”

Ultimo nella scaletta degli intervistati, è stato il dott. Vincenzo Fornataro, coordinatore cittadino dell’associazione Noi Tutti Liberi e partecipi, il quale ha esordito con una riflessione dal profilo social-network: ”Con l’amico Antonio Lioi, stimato ex dirigente sanitario, ho intrattenuto una proficua discussione su Facebook: egli infatti evidenziava argutamente come il riassetto degli ospedali partenopei nello specifico il Cutugno, il Monaldi ed il CTO, abbiano reso una maggiore efficienza dei nosocomi stessi rispetto ai piccoli presidi, di contro io ho posto in essere altre osservazioni: e cioè, come le distanze siano diverse nei grandi conurbati metropolitani rispetto alle zone dell’entroterra campano, ove le notevoli distanze possono rivelarsi, come purtroppo è accaduto esiziali!” –  Ed a seguire sul limitare dell’intervento, il coordinatore specifica – Dunque ben vengano le razionalizzazioni strutturali, ma fatte con criterio, rispettando i parametri LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) rispetto ai posti letto per numero di abitanti e le consequenziali composizioni di organico, eliminando i doppioni di reparto a pochi chilometri. Purtroppo per troppi anni, si è privilegiata la sanità privata a discapito di quella pubblica, ed ora le distrazioni di fondi a vantaggio della prima si ripercuotono sulla maggioranza dei cittadini, una  grave stortura questa, a cui una società che si autodefinisce civile deve assolutamente porre rimedio!

Eboli, 19 dicembre 2016

17 commenti su “Sanità e Ospedale: Sit-in a Eboli del Comitato della Salute Pubblica del Sele”

  1. Non so davvero alcune facce con che coraggio intraprendono ancora iniziative pubbliche… provocatori pelati che hanno come unico interesse quello di mettersi in mostra facendo ricorsi su ricorsi contro il nulla…non importa contro chi o che cosa, ma l’importante che se ne parli!!
    Questo atteggiamento assunto da tanti “paladini sindacali emarginati da tutte le sigle che contano” non fa altro che bloccare l’italia!!
    Spero che la procura, oberata dai tanti loro ricorsi vani, possa un giorno fare una bella verifica indirizzata a questi “eroi” che non fanno altro che screditare la reale opposizione alla mala sanità.

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  2. Criticare chi fa è arte facile, parlate di procura quando è il tar!
    Vergogna un paesino di invidiosi e livorosi…..

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  3. Gentilissimi, agli attacchi sono abituato e non mi fanno paura. Il mio obiettivo è di far funzionare a livello locale la sanità che , senza padrini e nè padroni, deve essere efficace ed efficiente.Il ricorso presentato non è un mio vezzo: il Sindaco di Cava dei Tirreni, il sindaco di procida, il sindaco di roccadaspide e decine di comitati hanno seguito la stessa via. Che siano anche loro degli sprovveduti- guerrafondai? non mi sembra, e comunque dopo il 25 gennaio 2017 sapremo chi ha ragione e ce ne faremo una ragione. Per ciò che attiene al “sindacalista emarginato” vorrei far presente che nella asl tutti i sindacati, il mio compreso, hanno rapporti fitti e rispettosi e solo una sigla è “emarginata”. Che sia una sigla di cui fa parte qualcuno di voi? non lo so , ma non mi importa. Invece di attaccarmi perchè non vi preoccupato del futuro del nostro Ospedale?

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  4. Io credo che questo serve solo per protagonismo ( vedasi chiusura giencologia e pediatra non avete combinato nulla). La realtà è tutt altra.

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  5. da quando sei diventato così moderato… ah si… da quando non ci sono più argomenti…in ogni caso questo ci fa molto piacere.
    Sei abituato agli attacchi? scendi giù…nessun attacco, mi pare che è solo la descrizione della realtà… se fossi in te mi concentrerei un pò più sul lavoro di infermiere,(un po meno su quello di direttore generale…magari in un’altra vita) con qualche assenza in meno e un pò più di responsabilità in reparto.
    non credo che qualcuno possa invidiare una persona che gode di un grado di impopolarità (tra i pochi che ti conoscono) così basso come al tuo. Piuttosto sappi fare un pò di autocritica potrebbe giovarti…

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  6. Caro Scotillo (anche se da anonimo), questa volta devo darti ragione, e non sai quanto mi costa.
    E’ vero, però, che la denigrazione fatua e vacante, fine a se stessa, balza agli occhi per modi e contenuti.
    E, soprattutto, puzza.
    A dopo il 25 settembre, per i commenti, ovviamente.

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  7. carissimi ( siamo quasi di famiglia, oramai), spiace darvi un dispiacere, ma il ricorso del comune di procida gemello al nostro ricorso al TAR di Napoli è stato vinto dal comune….per la ginecologia e la pediatria aspettiamo tra qualche giorno ed aspettiamo il 25 gennaio ( si gennaio) e chi lo sa? intanto la rete IMA dovrà essere rivista grazie ad una mia critica sui tempi di percorrenza. Direttore generale, no….troppo politicizzati. Molti nemici…qualcuno diceva , seppur infaustamente, molti nemici molti onori…non mi è mai piaciuto essere nelle grazie di chi soventemente si vende e vende l’anima al diavolo…poche parole a buon intenditore. saluti.

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  8. Sicuramente qualsiasi azione fatta a sostegno dell’ospedale credo debba essere riconosciuta oggettivamente….detto ciò Rimane il fatto di quanto di queste azioni ne beneficia realmente l’ospedale e il suo buon funzionanento…e quanto questi signori volenterosi, le cui loro attività che sembra ruotino intorno alla sanità e a queste iniziative sindacali, ne traggono vantaggio.

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  9. il retropensiero puo’ essere giustificato in una società malata come questa, ma criticale le intenzioni a prescindere e’ sbagliato. qui ci sono giovani e meno, donne e uomini che IMPIEGANO IL LORO TEMPO LIBERO PER SENSIBILIZZARE UN POPOLO DORMIENTE, CHE NON HA COSCIENZA CIVILE E TANTO MENO CITTADINANZA ATTIVA, CHE SA SOLO LAMENTARSI E RASSEGNARSI A COSE FATTE E D INVIDIARE ALTRE CITTÀ’ SE NON PROPRIO ALTRE NAZIONI, SCONFORTANTE….

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  10. Non rispondo mai agli anonimi ,e non mi appartiene questo vigliacco modo di fare.
    Accetto le critiche costruttive, tanto che avevo pensato già da tempo, richiedere un incontro con il direttore del p.o verificare e capire le problematiche,il mio intento è migliorare la sanità pubblica. Invece rispondo agli attacchi subdoli

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  11. Non rispondo mai agli anonimi ,e non mi appartiene questo vigliacco modo di fare.
    Accetto le critiche costruttive, tanto che avevo pensato già da tempo, richiedere un incontro con il direttore del p.o verificare e capire le problematiche.Il mio intento è migliorare la sanità pubblica.Vorrei rispondere agli attacchi subdoli.
    1 – Chi ha permesso tutto ciò, non siamo certo noi.
    2 Non permetto a nessuno di criticare il mio impegno, il mio tempo è prezioso come ognuno di voi… soprattutto il tempo che ho tolto e che tolgo ai miei figli ,alla mia famiglia , anche in termini di contributo economico per le iniziative, per dare il massimo e per riavere i diritti che spettano ad ogni singolo cittadino. Se qualcuno di voi vede il marcio in ogni cosa buona che si cerca di fare è un problema vostro.
    Ma, voi che vi agitate tanto , una domanda mi sorge spontanea! ma avete mai fatto qualcosa di buono per il nostro ospedale? E qui mi viene da dire che quando si critica gli altri … lo si fa per invidia o per gelosia. Beh!5 mesi di presidio sit-in riunioni incontri ecc, due anni e mezzo di sacrifici forse senza esiti positivi? Questo è da vedere dopo il 25 gennaio.
    Invece di perdere tempo dietro ad un pc e una tastiera per screditare gli altri,scendete in campo se siete più capaci, ve ne darò atto.Le battaglie si fanno sul campo.

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  12. l’impegno profuso è evidente, anche se i risultati lo sono un pò meno.. ma non importa…
    Sarebbe solo un peccato se tali sforzi fossero strumentalizzati ed usati da personaggetti a cui si faceva allusione sopra, che campano di questo. Ciò non vuole però per nulla sminuire il lavoro fatto da voi giovani volenterosi… solo fate molta attenzione…

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