Sulla discussione nella massima assise comunale dedicata all’ISES aleggia la “scomunica” di Don Enzo Caponigro.
Fibrillazione in Consiglio per la mozione presentata e approvata dalla maggioranza, sul trasferimento temporaneo dell’Ises alla Casa del Pellegrino ed il relativo cambio di destinazione d’uso. Su questo indirizzo incombe la diffida di Don Caponigro che ipotizza violazioni e reati di varia natura. Cariello: ”Siamo al vostro fianco lavoratori e assistiti, e coraggiosamente andremo avanti fino all’inverosimile”.
di Marco Naponiello
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
Eboli – E venne il giorno dell’ ISES! Dopo mesi in cui si è chiesto la trattazione monotematica di un Consiglio Comunale voluta dalle opposizione consiliari, sulla vexata quaestio delle sorti di questo istituto medico-psicopedagogico ebolitano, che ha attraversato oltre quattro decenni della Storia cittadina, si è giunti finalmente alla seduta ad esso dedicata.
Le vicende sono purtroppo note a tutti nella comunità ebolitana, difatti dal 31 dicembre del 2014 l’ ISES ha perduto l’accreditamento regionale come istituto convenzionato e da allora è iniziata l’odissea dei 100 dipendenti che non percepiscono il salario, alcuni di loro 40 si son fatti licenziare dal commissario liquidatore nel frattempo subentrato agli organi ordinari di gestione, per poter usufruire della indennità di disoccupazione, ne rimangono adesso circa una sessantina che aspettano quanto dovuto per legge, oltre ai quasi trenta degenti che loro malgrado subiscono tali peripezie, ma al momento ancora nessun spiraglio di nuove acquisizioni (fallito il tentativo del gruppo Agolino e di altri timidi interessamenti), a cagione della scure debitoria superiore ai 10 milioni di €, una cifra che funge da spaventoso deterrente.
Del resto la situazione di questa coop-sociale si è protratta per troppi anni, tra mala gestio interna e mancati controlli, di cui il nostro sito ha sempre seguito con molta attenzione l’evolversi degli sviluppi (https://www.massimo.delmese.net/?s=ises), per la quale le forze politiche e sindacali eburine, hanno tentato invano una nuova sistemazione logistica e un nuovo assetto societario, visto che la struttura è di inveterata inidoneità allo scopo clinico – riabilitativo, rinvenendo alla bisogna per la delocalizzazione: la cosiddetta ex ortopedia, una struttura del post-terremoto allocata nel rione Pescara, l’ex biblioteca comunale C2o, lo stabile Merola – Fulgione sede storica del Giudice di Pace, ma entrambe inadatte alla specifiche di una struttura sanitaria.
Allora si è pensato in ultima analisi, al centro polifunzionale della Casa del Pellegrino. Questa struttura finanziata con fondi regionali ed incastonata nel cuore antico urbano, tra il santuario dei SS Cosma e Damiano, il Castello Colonna e le Fornaci Romane, sembrava una soluzione (di natura temporanea) atta allo scopo, e promossa dal Sindaco in persona Massimo Cariello, che nel mentre attendeva i pareri tecnico-giuridici dell’Ingegnere capo Rosario La Corte, l’avvocato dell’ente Ernesta Iorio e la segretaria comunale Livia Lardo, per l’eventuale cambio di destinazione d’uso dell’opera pubblica, con una mozione dei fedelissimi del Sindaco improntata a tale scopo da preventivamente discutere ed approvare si spera (cosa difficile viste le posizioni della minoranza) all’unanimità degli aventi diritto al voto.
Ma appunto nel frangente sopra indicato, interveniva eufemisticamente “a muso duro” Monsignor Vincenzo Caponigro, ex rettore del santuario dei Santi Medici e deus ex machina dell’opera stessa, colui che in tanti anni si era speso per ottenerne i finanziamenti regionali (6 milioni) affinché si costruisse in loco un ostello per pellegrini e viandanti bisognosi, con acclusa casa di riposo per anziani, il quale intravedeva una sorta di ingeneroso esproprio da parte del Comune, e dunque con una diffida legale all’intero consiglio più giunta ed un esposto contemporaneo agli statuali organi preposti (Regione Campania e Prefettura), https://www.massimo.delmese.net/103125/centro-polifunzionale-don-enzo-caponigro-diffida-il-sindaco-cariello/ con la quale si rizelava di una tale improvvida scelta, ravvisandone la consumazione tentata (ad horas) di diversi reati, ed invitando l’Assemblea civica riunitasi stasera, a stare molto “accorta” sulle scelte che dovesse deliberare.
Da subito in città nei luoghi sia fisici (piazze, strade e ritrovi), che virtuali (social-network) si sono schierati due fazioni e parimenti due ordini di pensiero: il primo di stampo sociale che cerca di salvaguardare i posti di lavoro ed i degenti e che critica al contempo il prelato per mancanza di umanità ed una cinica e miope visione burocratica del problema; la seconda invece che appoggia apertamente il rispettato monsignore, e ravvisa di contro una distrazione indebita dell’opera e dei finanziamenti medesimi dal loro fine, e si duole del fatto che una azienda privata (ove l’opinione pubblica eburina, accusa sottotraccia anche le maestranze di prolungata acquiescenza alla cattiva amministrazione) possa cosi usufruire di un bene pubblico, a meno che non la acquisisse il Comune di Eboli, onerandosi del valore della struttura (in via di definitivo completamento) e di seguito la fittasse alla coop sociale.
Dunque veniamo alla trattazione dell’ordine del giorno che è di profilo monotematico, con inizio alle ore 19.30 senza le previe interrogazioni consuete, come disposto dal presidente dell’assise Fausto Vecchio per dar ampio spazio al tema scottante della serata:
- Comunicazioni del Sindaco e/o del Presidente;
- Centro riabilitativo ISES – Discussione – Indirizzi.
Si parte con il consueto appello della segretaria Livia Lardo dove si verbalizzano 16 presenti e 9 assenti, con degli spalti gremitissimi di pubblico composto dai dipendenti ISES e le loro famiglie, oltre a quelle dei degenti, i quali cadenzeranno con calorosi applausi in specie gli interventi degli esponenti della maggioranza consiliare, e lo faranno per l’intera durata della sessione odierna.
Il presidente del consiglio Fausto Vecchio, comunica all’inizio della seduta l’assenza dei consiglieri Grasso e Busillo, giustificandola per gravi motivi familiari e si duole al contempo della cassa di risonanza mediatica che ha accompagnato l’ordinanza di surroga alla consigliera Altieri (UDC) e che vede, fino a gravame ultimato in Appello, Pellegrino (Eboli 3.0) potenziale subentrante, accusando i Cardiello padre e figlio di aver soffiato sul fuoco della vicenda e a sua volta di essere stato oggetto di denuncia da parte di Giuseppe Pellegrino:”Ma mi difenderò con forza nelle sedi e nei modi più opportuni”, ha tuonato il presidente dell’assise sottolineando al contempo la compostezza di Rosa Altieri, che ha tenuto in tutta la stucchevole e prolungata vicenda politica un atteggiamento davvero molto signorile.
Subito relaziona un febbricitante sindaco, Massimo Cariello, che farà un compendioso excursus delle vicende inerenti la struttura sanitaria, di cui abbiamo riportato in apertura, ribadendo l’estraneità ai perniciosi fatti della sua Giunta e il gravoso status quo che si è trovato ad affrontare appena insediatosi, ricordando la sua volontà al dialogo parimenti a quella di non far chiudere la struttura.”Io mi sono confrontato con il Ministero,l’ASL la Regione e i vari CDA susseguitosi della coop-sociale, e la commissaria liquidatrice l’avv. Angela Innocente, quindi nonostante una situazione ingarbugliata, tra note e diffide dei lavoratori contro la mia persona, abbiamo segnalato degli immobili che tutti abbisognavano di ristrutturazioni e messe in sicurezza, oltre al cambio di destinazione d’uso che vale per tutte le strutture sanitarie h24, questo dal 2003 lo impone una normativa!” e qui il passaggio fondamentale criticato dalle opposizioni:”L’accreditamento non è tolto ma soltanto sospeso, quindi si può riattivare, dunque unica soluzione valida,e diedi la mia disponibilità alle due coop interne il 10 agosto scorso, e temporanea a titolo oneroso rimane il Centro Polivalente della Casa del Pellegrino che sarà consegnata entro marzo-aprile, per poi dare il tempo necessario a trovare una soluzione definitiva alla coop sociale ISES, non abbiamo intenzione di nuocere ad alcuno, ma solo di salvare l’occupazione dei 56 lavoratori, dei 26 degenti, e di una azienda storica la quale crea molta economia in città, che sono anche sotto sfratto esecutivo per il vecchio stabile, dunque stasera mi aspetto un deliberato condiviso che vada oltre le differenze politiche, un atto di maturità!”
Al sindaco ed al presidente risponde il capogruppo di Forza Italia Damiano Cardiello, che come i colleghi di opposizione che si succederanno in serata (Conte, Petrone per il PD e Cuomo DxE) porrà l’accento sui profili di illegittimità che vanno: dall’accreditamento perduto, alla destinazione vincolata e sino alla immissione in una struttura pubblica di una società privata con tutto il rispetto dei lavoratori, ed il rischio che la Regione rivoglia indietro le somme vincolate, con annesso danno erariale e dissesto finanziario per il Comune, che opera da un paio di anni, in un regime contabile di pre-dissesto.
Cardiello, anche egli febbricitante ed in seguito abbandonerà la seduta attacca preliminarmente sulla vicenda della surroga di Pellegrino, accusando di mendacità di non conoscenza il presidente Vecchio, sulla notifica dell’ordinanza esecutiva, eseguita alle ore 12.15 all’ufficio avvocatura comunale e agli organi più alti in grado dello stesso, e continua stentoreo sull’ISES e l’uso promiscuo della coop sociale:””Siete stati usati in passato come un bancomat e lo sappiamo tutti con una situazione debitoria di circa 12ml che sono risorse pubbliche dilapidate a cui spetterà alla magistratura individuarne le responsabilità, era ora che si trattasse questo tema che noi abbiamo voluto fortemente come opposizioni, ma che la maggioranza ha sempre capziosamente rimandato da due anni, infatti ci sono state solo note stampa del Sindaco, solo spot che indicavano soluzioni e creavano aspettative poi disilluse, e noi dell’opposizione non siamo stati chiamati in causa, non siamo stati mai, ma mai informati di nulla”
Conclude Cardiello:”Naturalmente stiamo con i lavoratori le loro famiglie e i degenti, che voi accudite con abnegazione e cercheremo stasera una soluzione deliberativa condivisibile da tutti, ma che naturalmente non violi la legge e non metta a repentaglio le risorse finanziarie pubbliche!”
Primo dei consiglieri di maggioranza a rispondere avverso le piccate osservazioni della minoranza e ad appannaggio della linea del Sindaco, è stato il capogruppo del N.PSI, Giuseppe Piegari, il quale parimenti ad i suoi colleghi assisi tra i banchi governativi (Presutto, Merola e Guarracino), porrà l’accento non solo sulla esigenza economica e sociale di mantenere in vita l’azienda cooperativa, ma specialmente sul “fattore umano”, ovvero il sacrificio personale dei lavoratori che non percependo da due anni lo stipendio, continuano ad erogare nonostante tutto le prestazioni agli assistiti, una professionalità molto commovente, oltre al coraggio dell’amministrazione nel tentare ogni alternativa:”Noi siamo come quel capitano di aeromobile Sully, del film omonimo che con una manovra coraggiosa ma non azzardata cerca di salvare il salvabile, abbiamo e stiamo cercando ogni soluzione possibile, scongiurando che altri privati con fini speculativi possano avvantaggiarsi dalla chiusura dell’ISES, con coraggio ce la stiamo mettendo tutta, auspichiamo che venga apprezzata dalle opposizioni stasera e si arrivi ad una deliberazione quanto più ampia possibile!”
Antonio Conte capogruppo del PD, ricorda agli astanti con fierezza, che egli è stato il primo firmatario del consiglio di stasera e di quanto gli sia costato nella passata consiliatura difendere le ragioni della coop-sociale, fino alla rottura con l’ex Sindaco Melchionda e la perdita della poltrona di suo vice, poi rincalza, sottolineando i vari passaggi istituzionali succedutisi:” E no, caro sindaco si doveva affrontare prima questa situazione, io temo che ci sia una regia occulta dietro il tentativo di far fallire l’ISES, allo stesso tempo non arrischiamo di perdere i fondi regionali cui come Ente comunale dovremmo restituire sarebbe folle, e poi sindaco il finanziamento o c’è o non c’è, non esiste la sospensione dello stesso! E se con qualche altro privato che in forma di solidarietà avesse potuto dare in passato un contributo, sarebbe stata una azione positiva; pertanto anche noi abbiamo a cuore la sorte dei dipendenti e delle loro famiglie, oltre ai degenti ospitati da tanti anni, che si troverebbero senza cure!” Giancarlo Presutto capogruppo di Rivoluzione Cristiana (corroborato in seguito dal collega del nuovo PSI Luigi Guarracino) ha rimarcato l’importanza del problema sentito anche fuori le mura cittadine, e lanciato una dura reprimenda:”Tu sindaco stai avendo coraggio e noi ti sosterremo, ma non dimentichiamoci che questo problema lo affrontiamo da mesi anche litigando tra noi per le soluzioni, abbiamo a cuore la situazione generale, senza obliare però che tale deriva è frutto di un clientelismo politico che dura da 40 anni sulla pelle dei lavoratori!”
Giuseppe la Brocca capogruppo UDC, accusa il suo ex sodale di partito Damiano Cardiello, di fare demagogia e moralismo, accusando e andandosene senza prendersi le sue responsabilità con il voto e sottolinea: “Problema che parte da lontano, spero che stasera i cittadini presenti apprezzino chi li vuol fare del bene da chi invece vuol farsi solo pubblicità, ma noi ti appoggiamo sindaco!”
A prendere parola poi due esponenti democrat, il primo in ordine è stato l’On. PD Antonio Cuomo del gruppo dei Democratici x Eboli, il quale ha esordito per il tramite di un invito a collaborare con l’amministrazione a trovare la migliore soluzione.
”Noi faremo la nostra parte naturalmente, io conosco la situazione dell’ISES dagli anni 90 quando stavo in consiglio regionale ed il vero ostacolo è stato sempre l’inidoneità strutturale dell’immobile ospitante e la vecchia amministrazione di Melchionda, mio avversario, si prenderà ovviamente le sue responsabilità in merito alla faccenda, ma ricordiamo che la Campania sino al 2014 (dal 1970) vigeva in regime di accreditamento provvisorio e solo grazie al passato governatore Stefano Caldoro per la verità si è concluso questo regime transitorio, traducendolo bensì in definitivo! Prosegue Cuomo:”In realtà la situazione si è prolungata tra cattive gestioni e mancati controlli fino a quando il Commissario Prefettizio non essendo di Eboli e senza elasticità, ha giustamente dal suo punto di vista per non pagarne le conseguenze, avvertito gli organi competenti, ASL di Salerno e Regione che hanno sospeso l’accreditamento in essere, dal 31/12/2014! Quindi consiglio al sindaco Cariello di far modificare l’art 7 (casi di revoca del finanziamento) delle convenzioni sanitarie regionali, andando spedito in quel di Napoli all’assessorato alla sanità, per poter inserire anche l’oggetto sociale dell’ISES, evitare le divisioni interne alla coop e ricordiamoci 4 mesi della soluzione temporanea prospettataci passano subito, col rischio di concreto di doverci rimettere il finanziamento pubblico di 6 milioni frutto dell’impegno di Don Enzo Caponigro, con i soldi dei contribuenti ebolitani, ricordando che qui si parla di una azienda privata che non può usufruire se non temporaneamente e onerosamente di un bene pubblico, si creerebbe un pericoloso precedente!” Antonio Petrone, consigliere del PD e presidente della commissione Controllo e Garanzia, sarcastico ha esordito con un:”Sembra di rivedere i films degli anni’50 Don Camillo e Peppone di Guareschi, qui si sta consumando una farsa, una presa in giro ai danni di tutti, lavoratori, degenti e cittadini, noi come riformisti la passata consiliatura ce ne siamo occupati pagandone di persona, adesso il sindaco la smetta con le bugie, il rischio concreto è il dissesto come detto anche dai miei colleghi dell’opposizione, oltre che si crea un precedente, andando a collocare una azienda privata in un bene pubblico, anche altri imprenditori in crisi potranno chiederlo, ed allora mi chiedo, cosa risponderanno a questi signori?”
Prima della pausa di riflessione e di confezionamento della proposta di delibera, il presidente del consiglio Fausto Vecchio prende la parola e afferma:”Non voglio far polemiche visto la carica che ricopro, ma trovo facile fare demagogia e andarsene per via della febbre (Cardiello), chi non sta bene non viene non aula per non essere portatore di elementi patogeni!” proseguendo Vecchio: ”L’ISES sta nella nostra agenda da tempo, e ce ne siamo occupati sempre, prioritaria però è la salvaguardia dei posti di lavoro e dei degenti, noi prestiamo attenzione alle istanze della società cui siamo tenuti ad amministrare, abbiamo chiesto pareri ad ogni ente interessato, e l’unica struttura a norma e atta alla bisogna (che per i tecnici dell’ASL di Salerno che invero non sono mai stati realmente pessimisti sul recupero dell’accreditamento), è il centro polifunzionale di SS Cosma e Damiano!” Conclude l’avvocato prestato alla politica.”Ci sono ampi margini per recuperare la situazione e venendo al classico “nocciolo del problema”, noi dobbiamo tutelare dei beni superiori assumendocene stasera le responsabilità, come al contempo ringraziamo don Enzo Caponigro per il grande lavoro svolto nella realizzazione dell’opera, siamo pronti pertanto al cambio di destinazione d’uso e ci aspettiamo stasera un forte e chiaro deliberato, possibilmente condiviso!”
Massimo Cariello, sindaco di Eboli, in conclusione di dibattito si è lamentato dei veleni che hanno ammorbato la discussione all’OdG nelle settimane precedenti:”… ma noi siamo adesso fortemente determinati fino all’inverosimile a tutelare sia i pazienti che i lavoratori, i quali fanno un lavoro ineguagliabile rispetto ad un altro tipo di attività, è vero don Enzo Caponigro ha avuto un ruolo centrale, ma senza il previdente anticipo di cassa dell’Ente comunale, cari amici, si sarebbe perso il finanziamento, non dimentichiamocelo!”
Dopo una sospensione di un quarto di quadrante si ritorna in aula con la proposta di delibera che individua nel centro polifunzionale Casa del Pellegrino a titolo temporaneo ed oneroso, la sede dell’ISES, un atto di indirizzo, che alla lettura del presidente e secondo sua affermazione:”Non abbisogna di pareri tecnici e contabili!”, cosa a cui si ribellerà il capogruppo del PD Antonio Conte il quale ribatterà con tono critico (lamentandosi parimenti di una certa inopportuna tifoseria del pubblico presente), adducendone l’esatto contrario in qualità di legale.
Si passa finalmente alla votazione, e la mozione ottiene la fiducia dei 15 consiglieri di maggioranza, i voti contrari del triduo PD (Conte, Petrone e Di Candia) e sette assenti, tra cui i consiglieri dei DxE Antonio Cuomo parlamentare e Pasquale Infante capogruppo medesimo, che anzitempo hanno abbandonato l’aula, oltre a Damiano Cardiello omologo di quest’ultimo in Forza Italia, per motivi di salute.
La seduta si è sciolta dopo 4 ore di lavori, alle ore 23.30.
Eboli, 13 dicembre 2016
E la CENNAMO dove era durante la votazione???
La cosa mi puzza!
Siamo forti e non abbiamo paura di nessuno……………..speriamo che non interviene la Procura………….
Tonino Cuomo dovresti vergognarti xxx xx xxxxxxxx un pagato dai cittadini per fare solo il nulla……tanto alla pensione ci sei arrivato ma in che modo….facendo diversi passaggi…Forza Italia, SDI, Comunisti, Margherita etc etc…..
ma ti rendi conto che non servi alla città?? che la città ti ha bocciato?? lascia il posto a qualcuno più motivato….
Salvaguardare cosa…. una situazione creata e voluta dagli stessi politici, dove erano i dipendenti…. quando la situazione stava ed era precipitata, invece di stare a guardare e accettare soprusi dagli ex dirigenti della struttura con ricatti personali per nascondere le magagne che facevano comodo a tutti
Si giocano la cotica….
tonino conte…ultimo disilluso di una politica antica e perdente….ma veramente credi che tu sia andato via come vicesindaco per difendere gli interessi dell’Ises? Semmai dell’Elaion..dove tu e tuoi amici di merende fate il bello e cattivo tempo….o sei stato mandato via perchè non hai avuto il coraggio di prendere le distanze da zio Carmelo?
Oggi potevi essere Sindaco ma nemmeno il privilegio della candidatura ti hanno permesso…..
Spero che Eboli non diventi oggetto di cronache giudiziarie….non lo meritiamo!
Nelle foto si riescono ad individuare i politici nuovi e vecchi tutti senza arte… ma cosa fanno di lavoro… !? (gli avventurieri o l’improvvisatori) e loro…. devono amministrare la povera Eboli, sè non sanno amministrare nemmeno le loro case e famiglie.