La sindaca di Battipaglia Francese gioca di rimessa e promette: «In Procura tutti gli atti dell’opposizione».
Contro le opposizioni e la “denuncia quotidiana”, la Francese rivendica l’efficacia degli atti prodotti dalla sua Giunta, rivolti alla legalità e alla trasparenza e rilancia, promettendo per contro, di inviare in Procura tutti quelli dell’opposizione per verificare se rispondono alla legalità.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lunga nota politica a firma della Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese con la quale oltra a rivendicare a se e alla sua Amministrazione la liceità degli atti e la assoluta trasparenza, ne elenca pultigliosamente i punti e indica anche le prospettive, e mentre accusa una parte delle opposizioni, quelli che lei chiama della “denuncia quotidiana“, che sebbene non nomina si comprende si tratti di Gerardo Motta e la sua parte politica, a mò di sfida, rilancia e promette che da ora innanzi sarà Lei e la sua amministrazione ad inviare tutti gli atti delle opposizioni alla Procura della Repubblica perché si accerti rispobdano ai canoni della legalità, facendo tradparire con questo vi possano essere altre motivazioni.
Oggettivamente sembra essere in un mondo a rovescio, ma da Battipaglia, con tutti i veleni che si sono sparsi in questi anni c’è da aspettarsi di tutto e non bisogna metavigliarsi se ancora bisogna trovarne l’antidoto, antidoto che nemmeno i Commissari prefettizi o straordinari sono riusciti a trovare, così come qualche serpente sfuggito alla Procura ancora evidentemente striscia nella società cittadina, che riesce a spargere quel veleno residuo necessario però ad infettare una città o quella parte della città a cui è diretto.
Ma veleni a parte, e mettendo per un momento da parte, le difficoltà politiche che sono emerse nella sua maggioranza, rispetto non tanto agli atti che produce ma alle modalità di gestione dei processi politici, la Sindaca Francese, con le opposizioni, gioca di rimessa si spinge oltre preannunciando una particolare e sollecita attenzione nei confronti delle opposizioni promette, cosa più unica che rara, di inviare alla Procura gli atti dell’opposizione, sapendo di trovarsi intorno tutti i suoi, ivi compreso Pino Bovi che ha sollevato più che questioni di merito questioni di metodo, rispetto alle scelte, metodo anche per quello che ha riguardato la “nomina” del coordinatore della Maggioranza.
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«Una parte dell’opposizione presente in Consiglio Comunale, – Scrive la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese – mossa soltanto da livore e frustrazione per l’ennesima cocente “batosta” elettorale subita nonostante la “macchina da guerra” messa in piedi per l’occasione della campagna elettorale, non avendo argomenti politici su cui basare la propria azione e su cui organizzare un minimo di contrasto politico, e sinceramente ce ne dispiace ma soprattutto per la città, perché dà l’idea di un livello della politica cittadina davvero inglorioso, ha assunto la “denuncia quotidiana” come metodo di lotta politica.
Ogni mattina scendendo dal letto i “nostri eroi” si pongono una domanda addirittura drammatica: ma mentre questa amministrazione porta Battipaglia nell’area di crisi industriale; mentre questa amministrazione mette ordine nei conti scassati di un Comune che noi non sappiamo neanche cosa sono; mentre questa amministrazione trova un tesoretto in conti gestiti per anni alla “come viene viene”; mentre questa amministrazione mette mano ad uno Statuto Comunale illeggibile perché fermo ancora alla legge 142 del 1990 ed ai regolamenti comunali; mentre questa amministrazione comunale riscrive la organizzazione burocratica e ottiene dal Ministero la possibilità di assumere nuovi dirigenti; mentre questa amministrazione mette mano al Piano Anticorruzione e da quello della Trasparenza (obbligatori per legge); mentre questa amministrazione risolve il problema del rifinanziamento del PIU Europa sbloccando circa 9 milioni di euro; mentre questa amministrazione sta attrezzando “l’ufficio di Piano” per risolvere all’interno e senza spendere soldi la questione del PUC, del Piano Spiagge, del Piano della Viabilità; mentre questa amministrazione mette mano alla questione della società ALBA per farla funzionare a pieno regime, eliminando incongruenze ed diseconomie. Noi che facciamo? Battiamo le mani?
Ecco dinanzi a questo interrogativo lancinante i “nostri eroi” hanno scelto la strada della “denuncia quotidiana“, nel tentativo, per la verità fin troppo letto ed anche un poco stantio (proprio di una vecchia politica fallimentare), di intimorire questa maggioranza, questa amministrazione e questa sindaca.
Rinnoviamo la nostra “totale comprensione” per il senso profondo di frustrazione e di disperazione in cui si dibatte una opposizione priva di argomenti, ed incapace di reggere il confronto nel merito politico dei temi, allorquando si trova dinanzi ad una amministrazione che sta rivoluzionando la città. Ma purtroppo ancora una volta si accorgeranno, denunce o non denunce, di sbattere la testa contro il muro. Questa amministrazione andrà avanti con sempre maggiore convinzione nella trasparenza e nella legalità più totale.
I “nostri eroi” adesso sono partiti all’attacco sul bando che la sindaca ha fatto pubblicare per la scelta del capo staff del sindaco e dellufficio stampa. Uno scandalo hanno gridato i “nostri eroi”. I quali, ancora una volta ignorano la legge (art. 90 del T.U.E.L.) e non sanno (o fanno finta di non sapere) che quella è una scelta fiduciaria del sindaco. In sostanza la sindaca poteva scegliere di sua iniziativa a sua totale discrezione il capo staff, purché avesse i requisiti soggettivi.
Potremmo rimandare alla lettura di sentenze in merito, e dei provvedimenti adottati dai sindaci di tutta Italia, dove la scelta di fiducia del sindaco viene riconosciuta e rivendicata. Finanche l’Anac (lAutorità Anticorruzione) ha utilizzato il medesimo iter burocratico.
La sindaca di Battipaglia, invece, proprio in ragione della trasparenza cui vuole informare la propria attività amministrativa cosa ha fatto? Ha inteso pubblicare un avviso pubblico, valido per tutta Italia, per dire: chi ha i requisiti faccia la domanda. Io sceglierò, fra quei curricula che arriveranno. In modo discrezionale? Certo perché lo prevede la legge. Non ci sono graduatorie. E’ la sindaca che sceglie perché lo staff è fatto di persone che devono essere di assoluta fiducia del sindaco, non è un organo burocratico e terzo è il momento di maggiore collaborazione del sindaco.
Noi ci rendiamo conto, ed ancora una volta vogliamo esprimere la nostra piena comprensione, che per chi “la trasparenza” è una parola vuota, risulta difficile capire che ci possa essere qualcuno che la trasparenza intende praticarla davvero. Ma noi questo abbiamo intenzione di fare e questo faremo.
Noi la trasparenza dell’azione amministrativa, la legalità le difenderemo con le unghie e con i denti e quando porteremo in Consiglio Comunale il nuovo Statuto (già approntato) che prevede la istituzione della figura del “Garante della Legalità“; che prevede la pubblicità delle sedute della giunta, Comitati di Quartiere cui chiedere obbligatoriamente il parere quando si opera sui territori di competenza, vedremo chi è sostenitore della trasparenza e della legalità a parole e chi invece la pratica nella azione quotidiana.
Allora questa opposizione che offende la città quotidianamente, sconfitta politicamente, priva di una proposta politica, clamorosamente smascherata sulle modalità della “denuncia quotidiana” stia tranquilla.
Se l’idea era quella di spaccarci non c’è riuscita. Se l’idea era quella di intimorire la sindaca ha addirittura sbagliato bersaglio. Non ha capito la “tipa” con cui ha a che fare. Questa sindaca è altra cosa rispetto ai politici cui questa opposizione è abituata.
E quando a mandare denunce alla Procura della Repubblica stiano anche qua tranquilli: tutti gli atti che ci viene chiesto di inviare noi li invieremo di nostra iniziativa, ma al tempo stesso saremo noi a mandare alla magistratura ogni atto prodotto da questa opposizione affinché si verifichi se comportamenti, affermazioni e quant’altro rispondono ai crismi della legalità.
E poiché noi siamo nati in piazza, fra i cittadini, fin da ora ne approfittiamo per invitare questa opposizione a venire in piazza dove noi saremo a rendere conto ai cittadini di ciò che stiamo facendo. E di come stiamo operando noi, visto che non abbiamo nulla da nascondere.
Venga l’opposizione in piazza a dire, – conclude Cecilia Francese – al di là delle denunce quotidiane, quale proposta, su quale terreno, su quale tema ha avanzato in questi mesi per la città di Battipaglia. A noi risulta niente. Complimenti.»
Battipaglia, 8 dicembre 2016