Si illuminano anche a Napoli le luci natalizie e De Magistris polemizza con De Luca.
Il Sindaco De Magistris: “Nonostante tutto, senza soldi dalla Regione e senza l’attice Manuela Arcuri Na’lbero si accende lo stesso“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Si accendono le luci natalizie nel cuore di Napoli da piazza dei Martiri passando per via Chiaia e via Toledo fino ad arrivare a piazza Dante. E domani ci sarà la tanto attesa inaugurazione di “Na’lbero” alla Rotonda Diaz.
“Siamo soddisfatti – ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris – Queste luci sono della città, non abbiamo avuto alcuna risorsa regionale e domani accenderemo Na’lbero solo noi senza Manuela Arcuri, sarà tutto made in Naples“.
Parole, quelle del sindaco partenopeo, che sono un esplicito riferimento ai 3 milioni di euro che la Regione Campania ha stanziato per le Luci d’artista di Salerno e al compenso di 9mila euro dato all’attrice Arcuri per accendere l’albero principale sempre a Salerno.
De Magistris non si lascia scappare l’occasione per polemizzare con il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, e lo fa anche all’indomani del risultato referendario che scoperchiando la pentola ha consegnato all’ex Sindaco di Salerno, divenuto uno dei maggiori sponsor di Renzi e delle Riforme costituzionali.
De Magistris ha sottolineato che “sebbene abbiamo avuto minor tempo per programmare a causa delle elezioni dello scorso giugno, siamo riusciti anche a risparmiare“. Nei prossimi giorni si proseguirà con le accensioni in altri quartieri dalla Sanità al Vomero, da Bagnoli a Scampia.
La stilettata è il prosieguo di quel “duello” a colpi di “fioretto”, ma anche a colpi di milioni di euro, che si spendono per abbellire le Città nel periodo natalizio, fino magari a diventare un evento come quello di Salerno. Miliardi che non si aggiungono a quelli che occorrebbero per soddisfare i bisogni primari dei cittadini, ma che sembrano essere concorrenti, così magari i trasporti urbani non funzionano e in gran parte dei casi inesistenti, o come i servizi alle persone e/o ai disabili e gli anziani, ma anche le scuole e gli asili nido, senza contare la Sanità che conta dei tagli spaventosi fino a sospendere servizi e prestazioni da settembre a gennaio anche a malati cronici.
Forse sarebbe bene ritornare più alla sobrietà e semmai spegnere più luci e “accendere” più le speranze per i giovani, abbandonati del tutto a se stessi e avrebbe il caso anche, specie al Sud, spendere meno in feste e festini e cambiare verso al destino a cui è stato abbandonato da tutti i Governi deglinultimo 20 anni.
Napoli, 7 dicembre 2016