Agovino, coordinatore provinciale FI Salerno dopo la vittoria del SI: «Lo scarica Barile è latteggiamento dei peggiori».
Il dito del Partito di Berlusconi è puntato sul Governatore “abusivo” De Luca e l’impulso dato dal “sistema De Luca and family” al voto referendario a sostegno del SI.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – «Ho letto sui quotidiani di oggi – scrive in una nota politica Giuseppe Agovino, Capogruppo Forza Italia al Comune di Sarno, Coordinatore Provinciale Giovani FI, Vice Coordinatore Regionale Giovani Forza Italia – le considerazioni di De Luca jr, che di fatto scarica sul premier la responsabilità della sonora sconfitta, in Campania e a Salerno, dellesito referendario. È così difficile, davanti al fatto compiuto, ammettere di aver contribuito a questo fallimento?».
«Ma se papà ha detto a tutti di mobilitarsi, – rincara la dose il vice coordinatore regionale dei Giovani Forza Italia, Giuseppe Agovino – fa ancora eco nelle mie orecchie non solo questa scusa ma la voce del Governatore (abusivo) della Campania che dice che tutti con le bandiere promettete tutto e di più».
«Sono inorridito – aggiunge Agovino – e preoccupato e mi pongo mille interrogativi. Uno su tutti: se il sistema De Luca sia immune da azioni penali, vedi legge Severino non applicata nel suo caso e le condanne non ancora arrivate dopo tali affermazioni, e che fanno solo rabbrividire. È stato, anzi, premiato con la nomina a commissario straordinario alla Sanità».
«Assumetevi, ognuno, le vostre responsabilità – conclude la nota del vice coordinatore regionale Agovino – e mi auguro che la magistratura ci veda chiaro sul “sistema De Luca and family” ormai persistente in Campania. Viva gli uomini liberi».
Salerno, 5 dicembre 2016
Ai trecento Sindaci riuniti in camera chiusa, l’abusivo De Luca aveva ordinato di offrire pranzi, cene, luci, beveraggi e, se vinceva il Si, avrebbero ricevuto finanziamenti a iosa per le loro città. Tutte bugie e inganni di un Dittatorello di provincia, salvato dalle Patrie Galere dagli amici di Renzi, della Banche, della Finanza Internazionale, da Obama e da Nappolitano, il servo sciocco dell’Imerialismo d’oltre mare. Se Renzi si dimette (non ci credo), dovrebbe dimettersi anche il De Luca, dopo la sonora batosta ricevuta la notte passata (30% al Si, 70% al NO) a Salerno e in tutta la provincia.